•Capitolo 18•

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/Jackson\

Vederlo spalmato sul corpo di Sky, mi ha mandato il cervello in fumo.
Sono stato per l'ennesima volta un coglione baciando la bionda.
Ho visto le sue iridi artiche, e nella mia testa baciavo lei. Con tutta la passione possibile, che mi scatena.
E appena ho interrotto il contatto e riaperto gli occhi, lei non era più lì.
Sono sgusciato tra i corpi, la bionda che non capiva il perché fossi scappato.
Caroline affiancarmi e chiedermi dove fosse Sky.
E poi l'ho vista. Indifesa. E una rabbia cieca si é impadronita di me.

Il sangue pompa furioso nelle vene. L'adrenalina schizza a mille.
"Fox, che cazzo ti salta in mente."
La verità Samuel?! Non lo so.
So solo che devo sfogarmi contro questo pezzo di merda, per aver osato anche solo toccare, la mia Dea.
La mia? Non lo é. Leí non é mia. Io non la voglio mia. Non so cosa voglio, ma le sue iridi mi danno quella forza, che neanche il ricordo di Kyle riesce a trasmettermi.

Ma non posso bruciarmi i neuroni, per capire il motivo, che mi ha spinto ad essere ora sullo Square.
Sento le urla strepitanti della gente che ci accerchia.
Wolf Blood si pompa, si pavoneggia.
Ammetto che forse sono solo uno stupido, che crede di vincere, quando so bene che probabilmente perderò.
Ha più tecnica. Una carriera. Mentre io ho solo la rabbia nera dalla mia parte.
Quanto può scatenare un solo sentimento, dentro un corpo?
Non lo so, ma lo sto sicuramente per scoprire.

Il vocalist che annuncia il mio nome di combattimento, scelto dal cuore.
La morte é sempre silenziosa. Arriva piano, non ti avverte, ti prende e ti strappa dal mondo terreno.

Sento gli occhi pieni di apprensione di Sky, che mi formicolano la pelle, mi accarezzano come una preghiera.
Non sono qui per farmi ammirare.
Per far credere che sono l'eroe dell'anno.
Per farle accogliere il mio perdono e ricevere un grazie.
Sono qui, perché sento l'insana voglia di rivendicarla. Proteggerla. Difenderla.
Forse perché é la sorella di Adam.
Forse perché per me lei vale.
Vale ogni singolo pugno.

Siamo già in posizione di guardia. gambe divaricate quanto la larghezza delle spalle. La destra leggermente flessa, mentre la sinistra più avanti. Il busto in torsione. I pugni coperti dai guanti alzati davanti al viso, il gomito destro a proteggere il fegato.

Lo noto molleggiare sulle gambe, già pronto ad analizzare dove potrà colpirmi, e ciò che noto é che il suo addome é un facile bersaglio per la posizione che ha assunto.
Le urla straziano i timpani, ma io le silenzio.
Il nome del tatuato si eleva in un fracasso.
Il mio dai miei compagni, mentre gli occhi di lei sono l'unica cosa che mi fa accendere nuovamente la rabbia.

"Non lanciare pugni come coriandoli. Lotta contro la rabbia, ma ricordati che hai un avversario. Non farti mettere K.O, lasciando a lui la vincita." Le parole di Tyler mi piovono addosso come grandine, e dopo il Gong che rimbomba in un eco assordante, riesco a schivare il primo corpo, saltellando a sinistra.

I suoi occhi sono due pozzi petroliferi, mentre un ghigno trasforma i tratti incattiviti del suo viso.
«Combatti per la puttanella.» Biascica in derisione, con il paradenti che non fa fuoriuscire bene le parole.
E a quell'appellativo la mia testa schizza come un razzo impazzito.
I muscoli si rinforzano, il sangue sfrigola e brucia ogni organo, e con un saltello, riesco ad assestargli un gancio destro sulla mascella, mentre con il sinistro proteggo il mio mento.

Vedo il suo volto girarsi verso sinistra, e con un grugnito, attacca con un gancio basso il mio addome, facendomi barcollare indietro e piegarmi appena su me stesso.
«Vai, Jackson.» Sento urlare da Samuel che si sgola tra le urla incessanti.

Schivo un altro colpo, apro di più il braccio, e lo attacco al busto con il dorso rivolto verso il basso.
«La fotti bene.» Mi incita alla violenza con quelle parole, e ormai non vedo più Wolf Blood, ma solo lei. Vedo lei indifesa. Vedo Kyle sul ring. Vedo il mio dolore. I fari accecanti. L'ambulanza. Lo strazio di mia madre. Il mio corpo inerme.
Attacco. Colpisco con una furia cieca.
Digrigno i denti, e sento un pugno centrare l'angolo delle mie labbra dove la guancia trema e il paradenti schizza fuori dalla bocca spalancata in un grugnito che sovrasta la folla, facendomi sputare saliva mista a sangue.

•Death Silent•      1 Vol. Serie "Fight without rules" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora