CAPITOLO 10

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Sara's pov

Sono trascorsi un paio di giorni ormai da quando sono ritornata a casa e inutile negare che appena i miei genitori mi sono venuti a prendere all'aeroporto hanno subito notato che il mio sorriso portava splendide notizie e così è stato appena ho finito di raccontare tutta la storia con Matt, mi hanno dato tutto il loro appoggio e non vedono l'ora di conoscerlo.
Io e mamma abbiamo approfittato di un po' di tempo libero per fare una passeggiata insieme e qualche acquisto autunnale.
Il ritorno al college è andato molto bene, io e Isaac abbiamo raccontato la nostra piccola vacanza ai nostri amici che aspettano con ansia l'incontro con il mio fidanzato.
Per quanto riguarda Matt avrei un sacco di cose da dire, adesso che lo sento tutti i giorni tramite il cellulare ho sempre un sorriso in faccia e aspetto tutte le sere per poter parlare al cellulare con lui.
Sto camminando in compagnia di Grace verso il college e come sempre prima di iniziare le lezioni, ci soffermiamo al solito bar per fare colazione.
"Ragazze siamo qua."
Gli altri ci aspettano seduti intorno al tavolo e appena varchiamo la porta del bar, ordiniamo la colazione e raggiungiamo i nostri amici.
"Buongiorno a tutti." Esulto appena prendo posto tra Margot e Grace.
Facciamo colazione e usciamo dal bar lasciando il conto sul tavolino.
Quando arriviamo nel corridoio ognuno ci separiamo nelle diverse aule.
"Mi sei mancata in questi giorni, comunque ho qualche novità da raccontarti." Osservo la mia amica e noto il suo sorriso, sono curiosa di sapere tutto.
"Dai parla." Ci sediamo ai nostri posti e lei inizia a parlare.
"Tempo fa, beh sarebbe più giusto dire qualche anno fa ero fidanzata con un ragazzo che si chiamava Kayn, poi ci siamo lasciati, beh anche qua sarebbe più adeguato dire che lui mi ha lasciata, ma l'importante è che ieri mi ha scritto per augurarmi una felice giornata del Ringraziamento e quel piccolo messaggio ha dato il via a una lunghissima conversazione."
La mia faccia passa da felice a stupita.
"Allora è andata bene?" Le chiedo dubbiosa.
Annuisce sorridendo e così la stringo in un abbraccio, sono così felice per lei la sua gioia è tutta meritata.
La lezione inizia e per adesso va tutto regolarmente fino a quando il professore decide di scegliere cinque ragazze della classe che hanno il compito di fare le cheerleader nella partita che deve affrontare la squadra di football del mio college, indovinate un po' chi è stata prescelta tra le tante fanciulle presenti?
Proprio io e a dirla tutta non ho voglia  di indossare quei piccoli e stretti pezzi di stoffa definiti come divisa e mettermi in ridicolo davanti a tantissimi studenti e non solo, agitando dei pon-pon argento per aiutare la squadra del college.
"Mi scusi professore, ma io avrei un altro impegno." Provo a giustificarmi, non posso partecipare a un teatrino così indiscreto come il ballo di inizio partita.
"Mi dispiace signorina, ma ormai è già tutto ufficiale, lei deve soltanto partecipare all'allenamento per poi poter arrivare preparata alla partita."
Grace cerca di aiutarmi, ma alla fine come sempre riceve la meglio il professore e io sono costretta a investire del mio tempo indossando divise squallide e imparando balletti insoliti.
La lezione prosegue tranquillamente, ma io ho la mente altrove e non riesco a seguire menomale che la mia compagna di banco ha preso tanti appunti così le chiederò un aiuto più tardi.
"Ah dimenticavo..." prima di andare via il professore decide di farci un ultimo saluto.
"...le signorine cheerleader devono recarsi nella palestra del college oggi pomeriggio per le prove, quando finite potete rientrare a casa. Buon lavoro."
Dopo aver annunciato questo avviso se ne va.
Il resto della mattinata non riesco a mantenere la concentrazione sulle spiegazione dei professori e quando apro il quaderno riesco solo a scarabocchiare il foglio.

La giornata trascorre tranquillamente e quando arriva il momento di andare in palestra per l'allenamento, inizia a salirmi l'ansia. Saluto i miei genitori, esco dal portone e mentre mi dirigo verso il college decido di chiamare Matt che risponde dopo due squilli.
"Buon pomeriggio piccola, come stai?" Appena sento la sua voce mi rilasso subito e cerco di affrettarmi a rispondere alla sua domanda.
"Sto andando in palestra." Gli dico pensando come continuare il discorso, ma lui mi anticipa e chiede:
"Palestra? Non sapevo che stavi frequentando una palestra."
"No no, la palestra del college." Provo a formulare meglio la frase e a questo punto aspetto un'altra sua domanda che non tarda ad arrivare.
"Ma perché? Non riesco a seguire il tuo discorso Sara..."
"Il professore ha deciso che dovrò essere una cheerleader nella prossima partita del college e ha scelto proprio  me insieme ad alcune ragazze della mia stessa classe..."
Gli spiego tutto e dopo pochi secondi mi risveglia dai miei pensieri e mi fa riflettere su qualcosa che avevo dimenticato.
"Quando si disputerà questa partita?"
All'inizio non penso molto al significato di questa domanda.
"Tra un mese penso, perché?"
Che importanza ha questo adesso?
"Perché me lo stai chiedendo Matt?"
Solo dopo avergli posto questa domanda realizzo che la sua curiosità è dovuta al fatto che anche lui deve affrontare un'importante partita a breve e io gli avevo promesso di raggiungerlo per dargli tutto il mio appoggio.
"Matt se è lo stesso giorno della tua partita, io rinuncio e ti raggiungo a Boston anche perché non ho voglia di essere una cheerleader."
Avverto la sua risata e mi spunta un sorriso anche a me.
"Perché stai ridendo?" Gli chiedo in preda alla confusione più totale.
"Ma come ancora non hai capito che forse stiamo parlando della stessa partita? "
Non può essere, c'è stato sicuramente un errore e noi ci stiamo cascando in pieno.
"Secondo me non è vero." Butto via la mia risposta senza troppi giri di parole.
"L'allenatore non ci dice mai contro quale squadra dobbiamo sfidarci perché non vuole farci pressione...adesso non ci resta che scoprire il giorno della sfida per essere sicuri di quello che succederà."
Sono abbastanza confusa e nel frattempo raggiungo la palestra del college.
"Matt sono arrivata ti chiamo dopo, in realtà non so se il nostro ragionamento ha un vero filo logico da seguire però cercherò di riflettere meglio appena rientro a casa."
"Buon allenamento piccola."
Chiudo la telefonata e deposito il cellulare nella borsa, la palestra è quasi vuota così raggiungo lo spogliatoio femminile.
Ci sono delle ragazze che si stanno cambiando, le saluto e indosso anche io i leggins stretti e una maglietta abbastanza lunga e coprente da non lasciare intravedere niente.
"Sei nuova vero?" Chiede una ragazza di fronte a me. Annuisco e faccio finta di controllare qualcosa dentro la borsa.
"Bene io sono Melody e sono la caposquadra delle cheerleader quindi basta solo che segui queste regole che ti dirò e vedrai che ti troverai bene."
Osservo la ragazza che ho di fronte e per un attimo le trovo una piccola somiglianza con Melissa, forse sono i vestiti troppo appariscenti o il modo di comportarsi, ma tralascio questi dettagli e cerco di ascoltare le sue 'regole'.
"Allora devi sapere che la ragazza che dirige sono sempre io, se ti trovi in difficoltà ti aiuterò solo una volta e soprattutto non devi dimostrarti superiore di me perché qui quella che comanda e deve apparire ai ragazzi sono proprio io."
Penso di aver capito tutto e non è difficile seguire le sue regole anzi saranno molto facili per una come me che non vuole mettersi in mostra.
"In realtà non volevo nemmeno partecipare, mi ha costretta il professore e non ho potuto rifiutare."
Sembra contenta della mia risposta è infatti mi dice:
"Perfetto allora resisti solo per questa partita."
"Ah e comunque la penso esattamente come te..."
Quest'ultima risposta non l'ho capita però cerco di non pensarci e seguo le altre ragazze in palestra.

La situazione è abbastanza imbarazzante e anche se sono nell'ultima fila mi sento molto osservata.
I calciatori della squadra di football sono seduti sulle sedie poste ai lati della palestra, mi sembra di aver capito che hanno finito il loro allenamento da poco e adesso stanno osservando il balletto in cui le cheerleader si esibiranno il grande giorno. I miei amici oggi non sono presenti anche se intravedo molti loro compagni.
Dopo due ore intense di salti e acrobazie varie finalmente abbiamo finito questa terribile giornata e così cerco di fare in fretta per rientrare a casa.
"Scusa... Ehi fermati."
Appena sono uscita dal college ho iniziato a correre e non mi sono resa conto che qualcuno mi ha seguito.
Mi fermo e guardo la persona che mi sta chiamando.
"Finalmente, certo che corri abbastanza veloce per essere una ragazza così esile."
La sua battuta non mi piace per niente e non so perché sono ancora qua ad ascoltare questo sconosciuto.
"È tuo?" Mi porge il mio fermaglio e lo afferro subito, sicuramente mi sarà caduto mentre scappavo dalla palestra.
"Volevo farti i miei complimenti sei molto brava a ballare."
"Grazie, mi dispiace...devo andare." Detto questo ripercorro la mia strada e quando guardo indietro non c'è più nessuno. La notte inizia a farsi avanti e io mi affretto a rientrare a casa, ho bisogno di fare una doccia per lavare il sudore e poi i miei poveri muscoli richiedono un po' di riposo tutto meritato. Appena mi sdraio sul letto inizio ad ascoltare la musica, ma ben presto mi addormento senza chiamare Matt per raccontargli il mio primo e forse ultimo allenamento.




●Nuovo capitolo tutto per voi, per Sara è arrivato il momento di mettersi in gioco, ma a quanto avrete capito per lei non sarà tutto rose e fiori...
La famosa partita di Matt coincide con quella della squadra di Sara?

Mi scuso per i pochi aggiornamenti in questo periodo di feste, ma come già vi avevo annunciato da lunedì si ricomincia alla grande seguendo sempre lo stesso ordine di due capitoli a settimana.

Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto se così fosse fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi va lasciate una 🌟...

Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad albanesej894
Un bacione 💝

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