CAPITOLO 4

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Matt's pov

Dopo aver chiamato Sara ho fatto un sospiro di sollievo, non saprei descrivere la mia espressione mentre sentivo la sua voce agitata, sarà stata l'ansia o l'entusiasmo di parlarci dopo tutto questo tempo, ma ho capito che non mi ha dimenticato, anzi mi pensa ancora.
Avrei voluto stare in collegamento con lei per tutta la giornata, ma ho preferito riattaccare altrimenti avrebbe fatto tardi al college.
Quanto mi sarebbe piaciuto frequentare il college insieme a lei, ma purtroppo non è andata così e per rimanere in tema forse è meglio se mi alzo dal letto altrimenti farò tardi.
"Mamma io vado." Entro in cucina afferro le chiavi della mia macchina e saluto mia mamma.
"Non fai colazione prima di andare?"
Squoto la testa e mi avvio verso il portone quando la sento sospirare e dire:
"Okkk, che famiglia strana: un marito che va a lavorare presto e due figli che ci sono, ma li vedo poco quindi anche oggi mi toccherà fare colazione da sola, pazienza."
Sorrido e le rispondo:
"Scusa mamma."
Sorride e proseguo verso la macchina.
Sono orgoglioso di avere una famiglia così, anche se ha ragione mia mamma perché molto spesso siamo ognuno occupati tra i vari impegni e quindi ci vediamo poco.
Appena salgo il macchina vado dritto al college, ma prima decido di fare un salto al bar per fare colazione al volo.
"Ma guarda un po' chi si rivede... il piccolo Matt è rientrato a Boston."
Riconosco immediatamente quella voce snervante di Melissa Houlse.
Giro di poco la testa e le faccio un leggero cenno.
"A quanto pare non sei più il piccolo ragazzino di un tempo..."
Mi squadra dalla testa ai piedi e questo suo comportamento mi innervosisce.
"Sei cresciuto e sei diventato anche molto bello... si hai presente la favola del brutto anatroccolo? Ecco da anatroccolo sei diventato uno splendido cigno!"
Dovrei rimanere deluso da questo commento, ma basta guardare la persona che ho di fronte per capire che una volta il suo intento era proprio quello di prendermi in giro insieme ai suoi compagni.
Alzo le spalle e dopo aver ringraziato la barista mi dirigo verso il cancello del college.
"Peccato che non siamo nello stesso college, ma non c'è poi così tanta distanza perché se hai bisogno di me mi trovi di là."
Mi blocco sui miei passi e guardo nella direzione che mi indica Melissa, sta parlando di un altro college che si trova quasi vicino al mio.
Mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto tutti i suoi amichetti.
Proseguo lungo la mia strada fino a quando una mano blocca il mio polso costringendomi a voltarmi.
"Cosa vuoi?" Le chiedo liberandomi dal suo braccio.
"Sono solo stupita di rivederti dopo tutto questo tempo e stasera se ti va c'è una festa nel mio dormitorio, ti aspetto."
Avvicina la sua bocca alla mia guancia, mi da un bacio e poi cambia direzione mettendo in mostra le curve del suo corpo poco coperto anche se non fa caldo.
Appena mi sveglio dal mio stato di trance sbatto diverse volte gli occhi e mi accorgo che non ho sognato niente, anzi era tutto vero anche l'invito alla festa.

Le ore al college per fortuna trascorrono tranquillamente e per il momento non c'è traccia di passato in particolare di Melissa.
Quando ritorno a casa non c'è nessuno sono tutti fuori e così tolgo dal forno microonde il pranzo che mi ha lasciato pronto mia mamma.
Tra poco dovrebbero arrivare anche i miei genitori, ma per adesso preferisco riposarmi un po' in camera e chiamare mio fratello per salutarlo, anche perché ultimamente sono stato un po' scontroso verso di lui.
Il telefono squilla e dopo due chiamate senza risposta finalmente si decide a rispondere.
"Matt tutto bene?"
Sembra spaventato e anche un po' affannato chissà cosa sta combinando.
"Si, perché non dovrebbe essere così?"
A volte non lo capisco.
"No così..." Lascia la frase il sospeso e poi cambia immediatamente discorso.
"Com'è andata oggi al college? "
"La solita, tralasciando il fatto che ho incontrato casualmente Melissa Houlse te la ricordi?"
Aspetta un paio di secondi prima di rispondere un 'si' molto lento.
Come potrebbe dimenticarla? Lei era un pensiero fisso per mio fratello, una ragazza che ha fatto desiderare più di qualcuno qualche anno fa, ma dopo aver saputo cosa mi ha fatto, mio fratello ha deciso di lasciarla, ma se devo essere sincero a lei non interessava stare con Luc per amore, ma bensì per soldi.
Quando finisco di parlare al cellulare sento delle voci provenire dalla cucina e così vado a salutare i miei genitori.
"Ciao figliolo hai già pranzato?"
Annuisco mentre riempio un bicchiere d'acqua.
"Devi allenarti oggi?" Chiede mio papà.
"Si, stavo giusto preparando il borsone per andare."
Sorridono entrambi e finalmente vedo nei loro occhi l'orgoglio di due genitori che vedono il proprio figlio realizzarsi nella sua passione.
"Allora buon allenamento."
"Grazie."

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