CAPITOLO 2

618 28 8
                                    

Matt's pov

"Cerca di concentrarti perché manca poco per la partita e non esigo errori da parte tua."
Ricevo uno sguardo severo dal mio allenatore e non posso dargli torto perché da quando ho ripreso ad allenarmi non faccio altro che commettere qualche errore e se voglio diventare il capitano della squadra devo sapere tutto e devo comportarmi come tale.
Sono trascorsi circa due anni da quando ho ricominciato a correre in un campo di football, ma se da un lato sono contento di aver ritrovato la mia passione, dall'altro sono distratto da un pensiero fisso che non è andato mai via dal giorno in cui ho preso la decisione di lasciare l'appartamento per rientrare in casa dei miei genitori.
Vorrei poter tornare indietro nel tempo per rivivere anche solo per un'ora quei mesi trascorsi insieme.
Ho avuto tante ragazze oltre Sara, ma solo con lei ho sentito le farfalle nello stomaco, è stata l'unica che mi ha fatto battere il cuore come nessun altra.
Mi maledico quando quel giorno l'ho lasciata andare via da me, senza fermarla, sono rimasto impassibile mentre lei con quella fragilità che la contraddistingue dalle altre mi disse:
"Ti ricordi che qualche settimana fa ti ho parlato di due signori che ci volevano conoscere?"
Mossi solo la testa perché ero impietrito, le parole non ne volevano sapere di uscire dalla mia bocca.
Colpita dal mio silenzio proseguì abbassando lo sguardo sui suoi piedi:
"Beh loro hanno deciso che la ragazza che sono disposti ad accogliere in casa sono proprio io."
Sono state quelle parole a farmi rinchiudere in una bolla di sapone dalla quale ancora oggi non riesco ad uscire.
Dopo qualche giorno Sara si trovava in un'altra città, lontana da me e dai suoi amici e a quel punto pieno di paura e terrorizzato di averla persa nuovamente, ho pensato che la scelta migliore da fare sarebbe stata quella di lasciare quel posto che iniziava a privarmi di tutto.
Sono ritornato a Boston nella mia vecchia città e dopo aver accumulato un po' di soldi ho deciso di ritornare in campo per sfogarmi e mantenere la mente occupata, ma non sempre questo funziona perché ogni gesto, ogni particolare mi riporta in mente Sara.

Dopo l'allenamento di oggi sento le gambe stanche, ma sode e per sciogliere i muscoli entro nello spogliatoio e faccio una doccia per levare di dosso tutta la sporcizia.
Afferro il borsone ed estraggo dalla tasca le chiavi della mia macchina e appena chiudo la portiera dell'auto parto a tutta velocità.
Intravedo lo schermo del cellulare buttato sull'altro sedile, lampeggiare e il nome di mio fratello Luc che mi chiama. Metto il vivavoce e inizio a parlare:
"Cosa succede?"
"Ciao anche a te fratellino..."
Da quando ho lasciato Sara, il mio carattere è peggiorato e come sempre mio fratello non perde occasione per farmelo notare.
"Perché mi hai chiamato?" Gli chiedo.
"Niente volevo semplicemente sapere come stai e se ti va Miry e Kevin organizzano una cena a casa loro, ovviamente mi hanno pregato di fartelo sapere."
È da un po' che non sento i miei amici, ma per adesso non sono in vena di affrontare una cena dove sicuramente ci sarà anche Sara e chissà com'è adesso la sua vita, in realtà ho paura di scoprire se si è fidanzata o se semplicemente si trova nella mia stessa situazione.
"Mi dispiace devo allenarmi."
Sputo fuori la prima scusa che trovo e anche se lo sento sospirare, non insiste oltre e chiudiamo la telefonata.
Mi fa male vederla e il semplice fatto che non la sento da parecchio tempo, mi fa pensare che si sia già dimenticata di me.
Prima di rientrare mi soffermo per fare una passeggiata e quando arrivo a casa trovo mia mamma sul divano che si occupa di alcuni documenti riguardanti il lavoro.
"Ciao mamma." Lascio il borsone vicino al portone e mi avvicino a lei per darle un bacio sulla guancia.
"Ehi, com'è andata oggi?" Domanda con il suo solito sorriso.
"La solita, ci stiamo preparando per una partita importante."
Lei insieme a mio padre non hanno mai smesso di lavorare per non fare mancare niente a me e a mio fratello, sin da piccolo ho sempre giocato a football, poi circa cinque anni fa sono stato costretto ad abbandonare questa mia grande passione. È stato un periodo difficilissimo e nonostante mia madre lavorasse come professoressa e mio padre in una delle banche più famose di Boston, qualcosa è andato storto e quando i soldi in famiglia cominciarono a diminuire sono stato costretto a cambiare alcune abitudini, ma per fortuna quel passato doloroso adesso è superato e grazie anche ai miei risparmi ho ripreso a giocare.
"Com'è andato il primo giorno di college?" Le chiedo sbirciando i test d'ingresso dei suoi alunni.
"Benissimo."
È una mamma abbastanza tranquilla, ma dai voti incisi sui fogli di carta dei compiti dei suoi alunni si direbbe che nel suo lavoro è abbastanza severa.
Discutiamo ancora per un po' e infine mi ritiro in camera, la stessa che da piccolo condividevo con Luc.

Da quando sono ritornato a Boston le giornate sono diventate noiose, adesso che ho iniziato il college cerco di distrarmi e soprattutto devo smettere di sperare nel passato.
Sembra strano, ma stamattina mentre alcuni dei miei compagni erano contenti di rivedermi, altri meno, io in realtà dietro ad un sorriso falso nascondevo la nostalgia di New York.
Stamattina ho rivisto alcuni amici e con grande dispiacere devo ammettere che il loro carattere non è cambiato nemmeno di una virgola, hanno provato a sconfiggermi durante quel periodo di scuola in cui avevo paura di rispondere, ma adesso il mio carattere si è rafforzato e stamattina dopo aver ricevuto una loro occhiata divertita ho proseguito a testa alta verso la mia aula.
Non voglio rivivere quei giorni in cui anche una loro stupida parola riusciva a colpire il mio cuore provocandomi dei problemi soprattutto psicologici.
È stato durante quel periodo in cui ho conosciuto il bullismo e nel mio cuore è entrata Sara. Mi diceva ogni giorno di essere orgogliosa di me; tutti i giorni ascoltava i miei pianti, le mie debolezze e nonostante questo ha deciso di affiancarmi in tutto e per tutto. Quante volte volevo gridare per sfogarmi, ma rimanevo in silenzio e ascoltavo tutte le schifezze che dicevano solo per sentirsi grandi, ma non sanno che in realtà hanno fatto scattare in me la voglia di andare avanti e soprattutto avevo una ragione fissa per cui lottare ed è proprio per questo che non riesco a dimenticarla.
Immerso nei miei pensieri lascio spazio alle lacrime che non smettono di scendere. Cerco di rimanere forte, ma anche i più duri prima o poi cedono alle loro debolezze.
Questa mattina quando udivo le loro risate non ho provato niente perché solo adesso mi sto rendendo conto che loro vivevano grazie alle mie sconfitte, ma adesso a 18 anni merito di prendermi la rivincita che per troppo tempo ho lasciato da parte.
Asciugo le lacrime e accendo il cellulare per mandare un messaggio a Luc, il mio sguardo si posa su una notifica in particolare, trascino il dito sullo schermo e capisco subito che si tratta di un post che ha appena messo Sara sul suo profilo.
Vorrei resistere alla tentazione, ma l'istinto riceve la meglio così vado a vedere subito di cosa si tratta.
Un sorriso spunta sul mio viso appena vedo la sua foto impressa sul display sembra felice, il suo splendido sorriso, quei suoi grandi occhi, è bellissima come sempre. Sento la strana sensazione e per evitare di piangere ancora chiudo il cellulare.
Se ripenso alla nostra storia d'amore posso dire che nonostante tutto siamo riusciti a rinascere insieme, abbiamo sofferto entrambi, ma non ci siamo mai arresi.
Tutto mi riporta da lei, mi manca il suono della sua voce, mi mancano i suoi baci, le sue carezze e soprattutto sento la nostalgia di noi, io e lei due complici che con un solo sguardo riuscivamo a comunicarci tutto, il destino ci ha fatto unire, ma è stato proprio lui stesso a dividerci.




●Nuovo capitolo e sono lieta di presentarvi Matt che come avrete capito dietro alla sua timidezza che qualcuno già conosceva, si nasconde una storia tutta da raccontare.
È stato vittima di bullismo e si ritrova ad affrontare i suoi 'nemici', chissà cosa succederà?
Riuscirà a tenere testa ai suoi bulli?
Sara è stata la sua salvezza, ma questa volta lei si trova in un altro college.

Spero che questo secondo capitolo di "introduzione" vi sia piacuto, fatemi sapere nei commenti se vi siete già fatti qualche idea sui personaggi e se vi va lasciate una 🌟...

Gli aggiornamenti dei capitoli saranno due volte a settimana.

Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad @albanesej894
Un bacione 💝

Il Cuore Mi Riporta Da TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora