Capitolo 30

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Usciti dal locale l'aria fredda mi colpí in pieno volto, sentivo la gola bruciare e le unghie delle mani si erano andate a conficcare nella pelle dalla rabbia. Il primo istinto fu quello di scappare lontano, da tutto e da tutti, di ubriacarmi come se non ci fosse un domani, ma per quella sera avevo alti piani.
Lasciai Logan solo, mi sarei dovuto sentire in colpa, ma in quel momento dovevo correre a casa, dove assolutamente assicurarmi che mia madre stesse bene.

Quando varcai la soglia di casa chiusi la porta alle mie spalle con poca grazie tant'è che mia madre seduta sul divano intenta a guardare una serie tv con in braccio il piccolo cucciolo di cane che avevo "salvato" dal canile per far colpo su di Hayley.
-Josh... Ti sembrano i modi?! - sorrisi nel vedere che stava bene... Che stavano bene.
Le corsi in contro l'abbracciai forte, il cucciolo si spavento e salto giù dalle gambe di mia madre.
-Josh...-
-ti proteggerò io mamma-dissi più per rassicurare me che lei. Quelle parole mi uscirono dalla bocca senza pensare che lei non sapeva niente e che avrei in realtà potuto tenere nascosto l'accaduto almeno fino a dopo le feste. Anche se in realtà non sapevo se avevo a disposizione tutto quel tempo.
-da cosa scusa? - chiese lei ovviamente. Le raccontai tutto, avevo bisogno di sfogarmi, e non solo di quello che era successo quelche ora prima, ma di quello che avevo fatto durante gli anni, delle scommesse che facevo per di vederlo soffrire, del fatto che fossi andato ad ogni singolo processo pur di sapere quale misera pena gli aspettava, perché in confronto alla nostra, la sua era una misera pena. Le raccontai tutto, di come mi sentivo, di come avevo affrontato l'accaduto e di come ero terrorizzato all'idea che quel bastardo potesse toccare la mia piccola Hayley, e mia madre era in lacrime, e la strinsi, la strinsi forte al mio petto. Ma lei mi disse che non aveva paura di mio padre, o meglio di quello che una volta lo era, ma che piangeva perché non avrei potuto avere la vita che meritavo, perché i soldi iniziavano a scarseggiare, e che era fiera di me, le piaceva l'idea che in quelche modo mi fossi innamorato di qualcuno. Le sorrisi, mi era mancata...cazzo se mi era mancata, in quel momento mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo, quando andavo a spifferare a mia madre che mia sorella si sentiva con qualcuno e lei tutta fiera della ragazza che stava diventando andava da quello che una vlta consideravo mio papà che con il broncio ed una espressione da papà iper protettivo rideva quando io tutto fiero essclamavo "se la fa soffrire lo ammazzo con le mie stesse mani" e sorrisi, a quel ricordo che tanto doloroso era e che poi venne rimpiazzato delle lacrime.
-Josh... Perché piangi adesso? - chiese mia mamma.
-Perderò anche lei - dissi lasciandole intendere a chi mi riferivo. Non fece domande, sapeva benissimo che non sarebbe stato proprio il caso

Quella notte non chiusi occhio! Il ricordo delle parole uscite dalla bocca di quel bastardo risuonavano costantemente nella mia testa, avevo paura. Sapevo che avrebbe fatto di tutto pur di stare con me e la mamma,ma non avrei mai pensato che avrebbe fatto del male ala persona che amo più al mondo. Mi alzai dal letto dopo aver constatato che il soffitto era perfettamente bianco tranne per alcuni segni rimasti li dove un tempo vi erano delle stelline che si illuminavano al buio. Quando raggiunsi la cucina notai mia madre già in piedi che preparava i pancakes.
-hey-
-Buon natale-mi disse lei. Le sorrisi non ero tipo da fare gli auguri di natale li avevo sempre odiati. Non le risposi e lei non disse nulla, aveva capito che per me era già difficile. Non ci eravamo detti  niente per tutta la mattina, era il primo natale dopo tanto tempo che passavamo insieme, che avremmo passato come una vera famiglia...



Dopo le feste decisi di fare una cosa che lasciò letteralmente di stucco Logan, e quando dico letteralmente, non scherzo, il poveretto quando gli annunciai cosa avevo intenzione di fare stava lavorando. comunque, avevo deciso di andare a trovare Harry, quella stessa persona che mi era stata tanto vicino quando tanto lontana, quella stessa persona di cui una volta mi fidavo ciecamente ma ora un po' meno, quella stessa persona che consideravo come un fratello, ma che ora mi sembrava tanto uno sconosciuto...


angolo me:

okay, sono scomparse dalla circolazione per più o meno due mesetti, ma non sapevo bene come uscire dall'area natale, quindi ho deciso di raccontare il natale di Josh e Hayley sotto fomra di flashback, che vedrete più aventi nella storia. per chi se lo stesse chiedendo Harry è un personaggio che è già comparso all'inizio del libro, di cui neanche io ricordavo l'esistenza, ma in questo periodo, rileggendolo per farmi tornare l'ispirazione mi sono imbattuta in lui, e quindi ho pensato di farlo "tornare". e nulla, spero di non avermi annoiato, ci vediamo settimana prossima con il nuovo capitolo, che per una volta ho già pronto.

un bacio... Giulia

UN SOGNO PER DUE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora