Sara's pov
Subito dopo il mio rientro a Parigi ho avuto una piccola sorpresa perché i miei genitori mentre eravamo tutti e tre riuniti in cucina per cenare, mi hanno comunicato che tra pochissimi giorni ci saranno degli ospiti a casa nostra, precisamente un collega di mio papà con la sua famiglia.
"Ma perché devono venire a casa nostra?" Chiesi a mio padre quella sera stessa.
"Tesoro, ti ho già spiegato che abbiamo bisogno di discutere su alcuni argomenti di lavoro e questo purtroppo richiede alcuni giorni e quindi io e la mamma abbiamo deciso di ospitare a lui e a tutta la sua famiglia così non ti annoi nemmeno tu."
Ascolto attentamente le sue parole, annuisco e continuo la mia cena, ma nel frattempo diversi pensieri mi affliggono.
"Tu sei contenta di avere degli ospiti a casa per tanti giorni?" Domando a mia mamma che appena sente le mie parole rimane per un attimo stupita, poi si riprende e mi risponde molto educatamente con la sua dolce voce che può appartenere solo ad una persona gentile come lei.
"Certo, tu non sembri molto convinta vero?"
Lo sapevo che mi avrebbe risposto con un'altra domanda, ma nonostante questo ha mantenuto un tono di voce abbastanza calmo.
"Si." Dopo il mio 'si' poco convinto, la cena proseguì senza altre conversazioni fino a quando mi allontanai per parlare al cellulare con Matt.L'indomani mattina raggiungo Grace davanti alla sua casa per andare insieme al college e lungo il tragitto ne approfitto per raccontarle le novità della sera precedente.
"Lo sai che ci sono novità?"
Fa un salto e immediatamente le spunta un enorme sorriso sulle labbra curiosa di sapere cosa mi è successo ieri sera.
"Forza racconta voglio sapere tutto..."
"Non è niente di importante e probabilmente tieniti pronta a ospitarmi per un paio di giorni siccome la mia casa sarà abitata da sconosciuti."
Inizialmente si dimostra confusa poi pian piano le spiego parola per parola e accetta di ospitarmi a casa sua per qualche giorno in caso di estrema necessità, a questo punto le salto addosso e la stringo forte in un abbraccio, per fortuna ho lei vicino altrimenti sarei sola perché Miryam si trova a New York.
Quando guardo l'orologio mi accorgo di essermi fatta trascinare troppo dall'entusiasmo e tanto per cominciare arrivo in ritardo alla prima lezione della giornata che riguarda appunto la mia materia preferita cioè l'approfondimento della lingua straniera.
Dopo il piccolo equivoco stamattina, il resto delle lezioni scolastiche fila tutto liscio fino a quando arrivo nel viale del mio quartiere, dove intravedo una macchina grande nera molto simile a quella di Oscar il fratello di Miryam, a questo punto il sorriso sulle mie labbra appare velocemente come l'arcobaleno dopo la tempesta e così faccio cadere la borsa sul marciapiede e mi precipito verso casa pensando di trovare la mia migliore amica di New York, ma con mio grande dispiacere appena spalanco la porta di casa non vedo niente di tutto ciò che speravo.
Niente di niente.
Non c'è Oscar, né Kevin o Miryam e nemmeno il mio Matt, ma al loro posto trovo solo un signore girato di spalle con i capelli brizzolati corti, spalle larghe e giacca firmata, mentre sulla mia poltrona, quella dove di solito mi siedo sempre io e non lascio spazio a nessuno, c'è posizionata comodamente una ragazza che avrà all'incirca la mia età, capelli lunghi e biondi e decisamente meno curve di me.
Ovviamente appena sentono la porta spalancarsi, tutti gli occhi dei presenti si voltano verso di me e io istintivamente tra imbarazzo e rabbia di non aver trovato i miei amici, corro in camera senza salutare nessuno e anche se posso sembrare una ragazza maleducata ai loro occhi, non hanno nessun diritto di precipitarsi in casa mia con largo anticipo, ma forse il vero problema è che la mia poltrona non si tocca e non riesco a capire perché i miei genitori hanno permesso a quella ragazza di occupare il mio spazio.
Mi precipito sul letto, porto le ginocchia al petto e le circondo con le braccia, poggiano alla fine il mento sopra di esse mi perdo tra la voglia di andare a chiedere scusa e il senso di rabbia, ma qualunque cosa mi passa per la mente, devo metterla da parte perché sento bussare alla porta.
Non ho voglia di vedere nessuno, ma dopo diversi tentativi mi decido a rispondere e invito mia mamma a raggiungermi sul letto.
"Brutta giornata?" Domanda accarezzandomi le gambe, presa dalla rabbia che ho trattenuto fino a quel momento, inizio a piangere e le lacrime bagnano il mio viso, poi le maniche della maglietta e infine si poggiano sulle mani di mia mamma.
"Shh...tesoro cosa succede?" A volte penso che lei è la mia vera mamma, ma è proprio in questi casi che mi sento diversa, fragile, sola, è difficile capirmi e lei in questo caso sono sicura che nella sua testa sta cercando di capire perché sto piangendo, ma io non la biasimo se non arriva direttamente alla causa , la colpa non è sua.
"Cosa ci fanno quelli a casa nostra?"
Lei accenna un sorriso prima di rispondere alla mia domanda.
"Hanno dovuto anticipare il progetto lavorativo perché il collega di tuo papà dopo non era disponibile."
Non credo molto a questa storia, ma le parole che mi vengono dette subito dopo mi lasciano da sola in mezzo al letto con un enorme senso di colpa, anche se sono sicura di aver fatto la scelta giusta.
"Prima di tutto ringrazia Grace per averti riportato la borsa che hai abbandonato in mezzo alla strada..."
La interrompo per precisare che la mia borsa non si trovasse in mezzo alla strada, ma sul marciapiede che per me è diverso.
"...non ha importanza Sara, comunque è da persone maleducate chiudersi in camera senza salutare gli ospiti che per giunta dovrai abituarti alla loro presenza perché staranno qua un paio di giorni."
Cerco di seguire il suo discorso di rimprovero, ma quasi disinteressata dalla conversazione precedente le chiedo:
"Perché quella ragazza si è seduta sulla mia poltrona?"
Lei alza le spalle e dice di non aver avuto l'occasione per dirle di cambiare posto solo perché quella poltrona è privata e appartiene a sua figlia.
"Io non ci trovo niente di male, al posto tuo avrei detto proprio così."
"Ora basta fare i capricci signorina, alzati e vieni in salotto a fare conoscenza con i nostri ospiti altrimenti poi tuo padre si arrabbia."
Sbuffo e mi alzo senza alcuna voglia di presentazioni, seguo mia mamma fino al salotto a testa bassa, fino a quando lei mi affianca e pronuncia:
"Scusate per il piccolo inconveniente di poco fa, ma Sara ha avuto una piccola urgenza."
Divento improvvisamente rossa in viso e cerco di mascherare tutto mentre alzo la testa. Fino a questo momento potrebbe sembrare tutto regolare, ma è proprio la persona che ho di fronte che inizia a provocarmi un dolore al petto così forte come se un fulmine mi abbia colpito in questo preciso istante ed è proprio in questo momento, di fronte ai miei genitori e nel salotto della mia nuova casa che lui, colui che ad oggi non riesco più a vedere, si è presentato qua senza pensare ancora una volta a me, ma ho due possibilità adesso: scappo lontano per non tornare più oppure affronto la situazione come se non lo conoscessi e meravigliando anche me stessa per una volta seguo l'istinto decidendo così di presentarmi al nuovo ospite e a sua figlia ottenendo anche un sorriso dai miei genitori.
"Caro George hai una figlia molto bella!"
È un codardo nonostante conosce tutta la verità finge di sapere il contrario, vorrei urlargli in faccia la realtà.
"Lo stesso penso io di tua figlia." Risponde mio papà osservandomi con orgoglio.
Mi accomodo vicino a mamma e cerco di ascoltare la loro coversazione, anche se la voglia di rientrare in camera è davvero tanta mi faccio coraggio e penso come affrontare questi giorni in cui lui si trova proprio a casa mia o meglio dire a due passi da me.●Nuovo capitolo tutto per voi, non so cosa pensate in questo momento, all'improvviso la vita di Sara è stata sconvolta da qualcuno che adesso si trova proprio a casa sua, ma chi sarà questa persona tanto odiata e temuta da lei?
Aspetto tutti i vostri pensieri e vi lancio un sondaggio sia qui alla fine del capitolo che sui miei social, siccome nelle vite dei nostri protagonisti stanno succedendo parecchie cose vi chiedo:
Da quale punto di vista preferite leggere il prossimo capitolo?
MATT oppure SARARispondete nei commenti e fatemi sapere cosa preferite.
Vi ringrazio per aver letto fino a qua e come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto se così fosse fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi va lasciate una 🌟...
Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad albanesej894
Un bacione 💝
STAI LEGGENDO
Il Cuore Mi Riporta Da Te
RomantizmTrama- Storia Completa Sara e Matt sono due semplici adolescenti che si conoscono da quando sono piccoli. Il loro amore travolgente li fa sognare e li accompagna fino ai primi anni del college quando lui improvvisamente deve abbandonare la città rin...