CAPITOLO 19

190 20 6
                                    

Sara's pov

Dopo la mia reazione di oggi, il resto della giornata trascorre in modo normale e così immobile nel mio angolino del divano ho ascoltato le loro conversazioni senza fiatare e quando giunge la sera, mia mamma mi invita ad aiutarla a preparare la cena e a noi si aggiunge anche la nuova arrivata cioè la figlia del collega di mio papà.
"Grazie dell'aiuto Lexya." Esclama mia mamma rivolgendosi alla diretta interessata.
Lei accenna un sorriso e si raccoglie i lunghi capelli biondi in una coda per poi iniziare ad aiutare in cucina, io la seguo e anche se non so il motivo mi sembra una ragazza poco affidabile.
"Tesoro prendi le carote che si trovano nel frigorifero per favore."
Annuisco e prendo le verdure nel frigorifero e inizio a pulirle per bene per poi passare a tagliarle in piccole fettine sottilissime.
Nel frattempo Lexya sta chiacchierando tranquillamente con mia mamma e io sono concentrata nel pulire per bene gli altri alimenti che servono per la cena.
"Tu cosa ne pensi Sara?" Chiede mia mamma girando il volto per osservarmi, ovviamente ha capito che ero distratta e penso che la sua domanda ha un secondo fine cioè quello di spronarmi a prendere confidenza con la nuova ragazza.
"Non lo so."
Inutile negare l'evidenza e così rispondo in modo generico, ma nonostante ciò questa ragazza non mi sta simpatica e quindi se mia mamma spera di aver trovato una nuova amica per me si sbaglia.
"Che significa che non lo sai?"
Probabilmente avrò sbagliato risposta e per fortuna ci pensa lei a ripropormi la domanda.
"Ti ho detto di venire ad aiutare Lexya siccome quelle verdure sono tagliate alla perfezione."
Quindi avevo proprio ragione, ho indovinato le sue intenzioni, ma se lei è molto brava ad arrivare direttamente al succo della situazione, io sono altrettanto in gamba ad inventare una scusa plausibile per sgattaiolare via dalla cucina prima di essere costretta a collaborare con questa ragazza.
"Mi sta chiamando Miryam quindi mi dispiace, ma devo abbandonarvi siccome la devo aiutare con una...ecco dicevo che la devo aiutare a fare una cosa..." La ragazza resta girata di spalle mentre mia mamma mi guarda attentamente negli occhi e sta per rispondere, ma io non faccio in tempo ad ascoltarla perché improvvisamente come se fosse un segno del destino, il mio cellulare inizia a squillare e così scappo via verso la camera.
Non si tratta di Miryam, ma di Matt e comunque lo devo ringraziare per avermi salvato.
"Ehi come va?" Gli chiedo appena chiudo la porta della camera.
"Tutto bene e tu?"
Metto il vivavoce e sorrido guardando il mio riflesso allo specchio mentre appunto i capelli con il mio fermaglio preferito che mi ha regalato proprio lui.
"Mi hai appena salvato quindi direi che sto proprio alla grande!" Esclamo soddisfatta mentre rimetto il cellulare tra l'orecchio e la spalla.
"Da cosa?"
"È una storia troppo lunga da raccontare, ma ti avviso solo che il collega di mio papà è arrivato in anticipo e io stavo aiutando mamma e la figlia dell'ospite a preparare la cena."
Sorride e io ascolto molto volentieri la sua risata.
"Sono così orribili gli ospiti?"
"In realtà sono solo due, però c'è soprattutto la figlia del collega di papà che non mi ha dato una bella impressione e lo sai cosa ne penso io di tutte quelle persone che non mi stanno simpatiche da subito e penso che questa ragazza sotto la sua ingenuità nasconde un'arma a doppio taglio."
La situazione sembra divertirlo perché continua a ridere e sono felice di sapere che il motivo di questo suo entusiasmo sono proprio io.
"È così orribile questa ragazza?"
Chiede cambiando voce.
"Penso proprio di si, hai presente quelle ragazze belle che si sentono al di sopra di tutto, ma poi non sono proprio niente?" Abbasso un po' la voce per non farmi sentire dagli altri.
"Si. Quindi mi stai dicendo che è tipo bellissima, ma ignorante?"
Scoppio a ridere e gli rispondo un 'si' molto convinta.
Parliamo del più e del meno, poi dobbiamo chiudere per forza siccome mia madre mi sta chiamando dalla cucina.
Mentre raggiungo gli altri, ascolto la voce di mio papà che parla con il suo collega nell'ufficio, mi soffermo a riflettere sulla mia situazione abbastanza complicata che sto vivendo in questo momento.
Per fortuna la cena trascorre nel migliore dei modi o almeno meglio di come mi aspettavo, avevo paura di trovarmi in un mare di imbarazzo e invece tranne qualche piccolo dialogo, ho consumato il mio cibo ascoltando le questioni su cui discutevano gli altri, quando arriva il momento delle pulizie aiuto mia mamma da sola perché fortunatamente Lexya si è ritirata in camera a causa di una forte emicrania dovuta probabilmente al viaggio.
"Cosa succede con la nostra ospite?" Domanda mia mamma appena siamo solo io e lei.
"Niente non mi sta simpatica." Butto giù la prima risposta che mi passa per la testa e in questo caso corrisponde con la mia verità.
"Sara ti ho detto diverse volte che non puoi giudicare un libro dalla copertina e lo stesso succede anche per le persone."
"Lo so, ma non mi sta simpatica lo stesso."
La discussione prosegue finché non finiamo di pulire e in conclusione la mia opinione non è cambiata e nemmeno quella di mia mamma.
Mi chiudo in camera e avvio una videochiamata con Miryam, nonostante la distanza che ci separa, riusciamo sempre a trovare un piccolo momento della giornata per chiacchierare e raccontarci tutte le novità. Inizialmente parliamo di Matt e di Kevin poi le spiego come procede la convivenza con i nuovi ospiti, le racconto di quanto mi sta antipatica Lexya e della sua estrema autorità a casa mia.
Quando la saluto chiudo il computer e spengo la luce della lampada vicino al letto. Osservo la luce della luna penetrante attraverso la finestra nella stanza, ho sempre amato ascoltare il silenzio anche se stasera ho quasi paura come se qualcosa può succedere, ma mi convinco di riposare perché ultimamente la stanchezza mi sta distruggendo, chiudo le palpebre e cerco di trovare i pensieri perfetti per riposare.
Mi rigiro nel letto diverse volte e alla fine raggiungo il salotto con una coperta per non prendere freddo, afferro un bicchiere di latte e mi accomodo sul divano rivolto verso la televisione. È molto tardi e ovviamente a quest'ora non ci sono programmi interessanti da vedere, scorro i canali fino a quando trovo un programma sugli animali così decido di posare il telecomando sulla spalliera del divano.
Sono veramente stanca e probabilmente domani avrò delle occhiaie visibili a un kilometro di distanza, mi sdraio completamente quando sento dei passi verso la cucina, penso che mamma oppure papà hanno bisogno di qualcosa, ma appena sollevo leggermente la testa noto una figura più robusta e a malincuore capisco che si tratta proprio di lui.
Ovviamente non passo inosservata e appena mi vede si avvicina con la torcia del cellulare in mano, prevedo le sue mosse e accendo la lampada per fare luce nel salotto.
"Emm ciao." Esclama in imbarazzo, era da parecchio tempo che non lo vedevo vestito in pigiama con i capelli spettinati, quasi come una persona normale.
"Ciao." Rispondo in modo molto distaccato e mantengo lo sguardo verso il televisore.
Appena si accomoda sulla mia poltrona proprio di fronte a me capisco che questa sarà una notte abbastanza complicata.
"Sei cresciuta molto." Ha voglia di chiacchierare, ma di certo io non penso che questo sia il momento adatto.
"Si e non per merito tuo." Rispondo con le labbra serrate e lo sguardo fisso verso le immagini degli animali della foresta indiana.
"Senti io..." So cosa succede quando inizia a parlare e così lo interrompo subito.
"Io non ho intenzione di parlare, è passato tanto tempo e tutto quello che è successo ormai è rinchiuso in un angolo del mio cuore e non ho la forza di riaprire vecchi ricordi per far scaturire brutte emozioni."
Le mie parole probabilmente gli provocano un dolore e come dargli torto di certo un piccolo senso di colpa deve provarlo anche lui per avermi abbandonata; a questo punto mi alzo, gli volto le spalle e vado via, arrivo all'inizio del corridoio e dentro di me cresce una forte voglia di fargli una domanda così torno indietro e gli chiedo:
"Che fine ha fatto Jake?" Il suo sguardo perso mi fa capire che non ne sa niente e così con gli occhi velati di lacrime corro verso la camera chiudendo la porta a chiave dietro le mie spalle.



●Nuovo capitolo dal punto di vista di Sara proprio come avete scelto voi, adesso vi porgo una domanda:
Avete le idee più chiare su cosa sta succedendo alla nostra protagonista?
Cosa ne pensate di Lexya e di suo padre?
Anche se Sara cerca di essere forte per gli altri, sappiamo bene che in cuor suo soffre per il suo passato.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto se così fosse fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi va lasciate una 🌟...

Vi aspetto nel prossimo capitolo e come sempre vi ringrazio per aver letto fino a qua.

Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad albanesej894
Un bacione 💝

Il Cuore Mi Riporta Da TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora