CAPITOLO 15

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Sara's pov

Appena i miei occhi hanno incontrato quelli di Melissa ho subito pensato che qualcosa sarebbe successo e come immaginavo poco dopo lei ha iniziato a provocarmi e io in risposta le ho scagliato contro un bel pugno proprio in pieno volto.
Ho cercato di mantenere la calma, ma con quella ragazza è quasi impossibile riuscire in questa impresa e io sono stata la prima ad infrangere le regole perché l'ho picchiata e quindi in questi casi la solidarietà femminile può mettersi da parte.
Subito dopo averla colpita la prima volta mi sono sentita molto meglio come se mi fossi liberata da un enorme peso la seconda volta invece non ci sono riuscita perché Matt ha deciso di trattenermi e così facendo mi ha trascinata fuori dal locale e non mi ha lasciato libera finché non ci siamo seduti all'interno della macchina dove nessuno ci poteva disturbare.
Non ho mai sopportato Melissa e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, almeno posso dire di tornare a casa soddisfatta.
"Matt cosa ne pensi di tutto ciò?"
Voglio sentire uscire dalla sua bocca qualche conferma che il mio comportamento non è stato troppo esagerato, anche se a parer mio lei meritava più di una semplice lezione di combattimento in una festa tra le partite del college, che a proposito di college perché lei si trovava alla festa se non fa parte della squadra?
"Secondo me sei stata fortissima, volevo lasciarti continuare, ma sapevo benissimo che non sarebbe finita bene."
Smetto di pensare e sorrido insieme a Matt dopo aver sentito la sua risposta.
"Non ci posso credere che hai avuto il coraggio di aggredirla siccome sei più piccola di lei." Non riesce a smettere di ridere ed effettivamente non ho provato paura mentre la picchiavo e sono sicurissima che per lei la questione non termina qua.
"Quindi adesso devo aspettare la sua rivincita vero?" Gli chiedo con il sorriso in faccia anche se all'interno sono curiosa di sapere cosa inventerà pur di ricevere la sua rivincita.
"Penso proprio di si."
Tutto quello che succede dopo mi trascina in un mondo parallelo dove non esistono ragazze come Melissa e nemmeno confusione come la festa di stasera.
Baci, passione, amore e soprattutto la voglia di essere finalmente soli e insieme, restiamo stretti uno affianco all'altra fino a quando le nuvole iniziano a schiarire il cielo, siamo rimasti insieme tutta la notte e adesso che il sole sta per sorgere è arrivato il momento di rientrare a casa.
"Matt." Provo a svegliare il mio fidanzato.
"Matt svegliati." Alzo leggermente il tono della voce, ma lui non ne vuole sapere di svegliarsi e così adotto un modo più semplice ed efficace che colpisce particolarmente Matt, è strano anche per me svegliarmi in sua compagnia ed è molto piacevole soprattutto dopo quello che è successo qualche ora prima.
"E quindi bastavano qualche bacio e un po' di coccole per farti aprire gli occhi?"
Annuisce mentre si stiracchia sul sedile posteriore della macchina, accoglie i miei baci e anche io vorrei restare qua, ma bisogna rientrare perché a breve si ritorna a Parigi.
Tutto sembra perfetto, l'alba che lentamente inizia ad invadere il cielo, le nuvole che oscurano la notte corrono via e la nostra macchina sola in mezzo al grande parcheggio sembra una piccola formica in un campo di fiori, la musica è scomparsa improvvisamente lasciando nella mia testa un rumore assordante.
"Sara perché non andiamo a fare colazione con Miry e Kev?"
Rispondo con un sorriso alla domanda di Matt ed effettivamente quando c'è l'occasione approfitto per stare in compagnia dei miei amici soprattutto non vedo l'ora di rivedere Miryam.

È mattina presto e probabilmente a casa Moore regna il silenzio, ma per una volta possiamo irrompere a casa loro e disturbare i loro sdolcinati sogni. Scendo dalla macchina e mi avvicino al portone seguita da Matt. Suono ben cinque volte al citofono, ma non risponde nessuno, sbuffo e mi siedo sul gradino ad aspettare che i due signori di casa si svegliano.
"Non ci posso credere che non sentono nemmeno il citofono..."
Matt mi guarda e sorride divertito dalla mia poca pazienza.
"Mi sembra assurdo..."
"Fa freddo rientriamo in auto, provo a chiamare Miry al cellulare." Prima di tornare in macchina, afferro il cellulare e chiamo Miry, ma come sospettavo non risponde nessuno.
Finalmente dopo parecchio tempo qualcuno apre la finestra e così ne approfitto per saltare fuori dalla macchina e correre fino al portone d'ingresso.
"Sara? Matt? Cosa ci fate qua?"
Kevin spunta dalla porta con addosso il pigiama.
"Finalmente vi siete svegliati, ero proprio stanca di aspettarvi in macchina e quindi stavamo tornando a casa."
La faccia di Kevin è un miscuglio tra sorpreso e contento, lo lascio sulla soglia di casa ad aspettare Matt mentre io mi dirigo in cucina, ma senza grandi risultati perché non trovo Miryam così decido di andarla a cercare in camera da letto e infatti si trova proprio là.
Mi butto sul letto e urlo un buongiorno un po' strano, lei per lo spavento balza in aria e lancia per terra le coperte.
"Ma cosa succede?" Mentre la mia amica cerca di riprendersi dal brutto scherzo che le ho fatto, io continuo a ridere e Miry infastidita inizia una battaglia con i cuscini, iniziamo a rincorrerci per tutta la stanza con delle coperte e dei cuscini in mano, intanto anche Miryam ha iniziato a ridere e può sembrare strano che due ragazze scherzano e giocano come bambine, ma non posso farci niente se quando sono insieme a lei riesco a far uscire fuori il mio lato più scherzoso.
"Basta, mi sono appena svegliata."
La mia amica si butta sul letto matrimoniale sfinita e io la raggiungo sorridendole felice di essere in sua compagnia.
"A proposito cosa ci fai a casa mia a quest'ora?" Assume un'espressione pensierosa e fissa il soffitto, le sorrido ma prima di rispondere spuntano i ragazzi e ci osservano in modo molto strano.
"Sicure che vi sentite bene?" Chiede Kevin avvicinandosi al letto disfatto per guardare meglio in faccia la sua fidanzata, lo stesso fa Matt con me e a questo punto decido di alzarmi.
"Beh io avrei molta fame e dopo essere stata in macchina ad aspettare che i signori si svegliassero, esigo di ricevere un'adeguata colazione." Mi dirigo in cucina e dietro di me sento il rumore dei passi degli altri che ridono  a bassa voce per non farsi sentire.
"Oscar dovrebbe portare la colazione più tardi, ma per stamattina gli dirò di non preoccuparsi che ci sono due ospiti in più a tavola con noi." Nel frattempo che Miryam chiama suo fratello, io decido di chiacchierare un po' con Kevin e per non farmi sentire dalla mia amica gli parlo a voce bassissima che anche lui fa fatica a  capire quello che gli sto dicendo.
"Non hai deciso ancora?" Gli chiedo speranzosa con un enorme sorriso.
"Ancora no, ma spero molto presto." Le sue parole sono piene di emozione e sono perfettamente d'accordo con lui sulle sue future intenzioni.
"Cosa stavate borbottando voi tre in mia assenza?" Esulta Miry mettendosi il grembiule per preparare una buona e sana colazione.
"Emm chi noi?" Le chiedo mettendomi comoda sulla sedia; lei annuisce e io smentisco subito dicendole che stavamo discutendo della partita di football di ieri pomeriggio.
Dopo aver fatto colazione usciamo di casa per andare a fare un giro senza macchina e tra un passo e l'altro arriviamo nella traversa in cui si trova la nostra casa-famiglia, ebbene si dico nostra perché anche se non abito più in quel posto, ci ho vissuto per qualche anno e in qualche modo ho conosciuto e rincontrato nuove persone che adesso sono essenziali nella mia vita.
"Voi aspettateci qua, arriviamo subito."
Matt e Kevin rimangono a chiacchierare vicino a un piccolo bar mentre io e Miryam ci incamminiamo verso quel luogo tanto sofferente quanto speciale.
"Eppure una volta detestavo questo istituto, ma adesso devo solo ringraziare la signorina Meedlock che mi ha dato l'opportunità di farmi conoscere te." Mi commuovo sentendo queste parole uscire dalla bocca di Miryam.
"Questo sembra surreale, ma se dovessi tornare indietro rifarei tutto."
È vero ho avuto paura, ma ho imparato a sconfiggere i demoni del passato. Ho seguito la strada più difficile, ricordo le ore trascorse sul letto rinchiusa nella stanza a piangere, i sorrisi e le lunghe passeggiate con Miryam, ma di certo sono consapevole che seguendo la retta più difficile sono riuscita a conquistare la vera felicità.
"Forse è il momento di andare via."
"Troppi ricordi."
Ascolto il consiglio della mia amica e insieme ancora una volta ci allontaniamo da quella piccola stradina che entrambe conosciamo come il palmo della nostra mano.




●Nuovo capitolo tutto per voi, non so se vi aspettavate che ci fossero anche i vecchi amici, ma essendo a New York non ho potuto resistere.
Molte riflessioni da parte di Sara.
La casa-famiglia e tutto il resto, un miscuglio di ricordi che invadono la nostra protagonista.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto se così fosse fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi va lasciate una 🌟...

Vi chiedo scusa se sto aggiornando solo una volta a settimana, ma purtroppo sono molto impegnata con la scuola e appena ho un po' di tempo libero riprenderò ad aggiornare due volte a settimana.
Vi aspetto nel prossimo capitolo.

Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad  albanesej894
Un bacione 💝

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