CAPITOLO 17

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Matt's pov

Riaccompagno i gemelli a casa e ritorno a dormire nella mia camera, ma prima di immergermi nel mondo dei sogni, decido di chiamare Sara per sapere come ha trascorso la giornata.
Dopo diversi squilli attacca la segreteria telefonica così spengo la chiamata, riprovo a chiamare e finalmente questa volta la mia fidanzata mi risponde con la voce un po' affannata.
Corrugo la fronte e le chiedo:
"Sara? Stai bene?" Sono poche le volte che la chiamo per nome e quando questo succede significa che sono preoccupato oppure c'è qualcosa di molto importante che le devo dire, ma in questo caso scelgo la prima alternativa e esigo una risposta molto velocemente.
"Ero in doccia, tranquillo..." Eppure c'è qualcosa che non va e vorrei scoprire di più, ma essendo io a Boston e lei a Parigi, sarebbe meglio che fosse lei stessa a parlarmi.
"Sicura?" Provo a replicare.
"Certo, perché dovrei dire una bugia?"  La sua domanda mi fa capire che le mie preoccupazioni sono inutili di fronte alla sua totale fiducia e onestà nei miei confronti, ma allora perché dubito delle sue parole?
"Perché sei preoccupato per me?"
"Non lo so."
Immagino la sua espressione in questo momento e sono perfettamente d'accordo con lei, prima le faccio tantissime domande mentre adesso cerco di negare l'evidenza per qualche motivo che non esiste realmente o almeno credo sia proprio così.
"Dove sei stato oggi?"
"La solita routine ormai conosci a memoria i miei impegni." Dovrei essere onesto con lei e quindi di conseguenza sarebbe più educato raccontarle del piccolo imprevisto che ho avuto in serata, ma mi prometto di tralasciarlo da parte per un'altra volta.
Le rivolgo la stessa domanda e ascolto molto poco della sua risposta perché il senso di colpa incomicia a occupare il mio corpo.
"Quindi ci sentiamo domani?" Domanda Sara tentennando.
"Ok."
Dopo un attimo ci diamo la buonanotte e chiudiamo la chiamata, ma in modo diverso rispetto alle altre volte.

Poggio il cellulare sul comodino e chiudo gli occhi per addormentarmi, ma vengo interrotto dalla notifica di un messaggio.
Accendo la lampada e controllo il messaggio appena arrivato, penso si tratti di Sara oppure di Luc o addirittura di Miryam e Kevin, ma il mio stupore cresce quando sullo schermo appare un numero sconosciuto.
'Grazie per poco fa, Lexy.'
Dopo aver letto il messaggio le domande che mi sono posto sono state molte, come prima cosa mi chiedo perché ha il mio numero, ma soprattutto perché mi ha scritto?
Dovrei rispondere per non sembrare scortese, ma penso alla reazione di Sara quando lo saprà e quindi se ci tengo al nostro rapporto e soprattutto alla mia salute, è meglio allontanare tutto e tornare a dormire, ma all'improvviso arriva un altro messaggio sempre dallo stesso numero sconosciuto tra i miei contatti.
'Sei davvero un ragazzo speciale.'
Probabilmente Lexy non vedendo una mia risposta ha pensato di proseguire con i messaggi e infatti la mattina seguente ne trovo tanti altri sempre da parte sua e tra questi c'è anche uno della mia ragazza, ma la curiosità riceve la meglio e così tralascio il vero messaggio che mi dovrebbe interessare e mi concentro a leggere tutti gli altri.
'Sono stata fortunata ad averti incontrato.'
Sembrano parole molto profonde.
'Per fortuna ci siamo conosciuti, altrimenti ieri sarei rimasta tutta sola al freddo.'
A questo punto mi sorge anche qualche dubbio e secondo me qualcuno le ha rubato il cellulare e ha scritto i messaggi al posto suo, ma chi sarebbe capace di fare una cosa del genere?

Mi preparo e scendo al piano inferiore per fare colazione, saluto i miei genitori che stranamente oggi hanno deciso di non andare a lavorare, chiamo Sara e dopo corro in macchina verso casa dei gemelli che come ogni mattina mi aspettano davanti al cancello.
"Forza amico, siamo in ritardo e non ho voglia di saltare la prima ora anche perché c'è Ross."
Ross è una ragazza della mia classe che è seduta vicino a Liam e come da tradizione lui si è preso una bella cotta per questa fanciulla che purtroppo non gli dà  attenzioni.
"Tanto lo sai che non le importa niente di te." Stavolta parla la sorella e ho l'impressione che dopo quello che è successo ieri sono cambiate alcune cose e molto presto lo scoprirò.
"Stai zitta Lexy e soprattutto non ficcare il naso dove non dovresti."
Ho sempre saputo che i gemelli hanno un legame fortissimo che li unisce, ma Liam e Lexy sono diversi dagli altri perché si vogliono bene, ma in alcuni momenti si odiano proprio come tutti i fratelli normali e quindi per loro la regola dei 'gemelli inseparabili' risulta molto strana.
"Sei mio fratello e se permetti ho tutto il diritto di sapere come va la tua vita."
Sembra molto arrabbiata e non sono l'unico ad averlo notato.
"Cosa ti è successo ieri? Qualcuno ti ha dato un colpo in testa e tu hai perso conoscenza per poi svegliarti in un corpo diverso dal tuo, ma..."
"Basta sei veramente ridicolo."
Li ascolto litigare fino a quando arriviamo nel parcheggio del college e decido di intervenire.
"Scendete e continuate a litigare dove volete, ma per favore andate lontano da me non vi sopporto più."
Esco dall'auto e loro mi seguono, poso le chiavi in tasca e inizio a camminare verso il portone d'ingresso, ma non troppo lontano per sentire quello che Lexy urla a suo fratello.
"Ecco hai visto cos'hai combinato?"
Mi soffermo sui miei passi e butto un'occhiata veloce in direzione della mia macchina, ma con grande sorpresa vedo solo Liam che guarda stupito verso i parcheggi.
Poco dopo durante la prima ora di lezione il banco di Lexy è vuoto mentre il fratello è concentrato a chiacchierare molto discretamente con Ross.
Nell'ora successiva tutto prosegue tranquillamente fino a quando qualcuno interrompe la lezione della professoressa di storia dell'arte; la porta si apre e appare Lexy con il fiatone e i capelli biondi raccolti in una coda disordinata.
"Perché sei in ritardo?" Le chiede il fratello che si trova al mio fianco.
Lei gli accenna un lieve sorriso e risponde con un'alzata di spalle.
"Secondo te che problemi ha mia sorella?" Mi sussurra all'orecchio il mio compagno di banco.
"Non lo so perché non lo domandi direttamente a lei?"
Sbuffa e appena la professoressa si concentra sulla lavagna, lui approfitta per rispondermi.
"Ho provato a farle moltissime domande, ma non ho mai ricevuto una vera risposta."
Un colpo di tosse ci avvisa che l'insegnante si è accorta che non stiamo seguendo la sua lezione e così decido di lasciare perdere Liam e faccio finta di concentrarmi sulle antiche colonne dei tempi costruiti dai nostri antenati.
"Matt per favore mi aiuti a ripetere la lezione di oggi? "
"Mi scusi professoressa, oggi non mi sento molto bene."
Forse la mia risposta fu molto eccessiva perché da quel momento fino alla fine di tutta la giornata o meglio di tutte le lezioni, fui costretto ad aiutare i collaboratori scolastici nelle pulizie dei laboratori, piccola punizione per non aver ascoltato la spiegazione di storia dell'arte.


●Finalmente un nuovo capitolo tutto per voi, pensate di conoscere perfettamente Liam e Lexy dopo aver letto questo capitolo?
Cosa vi aspettate nel prossimo?
Anche se sembra difficile provate ad immaginare cosa passa per la testa alla gemella e fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto nei commenti.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto se così fosse lasciate una 🌟...

Vi aspetto come sempre nel prossimo aggiornamento.

Per qualsiasi problema mi trovate sul mio profilo di wattpad albanesej894
Un bacione 💝

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