CAPITOLO 38

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Matt's pov

"Sei pronta Sara?"
Sto aspettando la mia fidanzata proprio seduto nella comoda poltrona dell'hotel, abbiamo un appuntamento con Jack e Katia per fare una passeggiata prima del nostro rientro a casa.
"Si tesoro due minuti e sono da te."
È da mezz'ora che continua a ripete questa frase, ma ormai la conosco e anche se di solito è molto puntuale questa volta ha paura di fare brutta figura con suo fratello soprattutto adesso che lui ha deciso di recuperare ciò che era andato perduto.
Afferro il cellulare e controllo i miei social che ultimamente ho trascurato a causa dei vari impegni, tra i messaggi ricevuti mi accorgo di un'email di mio cugino Kevin dove mi scrive di aver spedito per posta qualcosa di molto importante sia a me che a Sara così approfitto per chiedere a lei se è al corrente di qualcosa.
"Sara in questi giorni hai sentito Miryam?"
Lei spunta dalla porta del bagno mentre cerca di infilare un orecchino tra i suoi folti ricci, prima di rispondere mi guarda e sorride come se la domanda che le ho fatto fosse la più scontata che io potessi farle.
"Certo ci sentiamo sempre, tutti i giorni!" Rientra in bagno per guardarsi un'altra volta allo specchio e così cerco di formulare la frase in modo diverso.
"Questo era abbastanza chiaro, io intendevo se qualche volta ti è sembrata diversa forse più felice...ecco si è proprio l'aggettivo adatto."
Nega con la testa e sembra essere molto convinta di quello che mi ha appena detto, per questa volta lascio perdere il comportamento di mio cugino e mi concentro sulla mia ragazza che è finalmente pronta per uscire. La convinzione che ha appena usciamo dall'hotel ben presto si trasforma in poca autostima e molta insicurezza, ma non vorrei vederla in preda ad un attacco di panico siccome questi sono diventati frequenti dopo la terribile esperienza che le è capitata.
Eppure conosco la mia ragazza e sono convinto che dietro quel finto sorriso stampato in faccia si nasconde qualcosa di più grande, qualcosa che è più forte di lei e da sola non riuscirà mai a superare.

"Eccovi! Finalmente siete arrivati, stavo incominciando a preoccuparmi."
Dopo aver visto il fratello, Sara incomincia a rilassarsi almeno in parte, strofina continuamente le mani sudate sul vestitino a fiori che alla fine dopo vari tentativi ha deciso di indossare.
"Cerca di stare tranquilla." Le sussurro vicino all'orecchio cercando di non farmi sentire dagli altri.
Lei ricambia il mio sguardo e le lancio un sorriso di comprensione.
È molto strano vedere questa scena sembra quasi di essere complici di una rinascita, io e Sara, Jack e Katia, nonostante fossi pieno di dubbi dentro di me sentivo la certezza di potercela fare ed è proprio così che sono andate le cose, anche se ancora è troppo presto per poter cantare vittoria sono ottimista e sarà il tempo a decidere il nostro destino.
"Sono passati così tanti anni che non so più niente di te, di voi."
Prima o poi questo momento sarebbe arrivato ed è giusto che Sara e Jack affrontano un discorso da persone adulte ma con un cuore ancora troppo piccolo proprio identico a quando erano solo dei piccoli bambini sereni e felici.
"La nostra è una storia abbastanza strana, appena sono entrata nella casa-famiglia ho conosciuto la mia attuale migliore amica e mentre la stavo aiutando a scoprire qualcosa in più sul suo ragazzo ho incontrato Matt, all'inizio ero un po' scioccata non potevo mai immaginare che il fidanzato della mia migliore amica fosse il cugino del mio ex ragazzo a quei tempi perché dopo tutto quello che è successo ai nostri genitori mi sono dovuta separare anche da Matt e per molto tempo ci siamo persi di vista."
La amo anche per questo, quando inizia a parlare non la smette finché non è obbligata a fermarsi per riprendere fiato, la nostra storia raccontata da lei ha un altro effetto sembra quasi una fiaba.
"Siete stati proprio fortunati!" Esclama mio cognato ad alta voce.
"Io penso che il destino ha fatto la sua parte, anni fa ho imparato a crederci molto e penso che sia un'ottima scelta." Se qualche passante vedesse la faccia orgogliosa di Sara in questo momento, sicuramente resterebbe molto incuriosito da tanta convinzione.
"Sono contento di averti ritrovata anche se mi ero promesso di non ricadere nella trappola del passato..."
Sara molla il mio braccio e si avvicina al fratello, dopo qualche secondo immobile a fissarlo dritto negli occhi finalmente si decide a parlare.
"Non ti nego che ho paura e in passato ne ho avuto tanta, soprattutto quando sono finita in un posto che non era casa mia, ma solo affrontando le nostre paure riusciamo a raggiungere i migliori obiettivi e io con l'aiuto di Matt sono arrivata da te, dal mio piccolo Jack!"
Quasi quasi a sentirla parlare mi commuovo, ma sono forte e non posso permettere di liberare le mie emozioni proprio adesso che la mia ragazza ha bisogno di qualcuno di un pilastro su cui contare, di un punto fisso, una roccia, potrei essere qualsiasi cosa per lei anche la più impensabile.
Jack abbraccia Sara e restano così per qualche minuto, poi la suoneria di un cellulare interrompe la loro complicità tra fratello e sorella.
"Oh è la baby sitter, dobbiamo tornare a casa la piccolina ci aspetta è passato troppo tempo."
Katia risponde al cellulare e avvisa qualcuno che sta rientrando per prendere la bambina, mentre io saluto lei, osservo con la coda dell'occhio Sara che abbraccia suo fratello e gli sussurra qualcosa di incomprensibile all'orecchio, potrei chiederle cosa si sono detti, ma decido di lasciare quel piccolo segreto tra di loro.

"Amore hai sentito? È il nostro volo si ritorna a casa sei pronto a lasciare l'Italia?"
Annuisco alla sua domanda e la seguo mentre cerca i nostri posti tra i passeggeri dell'aereo, finalmente dopo quattro posti occupati da un'allegra famiglia ci sono i nostri due, ovviamente Sara sceglie il lato del finestrino impazzisce quando ci sono le nuvole dice sempre che è come se si trovasse su un luogo parallelo, riesco a capire tutto di lei ma questo particolare diciamo che non mi è proprio chiaro.
"Matt ti devo dire una cosa che ho tralasciato fin troppo tempo."
Mi volto a guardarla in faccia non so cosa le passa per la testa, spero non sia nulla di grave.
"Dimmi pure tutto quello che vuoi!" Le rispondo con un sorriso smagliante che nasconde una terribile sensazione di ansia e preoccupazione.
"Grazie per aver fatto tutto questo per me, senza di te probabilmente non sarei arrivata fino a Roma per cercare mio fratello."
Per un attimo ho temuto il peggio e invece la sua gratitudine nei miei confronti mi lascia stupefatto, forse ancora non ha capito che per lei sarei in grado di raggiungere le stelle per portarle un po' di luce propria.
"Sono le migliori parole che mi potevi sussurrare su un aereo."
Scoppia a ridere e io la seguo incantato da quella meravigliosa curva che ha sul viso.
La verità è che la amo come non ho mai amato nessun'altra al mondo, è bellissima sempre anche quando la mattina ha tutti i capelli arruffati oppure quando va a dormire stanca di aver trascorso una giornata difficile, sono il ragazzo più felice del mondo non smetterò mai di guardarla con quella terribile ma fantastica voglia di lei, la mia metà, il mio incastro perfetto.


●Nuovo capitolo dopo le piccole vacanze estive, finalmente si torna a Parigi, ma nel frattempo cosa ve ne pare di quello che è successo nella nostra fantastica Italia?
Preparatevi a questi ultimi capitoli prima di arrivare a un finale stupendo.

Spero  che il capitolo vi sia piaciuto se così fosse fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi va lasciate una 🌟...

Vi aspetto nel prossimo capitolo e vi ringrazio per aver letto fino a qua

Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad albanesej894
Un bacione 💝

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