~•Sky•~Sono dietro le quinte, come ogni sera.
Le ragazze hanno già preso postazione davanti alle loro tolette color panna, illuminate da applique lungo tutto il perimetro dello specchio ovale.
Ridano e scherzano, scambiandosi i trucchi o aiutandosi a vicenda, e mi domando e spavento al contempo se anche io dovrò essere così.
Una finta faccia plastificata di trucco e parrucco, con un sorriso tipo collante a lunga tenuta.Struscio la suola delle mie ballerine, sulla moquette rosso carminio.
Non sono pronta per il sipario oro che si apre.
Non sono pronta per vedere uomini di ogni età e razza, stare bellamente seduti sulle sedie rivestite dallo stesso colore della moquette, mentre ragazze succinte in completi di pelle, versano a loro liquori che si gusteranno con un braccio sul tavolino rotondo, e l'altro a sfregare la patta gonfia.Sento già la lacerante mancanza di Jackson.
Mi chiedo come sia possibile. Ma non posso proprio evitare di pensarci. Di guardare la sua foto su whatsapp, e fingere di non essere in questo squallore, ma ancora nel letto, sotto i suoi muscoli guizzanti.«Sei, Sky?» Una voce frizzante e briosa, mi fa pigiare di fretta il blocco schermo, e alzare la testa dove la coda mi sbatacchia sulla spalla, verso di lei.
Una ragazza dalla pelle mulatta, bellissima.
Due occhi verde smeraldo, fisico perfetto e una bocca carnosa di un color albicocca.
Noto la sua bocca piegarsi in un sorriso rassicurante, mentre scannerizzo il vestiario che porta.
«Azul.» Preciso seccata, perché qui dentro il mio nome vero suona come un'eresia.
Come un eretico che pratica la casa del signore assiduamente.I pendagli attaccati al vestitino bianco, si smuovono in un tintinnio, e il suo sorriso si allarga di più.
«Sono Rowanda, ma puoi chiamarmi Shine.» Afferma limpida, protendendo la mano che per non farmi nemiche, accetto.
Già è stressante così la situazione incresciosa, che inimicarmi una di queste stronzette acqua e chanel, mi renderebbe il tutto asfissiante.«So che sarà la tua prima entrata in scena, stasera. Emozionata?» Il brillio che emette il suono della sua voce in quella domanda, é tutto un programma. Forse per loro é normale. Io non ho avuto scelte, e la mia espressione corrucciata, ne é una prova inequivocabile, su quanto sia poco entusiasta.
Ma devo fingere, no?
«Non sto nella pelle.» Dichiaro finta come una moneta che credi vera e poi scopri che é di cioccolata al latte.«Non fingere, con me. Vieni ti devo preparare.» E ora mi redarguisce seppur mantenendo una cadenza soffice e tenue. Ha capito che non sono l'attrice che credo. Che le maschere sono sempre fatte di cera e vicino al fuoco piano piano di sì liquefanno, mostrando il vero volto.
Quello che indosso ora é passività.Mi alzo lenta dal posto dove ero scomodamente seduta, per raggiungere Shine, che sta già posizionando dei pennelli puliti davanti ad una toeletta libera.
I passi si fanno pesanti come se avessi due secchi di cemento piantati nei piedi, ma capisco che é una presa attorno al mio bicipite, dove sobbalzo di spavento, che mi trattiene sul posto.Riconosco a naso, l'odore acuto del profumo di Dean, ma non mi volto, perché è talmente vicino che se mi girassi lo ritroverei ad un millimetro dal mio viso apatico.
«Sembri agitata zuccherino. Sarai splendida, vedrai.» Il suo tono mi sta prendendo bellamente in giro, e odio che respiri così vicino alla mia nuca.Un risolino amarognolo esplode dalle mie labbra, in modo basso. Non voglio che le altre sappiano chi sono, e perché sono qui.
E per fortuna nessuna sembra interessarsi a noi.
«Ho un'altra scelta?» La domanda mi esce con un tono pungente come mille spilli che si conficcano dentro la pelle.
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•Death Silent• 1 Vol. Serie "Fight without rules"
ChickLitC'è chi combatte per vincere. C'è chi combatte per vivere. E poi ci sono io. Death Silent. Che combatto per giustizia. Jackson Thomson potrebbe essere un normale ragazzo di ventitré anni. Già...potrebbe. Ma lui vuole flagellarsi. Vuole crocifig...