Third Person's P.O.V.
-ANNO 2709-
«L'aria è così fresca qui» disse Chinsun facendo un respiro profondo.
Son Chinsunera una giovane amante della natura e delle cose classiche. Non era la tipica ragazza di città e 'ragazza moderna'. Adorava andare nelle piccole isole dove la gente, più o meno, continua a vivere come nei primi anni nel 2000.
«Il destino ci ha fatto incontrare Cheongsando Island!» disse scattando una foto.
«Che bella vista! È uguale a com'era prima» continuò Chinsun con un grande sorriso in faccia.«E tu come fai a sapere che questo posto è uguale a com'era prima? E chi parla ancora di stupidaggini, come il destino, quest'oggi?» sentì qualcuno. Si girò e vide una ragazza fissarla.
Si guardarono negli occhi per qualche secondo fino a quando Chinsun tolse lo sguardo.
«Dalle fot..» cercò di spiegare, ma appena tornò lo sguardo verso la ragazza, essa era già molti passi da lei «... ma.. So rude! Prima mi fa una domanda poi se ne va via.» disse Chinsun più tosto infastidita.
«Waah!!! Son Chinsun! Stai calma. Questo é il tuo giorno! Nessuno può rovinartelo» disse prima di scattare altre foto.-3 Mesi dopo-
«Vorrei tornare a Cheongsando Island!»
«Cara mia unnie. La smetti!!! Mi hai rotto con sto Cheongsando Island!» disse Son Tung Mei, la dongsaeng di Chinsun.Dimmi vuoi solo rivedere quella ragazza» la stuzzicò Tung Mei.
«Come osi ricordarmi quella ragazza scortese?» chiese Chinsun infastidita.
«Vado a prendere le nostre bibite» continuò a dire sentendo chiamato il suo nome e quello di sua sorella.
Chinsun si alzò e si diresse verso il bancone.
Mentre stava per prendere la sua bibita, qualcun'altra la prese prima di lei.
«Hey quello è mio !» protestò Chinsun.
La ragazza aveva la mascherina, e con gli occhi squadrò Chinsun per poi andare via senza dire una parola.
Ma Chinsun le afferrò il polso.
«Senti vado di fretta. E questo è mio !» disse la ragazza.
«C'è il nome ! Guarda c'è scritto Chinsun! Che è il Mio nome!» indicò se stessa.
«Non pensavo che gli analfabeti esistessero ancora in questo secolo»
«Come cazzo osi?» chiese Chinsun offesa e ormai alterata.
«Guarda qui c'è scritto proprio il mio nome...» indicò la ragazza misteriosa.
«...Chin.......sun...» lesse poi.
Si maledì sotto i denti. Che vergogna. Per fortuna aveva la maschera.
«Wow. Sai leggere!» disse Chinsun afferrando la sua bibita.
La ragazza senza dire più niente si girò ed cominciò a camminare verso l'uscita.
Chinsun la guardava uscire incredula. Si innervosì ancora di più perché prima viene offesa poi non riceve neanche delle scuse.
Appena Chinsun si riprese,seguì la ragazza, che era appena uscita dal locale. Appena la raggiunse le afferrò, di nuovo il polso e la fece voltare.
«Vorrei del ...» Chinsun si incantò, rimase sbalordita dalla bellezza della ragazza che si era tolta la mascherina.Chinsun cercò di tornare in se stessa. Scosse la testa e continuò la frase.
«...delle scuse.» continuò per poi fare un mezzo sorriso, ma più che altro un sorriso nervoso.
«Aspetta. Ma tu sei quella che mi ha fatto innervosire a Cheongsando Island.»Chinsun la riconobbe.
«La smetti di darmi sui nervi?»continuò.
«What?»
«Don't 'what' me, sai benissimo cosa sto dicen...» Chinsun Non finì la frase quando vide arrivare velocemente un ragazzino con la bici, stava andando a dosso alla ragazza di cui lei non sa ancora il nome.
«Attenta!!!» disse Chinsun tirando la ragazza verso di lei facendo connettere le sue labbra a quelle dell'altra.
I loro occhi di dilatarono.
«Yaaah!» gridò la ragazza prima di dare uno schiaffo a Chinsun.
«Ma che problemi hai???? Ti salvo la vita e tu mi ringrazi con uno schiaffo????»
« MI HAI BACIATA !!!»
« LO SO MINA ! LO SO!»
«CHI CAZZO È MINA?»
«CHI CAZZO HA DETTO MINA?»
«TU!» disse quella ragazza.
«IO NON HO DETTO MINA.. E CHI CAZZO È MINA?»
«APPUNTO. CHI È MINA? IO MI CHIAMO MIYU.. NON MINA»
«Non so chi sia Mina, ma piacere di conoscerti Miyu.. sono Son Chinsun.. ricordati di questo nome. PERCHÉ SARÒ IL TUO INCUBO!» disse Chinsun facendo un sorrisetto.
«Waah!!.. Che paura» disse Miyu ironicamente alzando le mani per poi voltarsi e comminare via.
«ABBINE ! ABBINE!» gridò Chinsun.
«CHE PAURA!!» gridò anche Miyu ironicamente.
Chinsun rientrò nel locale e appena si sedette Tung Mei rise.
«Che cazzo ridi?»
«Che bella scenetta che hai fatto cara unnie!»
«Lasciami in pace.»
«Ok ok haaha Vado in bagno allora. Non litigare con nessun altro» la stuzzicò la più giovane.
«Ha ha ha. Che ridere.»
Chinsun guardò verso la strada.
Stava rivivendo l'episodio di prima.
Qualcosa la turbava. Quella persona era famigliare. Sì, era la ragazza a Cheongsando Island. Però aveva tanto l'impressione che l'avesse già vista.
Poi quel bacio. Le sue labbra sembravano anche famigliari.
«Sto impazzendo» disse Chinsun.
Per poi massaggiarsi le tempie.
«È così famigliare.. e poi.. Chi è Mina?» chiese a se stesso. Appena risentì quel nome si alzò di scatto e corse verso l'uscita.
«Unnie dove vai?» le chiese Tung Mei uscita dal bagno.
«Ci vediamo a casa. Non mi aspettare. Devo scoprire una cosa.»
Chinsun corse nella direzione dove vide Miyu andare. Mentre correva si guardava intorno.-Intanto al locale-
«Tu! Eri.. con quella.. ragazza. Son Chinsun. Dov'è?» chiese Miyu entrando dal negozio con il respiro affannato.
«Ehm. Mia sorella è appena corsa via.»
«Po.. tresti.. dirmi.. da.. quale parte?» chiese fra un respiro e l'altro.
«Da quella parte! » indicò Tung Mei confusa.
«Grazie» replicò Miyu prima di correre via.
Mentre correva si accorse che stesse piangendo.
«Che mi sta succedendo?... Perché queste lacrime?» si chiedeva. Non riusciva a capire il perché di queste lacrime.
Si fermò all'improvviso in una traversa, dove il semaforo si fece verde. Le persone cominciarono a passarle affiancano mentre lei guardava le lacrime cadere sul palmo delle sue mani.
«Hey» sentì dire. Alzò lo sguardo e vide Chinsun.
«Lo so che ti sembrerò pazza...» disse asciugando le lacrime di Miyu.
«.. hmm.. wow.. è strano. Ci siamo appena incontrate ma.. Ma.. ho questa impressione di conoscerti da centinaia di anni.. puoi tirarmi un altro schiaffo se vuoi. Magari mi riprendo. Credo di essere impazzita. Ma volevo dirti che...che... Mi sei mancata!» disse Chinsun chiudendo gli occhi pronta a riceve lo schiaffo.
Ma invece di uno schiaffo, sentì delle braccia avvolgerla.
Chinsun rimase sorpresa dall'azione dell'altra, ma poi si riprese, fece un sorriso e ricambiò l'abbraccio. Restarono così per un po'.
Avevano la sensazione che non si vedessero da anni.
Sentirono così tanta nostalgia nelle braccia dell'altra che quasi non volevano più staccarsi.Quando ruppero l'abbraccio, Miyu guardò Chinsun negli occhi.
Poggiò la sua mano destra sulla guancia di Chinsun e sorrise.
«Anche tu... mi sei mancata»~~~~~
Spero vi piaccia 😊
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Someday You're Gonna Realize [ In REVISIONE ]
FanficEssere innamorati di qualcuno che non ti ricambia, è difficile. Essere presa come qualcosa di scontato dalla stessa persona lo è ancora di più. Questa è la storia di Chaeyoung, una giovane studentessa innamorata persa di Mina che ha solo occhi per l...