•Capitolo 15•

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~•Sky•~

La sentivo viva l'agitazione per tutto il tragitto interminabile, fino a casa del demonio Thomson.
L'aria irrespirabile nel maggiolino.
E le dita tremavano e sudavano sul volante di cuoio, mostrandomi tranquilla per Adam.

Sosto la macchina vicino al marciapiede, cacciando un sospiro tratteggiato, come la macchina che invece si rilassa.
Le case del quartiere hanno già messo ogni abbellimento possibile, illuminando il vicinato, come se fosse pieno giorno anziché sera.
L'unica casa che ha solo una piccola ghirlanda natalizia, é quella dei Thomson.
Dove sulla porta bianca, spicca quel verde e rosso.
Scendo con il battito furioso e implacabile, stringendomi dentro al cappotto, mentre la sciarpa avvolge il mio collo.
Adam si stringe il doppiopetto nero, avanzando prima di me, e suonando sicuro il campanello che emette un trillo armonioso, che si propaga anche all'esterno.

Congelo, e struscio le mani inguantate da muffole tra loro, sentendo le dita atrofizzate, e il respiro fuoriuscire come una nuvola di fumo.
Quando capto un rumore delicato di scarpe avvicinarsi alla porta, so per certo che non é Jackson, e faccio un ulteriore passo, sentendo subito il cigolio tenue e la figura dolce di Gwen palesarsi davanti ai nostri occhi.

«Entrate ragazzi, si gela.» Ci invita con un timbro allegro e soffice, facendoci spazio per entrare in casa, come se ci mettessimo piede per la prima volta.

«Grazie, Gwen.» La ringrazio subito dopo Adam, mirandola fare un gesto di ammonimento con la mano spiegata in avanti.
Non faccio neanche in tempo a sfilarmi i bottoni della giacca dalle asole, che vedo Violet corrermi incontro nel suo vestitino rosso, abbinato a delle calze a cuori e le ballerine di vernice nere.
Sembra una bambolina vestita così, e mi piego  appena sulle ginocchia per avvolgerla in un caldo abbraccio che la circonda tutta.
I capelli riccioli sono tirati in alto in uno chignon da ballerina, e il mio cuore si scalda nel sentire il suo profumo di vaniglia.

«Sei bellissima.» Le sussurro su i capelli in modo carezzevole, dandole un lieve bacio, dove le sue guance lisce e paffutelle si tingono di un rosa purpureo.
Adam ci raggiunge, tenendo in mano il regalo per Violet, impacchettato con una carta raffigurante degli orsi polari.

«Questo é per la bambina, più bella.» Il tono dolce di Adam mi fa sorridere. Benché io sia la sorella maggiore e protettiva, vederlo approcciarsi con una più piccola mi fa gioire.
Difatti Violet afferra timidamente il regalo, stringendoselo al petto come un dono prezioso.

La lascio lì con Adam a scartare il regalo, mentre di Jackson non c'è traccia.
Mi mordo la lingua, perché la frase vorrebbe sfuggirmi dalle labbra, come bere un bicchier d'acqua fresco, poiché la gola la sento arsa.
Finisco di sfilarmi il giubbotto, avviandomi in cucina dove Gwen sta sfornando il tacchino e un'aroma prelibato si innalza fino al soffitto.
«Hmm che odorino. Posso darti una mano?» Mi offro gioiosa, notandola girarsi e rivolgermi un caloroso sorriso.

«Non vorrei ti rovinassi il vestito, sei uno splendore, Sky. Se vuoi puoi portare il servizio di piatti.» M'indica gentilmente il servizio in porcellana bianco con bordature dorate, riposto sull'isola, e prendo la pila dei cinque fondi.

Quando anche con gli occhi piantati su i piatti che sto distribuendo sopra i piani, sento il suo profumo speziato entrare in collisione e fondersi con quello dell'arrosto.
Un lieve brusio si smuove al mio interno, cercando di attribuire la colpa alla fame, ma so bene che sono un circo di piroette dovute alla sua presenza imponente.
Proprio così vorrei impormi di restare inchiodata sull'ultimo piatto da poggiare, che trema nella mia mano scivolosa, e sebbene tento, le mie iridi si innalzano docili e mansuete sull'esemplare più superbo che io abbia mai visto.

•Death Silent•      1 Vol. Serie "Fight without rules" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora