•Capitolo 53•

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/Jackson\

Sono seduto al tavolo, insieme ai miei compagni.
Abbiamo deciso di fare una festa al pub di Duncan, che ha aperto solo per noi.
Non credo di capacitarmi, che finalmente concorrerò alle nazionali, e Kyle avrà la sua rivincita nelle mie vesti.

Sono anche ansioso perché Sky non é ancora arrivata.
É scomparsa ad un certo punto, e non l'ho più vista tra gli spalti.
Come un'apparizione appare e scompare.
Non so che tipo di magia pratichi, ma riesce sempre a stupirmi.

E lo capisco nell'istante in cui la porta del locale viene spalancata, lasciando entrare un lieve refolo di vento, e la Dea focosa e dannata, che mi ha rapito tutto.
Ed é cosí la sua apparizione. Una dannazione per la mia vista, dove le pupille incendiano il bosco delle iridi che si fanno fittizie di oscure perversioni, che riservo solo per lei.

«Cazzo, concorrerai alle nazionali. Sei un grande Jack.» La voce eccitata di Samu, non riesce comunque a distogliermi da cotanta perfezione.

Il suo corpo snello, é avvolto da un abito azzurro come le sue iridi magnifiche, e lo scollo a cuore enfatizza il suo seno sodo, dove piccole perline lo impreziosiscono.
I capelli focosi, raccolti in un morbido chignon, lasciano quel collo elegante esposto apposta per i miei baci. Languidi. Morsi. Famelici.
E posso sentire il suo profumo di dannazione, assalirmi le narici, e prosciugarmi la saliva.
Avverto sulla lingua, il formicolio voglioso di assaggiarla.

Bramo già di vedere di nuovo il suo corpo nudo arreso a me.
A ciò che non si può contenere minimamente.
Esplode ovunque, come una bomba ad orologeria.
Io stesso lo sono, scivolando ancora avido in su e giù, verso tutte le linee che percorrerei come un pazzo. Un folle. Nessun freno che tenga alla mia libido insaziabile.
I tacchi alti che calpestano le mattonelle cotte del locale, riecheggiano forti come per avvertirmi ancora meglio che lei é qui.
La camminata sensuale, mi fa infiammare il basso ventre, e una scarica potente mi incendia i lombi, facendomi pulsare L'Aquila già in tiro.

Cristo, fottutissimo!
Vorrei annullare ogni presenza, dentro questo locale, e sbatterla sul bancone lucido, versandole ogni liquore, come se fosse il mio calice.
Quello su cui ora é poggiata con i gomiti, e il busto chinato appena avanti.
E non mancano i miei occhi di accorgersi del suo culo rotondo, che si delinea su quel vestito inutile per la mia fame.
Dovrei alzarmi, e andare da lei a salutarla.
Mi domando perché non l'abbia fatto, ma sicuramente il suo é un trucco per mandarmi nei matti.

«Sei un cazzone fortunato.» Steve sospira e per fortuna non aggiunge altro. A Virginia Beach é stato risparmiato, altrimenti a quest'ora i suoi genitori sarebbero a piangere sulla sua lapide.
Neanche mi soffermo al suo epiteto, poiché la risata cristallina di Sky, che parlotta con Caroline, fa emettere un tumulto al mio cuore.
Organo sensibile e pericoloso in sua presenza.

Dunque é cosí che mi vuoi di nuovo fottere, mia bella Dea.

Mi alzo con uno scatto dalla sedia che struscia graffiata sulle mattonelle, per avvicinarmi felino.
Sta ancora ridendo, ma smette subito per lasciar spazio ad un sussulto, nel sentire i miei palmi callosi e bollenti, posarsi su i suoi fianchi.
Si muove dolcemente, centrando tra la spaccatura delle natiche il mio cazzo, e ho paura che questa festa proseguirà altrove.
Io e lei.
Basta.

«Non mi fai i complimenti, per la mia vincita?» Le sussurro penetrante sul lobo, e posso figurarmi il suo labbro inferiore che viene imprigionato dai denti.

«Non ti bastano, quelli ricevuti dal tuo coach e i tuoi amici?» Beffarda e con tono basso, mi pone la domanda, rafforzando la presa su di lei, che si plasma quasi contro il mio petto.

•Death Silent•      1 Vol. Serie "Fight without rules" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora