CAPITOLO 29

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Sara's pov

Sono lontana da tutti, seduta su un pavimento umido, ho le mani e le gambe bloccate. Ormai ho trascorso parecchie ore dentro queste quattro mura buie illuminate solo da una piccolissima finestra.
Non riesco a capire dove mi trovo e ovviamente la mia posizione in questo momento non aiuta molto.
Probabilmente sono sotto effetto di qualche pillola che mi fa mantenere la calma, ormai ho imparato a parlare da sola e ho scoperto che non è poi così brutto, ho sempre ragione e parlo quanto voglio poi inoltre posso alzare o abbassare il tono di voce come desidero perché non c'è il rischio di disturbare qualcuno.
Osservo meglio la stanza e alla mia destra vedo un vecchio tavolo coperto da un telo trasparente, provo diverse volte a liberarmi, ma tutti i miei tentativi risultano inutili di fronte alla furbizia e alla caparbietà di coloro che mi hanno portato in questa situazione.
Ho detto coloro perché non penso che una sola persona può riuscire a elaborare un piano così ben organizzato nei minimi dettagli per un rapimento.
Ovviamente non sono mancati i mezzi di comunicazione e hanno aspettato di vedermi sola in mezzo ad una strada deserta per farmi del male, ma chi può essere tanto crudele da spingersi a questi livelli nei miei confronti?
Non ho molti amici, ma non pensavo di avere dei nemici intorno a me eppure è proprio vero bisogna sempre stare attenti a chi si ha intorno perché le persone peggiori sono le più brave a mascherare la loro cattiveria.
Ho molta sete e pochissime forze, ma non mi devo arrendere.
A volte penso di poter riuscire a controllare il mondo, altre volte non sono così sicura nemmeno di me stessa.
Giro la testa e alla mia sinistra intravedo un bicchiere con una bottiglietta d'acqua e delle briciole di pane dentro un vassoio sopra una vecchia sedia.
Qualcuno sarà venuto a prendersi cura di me o almeno a darmi da mangiare, ma non ricordo di aver visto nessuno forse sono sempre sotto l'effetto di troppe gocce di tranquillizzanti.
Penso ai miei genitori che sicuramente a quest'ora saranno preoccupati, già immagino mia mamma ansiosa perché non è riuscita a controllare la sua unica figlia e mi spunta un sorriso pensando a come sicuramente si sarà rivolta a mio padre dicendogli che mi hanno lasciato troppa libertà perché loro staranno pensando che mi hanno rapito o almeno lo spero siccome non ho mai pensato nemmeno per una volta di abbandonare quel luogo così fantastico che mi ha accolta a braccia aperte regalandomi tutto l'amore che una persona può desiderare.
Mi attraversa in mente anche l'immagine di Matt che sicuramente sarà stato avvisato dai miei genitori oppure può anche essere stato lui a chiamare mia mamma.
Grace e Miryam le mie amiche sono quasi certa che anche loro a quest'ora sono concentrati a scoprire dove sono andata a finire, mi piacerebbe saperlo, ma se muovo leggermente il volto per quanto mi è possibile, non vedo altro che oggetti vecchi e rovinati, ma non trovo niente di familiare spero solo di non essere molto lontana da casa, ma per quello che posso vedere di certo non mi sento al sicuro.
Sento sbattere una porta e subito dopo il rumore della chiave all'interno della serratura annuncia l'arrivo di qualcuno.
Appena la porta si apre per la prima volta sono veramente cosciente e riesco a osservare perfettamente le due figure con il volto coperto dal passamontagna scuro.
Dal fisico sembrano un maschio e una femmina, ma con gli indumenti pesanti che indossano non riesco a capire molto.
Appena si accorgono che li sto fissando, si scambiano un'occhiata velocemente prima che uno dei due tira fuori dalla tasca un piccolo cofanetto con dentro qualcosa, probabilmente si tratta di quelle stupide pillole che usano per farmi rilassare così tanto che in alcuni momenti non capisco più niente, solo forti dolori e la vista che lentamente inizia a offuscarsi.
"Dove sono?" Provo a domandare e solo adesso mi accorgo di avere la voce molto rauca.
Ripropongo la stessa domanda alzando di più il tono, ma con scarso risultato.
Fanno finta di non avermi sentito e mentre mi ignorano continuano a concentrare la loro attenzione su quella piccola scatola o meglio sul contenuto.
Chissà quante persone l'avranno vista, ma evidentemente agli altri può apparire come una cosa normale mentre ai miei occhi risulta una trappola forte che è in grado di distruggermi.
"Cosa mi state facendo?"
Esclamo ormai rassegnata di non ottenere nessuna risposta e invece, proprio quando sto per abbassare la testa ecco che una delle due si decide a parlare e appena ha raggiunto il mio orecchio, sussurra:
"Ti devi rassegnare è inutile che gridi e ti lamenti, tanto qua non ti può sentire nessuno."
La mia tristezza si trasforma in rabbia, ma cerco di mantenere la calma perché posso solo lontanamente immaginare fino a dove sono in grado di spingersi queste persone con coloro che non ubbidiscono agli ordini.
"Poverina, dovresti vedere come sono tutti disperati, tua mamma, tuo papà, i tuoi amici e poi il tuo caro fidanzato....ah e non parliamo di quei due ingenui ragazzi che non smettono un attimo di cercarti, pensa quanto ti vogliono bene ho scoperto grazie ad alcune ricerche che arrivano da New York solo per cercare una povera squilibrata come te."
Non riconosco la sua voce probabilmente sta cercando di camuffarla con qualcosa, ma sono quasi certa che si tratta di una donna.
Resto in silenzio e penso a tutti quelli che mi stanno cercando.
"Ti posso anche dire che hanno avvisato i carabinieri e le altre forze dell'ordine, per non parlare poi di tutte le persone che si sono unite alle ricerche...è tutto talmente ridicolo che sembra la scena di uno di quei film polizieschi."
Mi sento arrossire dalla rabbia e togliendomi un piccolo sfizio domando:
"Perché proprio a me?"
Fa una risata e poi svogliatamente alzandosi dal pavimento confessa:
"Non per forza ci deve essere sempre un perché alle cose, ma tu non puoi capire quanto mi sto divertendo a vederti soffrire insieme a tutti gli altri. È vero mi stai dando molto filo da torcere perché ormai la città è invasa da forse dell'ordine, ma probabilmente la mia astuzia supera quella di chiunque altro."
Non so dove mi trovo e nemmeno in quale città; forse sono rinchiusa in una soffitta oppure in un garage, di una cosa sono certa e mi auguro di non rimanere troppo a lungo in questo luogo perché potrei uscire pazza da un momento all'altro.
"Forza mangia, non voglio farti morire, anzi mi piace troppo vederti soffrire e senza nessuno che ti può aiutare."
Non voglio nemmeno un boccone del pane che mi ha portato anche se ho moltissima fame, ma la rabbia e l'orgoglio mi trattengono.
"Dai Sara se non opponi resistenza vedrai che non ti succederà niente altrimenti mi costringi a usare le maniere forti."
Ho paura per le ultime parole che ha pronunciato, ma sicuramente non farà niente che non ha già fatto.
"Ok non mangi? Sicura di stare bene così? Perfetto allora devo optare per il secondo piano ovvero qualche piccolo aiuto..."
Si volta verso l'altra persona che annuisce e gli passa una piccola pillola, non voglio ingerire niente di quello che mi viene dato, ma non mi resta molta possibilità di opposizione sia a causa delle pochissime forze che possiedo sia perché arrivano i rinforzi e dalla porta entrano altre persone ovviamente non per aiutare me.
Non ricordo niente di quello che succede dopo che mi contornano tutti, probabilmente mi hanno addormentata o semplicemente stordita per poi essere costretta ad assumere il cibo senza accorgermi di nulla.
É inutile urlare per cercare di essere salvata quando l'unica possibilità che ho a disposizione è quella di aspettare.
Mi hanno sempre detto di avere pazienza, ma non so per quanto tempo ancora riuscirò a resistere.


●Nuovo capitolo tutto per voi...mi scuso per l'enorme ritardo, ma finalmente la scuola é finita e adesso ho molto più tempo e di conseguenza posso aggiornare più spesso.
Ecco a voi un capitolo dal punto di vista di Sara.
Avete capito che dietro al rapimento di Sara ci sono coinvolte più di una persona, ma chi sarà l'artefice di tutto?

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e spero che il capitolo vi sia piaciuto se così fosse lasciate una 🌟...

Vi aspetto nel prossimo capitolo e vi ringrazio per aver letto fino a qua.

Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad albanesej894
Un bacione 💝

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