CAPITOLO 21

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Sara's pov

Dopo aver avuto la piccola chiacchierata in piena notte, non ho più chiuso occhio e ho trascorso tutta la notte a rigirarmi nel letto. La mattina come di consuetudine mi alzo anticipando anche la sveglia e decido di fare una doccia.
Il tempo è particolarmente brutto, da poco ha incominciato a piovere e l'aria Invernale inizia a farsi sentire, così decido di dedicare un po' di tempo per me mentre tutti dormono.
Indosso un paio di jeans e una felpa verde, poi appunto i capelli con due fermagli ai lati del viso e per completare mi trucco gli occhi e passo un filo di lucidalabbra.
Appena entro in cucina trovo solo mio padre rivolto verso i fornelli per preparare la colazione, sente i miei passi e si volta a guardarmi con un sorriso.
"Buongiorno tesoro!"
Accolgo il suo sorriso e gli rispondo a mia volta con un altro 'buongiorno'.
"Ti sei svegliata molto presto."
"Già non avevo molto sonno."
Mi accomodo per bere un bicchiere di succo di spremuta poi decido di raggiungere Grace a casa sua, ma mentre sto per andare via ecco che vengo interrotta dall'arrivo del nuovo ospite che come sospettavo si comporta come se la conversazione della sera prima non è mai esistita.
"Sara accomodati e fai compagnia a Mark, se sei in ritardo ti accompagno io al college."
Il problema non riguarda il tempo, ma la voglia che ho di stare vicino a quest'uomo che nemmeno mio papà conosce veramente; avviso la mia amica del piccolo imprevisto e le dico che la raggiungo direttamente al solito posto.
Dopo circa dieci minuti tutta la famiglia è riunita intorno al tavolo per fare colazione e tra un bicchiere di caffè e dei dolci ascolto le loro conversazioni mentre io resto chiusa nel mio angolino di silenzio.
"Si è fatto davvero tardi devo andare, papà mi accompagni?"
Appena entro in macchina e sono sola con lui cerco di far scomparire questo silenzio che c'è tra noi e gli chiedo:
"Come procede il tuo progetto di lavoro?"
Probabilmente gli fa piacere questo mio interesse nei suoi confronti e infatti mi risponde subito cercando con la coda dell'occhio di guardarmi mentre prosegue lungo la strada verso il college.
"Sta andando bene, ma ricorda che il progetto non è solo mio."
"Lo so."
Non mi piace che in ogni discorso spunta Mark e quasi infastidita dalle sue continue precisioni, faccio partire un po' di musica fino a quando arrivo a destinazione.

Prima di entrare nel bar ricevo un messaggio da parte di Myriam e subito dopo uno da Matt, tralascio quest'ultimo e invece decido di leggere quello della mia migliore amica.
'Sara ho saputo come sono andate le cose con Matt, mi dispiace per la vostra situazione spero che si sistemi tutto al più presto anche perché non vedo l'ora di organizzare un nuova giornata tra amici.'
Rispondo al suo messaggio e subito dopo spingo la porta del bar per poi raggiungere i miei amici del college.
"Bentornata tra noi." Esclama Isaac mentre mi invita ad accomodarmi nel posto libero vicino a lui.
"Ho avuto una mattinata un po' strana."
"Cos'è successo principessina?" Domanda Margot prima di ricevere un'occhiata brusca da parte di Grace.
"Niente lascia perdere." Annullo tutti i loro presunti progetti su di me e al contrario inizio a discutere su argomenti scolastici.

Quando ritorno a casa trovo ad aspettarmi una notizia da parte di mia mamma che mi invita a trascorrere un po' di tempo con la nostra ospite per non farla sentire sola tutto il tempo chiusa in casa e così dopo aver mangiato mi rifugio in camera per rilassarmi lontano da tutti.
Apro l'armadio e in fondo, nascosta tra i vestiti, intravedo la mia vecchia scatola dei ricordi che ho elaborato insieme a Miryam quando mi trovavo all'interno della casa-famiglia.
Afferro la scatola con l'iniziale del mio nome sul coperchio scritta abbastanza grande da poter essere vista da tutti; all'interno di essa trovo delle lettere piene di poesie che racchiudono la mia vita, una piccola fascia per capelli che mi è stata regalata da mio fratello Jack quando avevo compiuto due anni e infine un pezzetto di stoffa che avevo comprato con i miei risparmi per ricucire un orecchio al mio Teddy, al solo pensiero rivolgo lo sguardo verso quel piccolo orsetto, appoggio la scatola sul pavimento e mi incammino verso il mio peluche.
Accolgo tra le braccia quel piccolo animaletto di stoffa e se ripenso alla sua storia rivedo tutta la mia, ma soprattutto non posso non pensare a colui che me l'ha regalato non immaginando che quel gesto per me ha avuto la stessa importanza di un discorso mai detto.

"Sara sei pronta? Lexya ti sta aspettando." Ascolto mia mamma gridare dal salone e così ripongo tutti i ricordi dentro la scatola e la raggiungo nell'altra sala.
"Si, possiamo andare." Parlo direttamente con la ragazza e dopo aver afferrato le chiavi di casa e il cappotto faccio strada verso la porta per poi intraprendere una lunga passeggiata tra il fastidioso vento e le chiacchiere che a mia insaputa inizialmente sono molto noiose poi diventano sempre più interessanti.
"Perché hai deciso di venire a Parigi?"
Le chiedo aspettando la solita risposta che ogni ragazza direbbe, ma invece lei mi risponde diversamente.
"Stavo per impazzire a casa così ho preferito accompagnare mio padre."
A sentirle dire quest'ultima parola trattengo un respiro e mi spingo oltre facendole una domanda più approfondita perché se lei ha la mia età questo significa che il mio ex padre all'epoca tradì mia madre oppure no?
"In realtà lui è il mio patrigno perché mia mamma nella sua vita per una volta ha fatto una scelta saggia sposando Mark e quindi mentre lei è impegnata con il suo lavoro, io e mio fratello abbiamo preferito allontanarci con il nostro nuovo papà."
La situazione si fa sempre più interessante e le chiedo:
"Hai un fratello?"
Annuisce e annuncia di avere un fratello gemello che dice di essere molto peggio di uno normale.
"Beh anche io ho un fratello." Lei mi osserva e annuisce senza chiedere ulteriori spiegazioni.
Improvvisamente le squilla il cellulare e capisco che si tratta proprio di suo fratello al quale dà delle risposte brevi e semplici fino a quando lui le comunica di aver fatto qualcosa di molto grave e lei gli dice di sbrigarsela da solo siccome ormai è già grande.
Appena chiude il cellulare mi dice quello che le ha comunicato il fratello.
"Ha organizzato una festa e adesso ha tutta la casa che somiglia ad un centro rifiuti, ma non è finita qua perché vuoi sapere la notizia bomba?"
Domanda fissandomi negli occhi aspettando la mia conferma per proseguire.
"Si, ok."
"Bene, ha fatto un terribile guaio con uno dei suoi amici più fedeli che in teoria corrisponde anche al ragazzo che mi piace, ma lui purtroppo non ricambia il mio amore anzi fa addirittura finta di non capire."
Non invidio per niente la sua situazione e nemmeno quella di suo fratello in questo momento.
"Vedrai che si sistemerà tutto e puoi stare certa che se quel ragazzo prova le tue stesse sensazioni presto si accorgerà di te."
Proprio io che sto soffrendo per amore mi ritrovo a dare dei consigli ad una ragazza che anche se all'inizio mi era sembrata molto antipatica, adesso posso dire di aver capito che come ogni persona anche lei nasconde una terribile realtà dentro di sé; è proprio vero quando si dice che l'apparenza inganna.


●Nuovo capitolo dal punto di vista di Sara ed ecco a voi svelata una piccola parte della realtà della storia.
Cosa ne pensate di questa Lexya?
Pensate che a Sara possa fare del bene trascorrere del tempo con lei?
Intanto il povero Matt aspetta di essere perdonato dalla nostra protagonista.

A questo punto spero che il capitolo vi sia piaciuto se così fosse fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi va lasciate una 🌟...

Come sempre vi aspetto in un nuovo capitolo.

Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad albanesej894
Un bacione 💝

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