Eravamo in macchiana da un'oretta circa. Stavo tipo congelando.
-metti la felpa-
-perché? -
-perché lo so che stai gelando-
La misi. Aveva il suo odore e qualcosa si mosse dentro di me.
Aspettate un attimo non è che sono le famose farfalle nello stomaco? Nah...impossibile!
Lo osservati attentamente. Il suo sguardo andava dalla stada all'orologio
-perché fissi l'orologio?-chiesi
-perché devo riportarti a casa per le sei-
-perché così,presto?-chiesi
-com...-
-voglio godermi questo giorno, questo momento non mi importa se i miei mi scoprono.-dissi
-sicura?
-si-
-okay-disse per poi riconcentrarsi sulla strada.
Fissai fuori dal finestrino. Ogni tanto si scorgevano delle macchine, ma il buio, le stelle e la luna erano quelle che avevano attirato la mia attenzione.E non so bene il motivo ma mi venne in mente la canzoncina della buona notte che mi cantava mia madre prima di farmi addormentare, in qui gironi duri dove il dolore della malattia si facevano sentire, e dire che un bambino debba soffrire così tanto per cosa? E poi perché si soffre solo da bambini e non ora.
Al calduccio tra le braccia della mamma
Basta chiedergli gli occhietti che
Trovi tanti sogni belli
E stringi forte il tuo orsacchiotto
Il tuo compagno di viaggioChiudi gli occhietti che le stelle brillano
La su in cielo
Chiudi gli occhietti che le stelle
Danzano solo per teChiudi gli occhietti amore mio
Che le stelle ti proteggono
Che le stelle sono la che sorridono nel vedere il tuo sorriso
Chiudi gli occhietti e dormi angioletto mioAl ricordo di quella canzoncina gli occhi mi diventarono lucidi fino a quando una lacrima mi rigò il volto, seguite da altre fino a quando non mi addormentai.
-Hayley svegliati-disse Josh. Aprì gli occhi e sorrisi nel vedere il suo.
-dove siamo?-chiesi. Sorrise.
-nel posto più bello di questo mondo, dove i problemi sembrano volare via.-disse lui
Dire che ero curiosa, era dire poco!
Quando scese dalla macchina rimasi imbambolata a fissare davanti a me. Un piccolo bar poco illuminato era l'unica cosa che si vedeva.
-Em.. Ti muovi-disse aprendomi la portiera.
-dove siamo? - chiesi
-aspetta che lo scopri - iniziò a cammnare verso l'entrata del bar.
-Josh! - esclamò un signore sulla settantina dietro al bancone.
-era da tanto che non ti vedevo da queste parti-
-già-
-come stai -
-potrebbe andar peggio-
-e tua madre? -
-Em... Si dai sta... bene-rispose
-e chi è questa bella fanciulla? - chiese quando mi notò
-oh... Lei è Hayley... Un'amica -
-solo un'amica? - chiese l'anziano
-si-
-avevi detto la stessa cosa la prima volta che hai portato qua una ragazza-
Aspetta cosa!?!?!?
-e si è visto come è andata a finire! -
-si ma lei era diversa da... -
-Hayley - dissi io
-si Hayley. - Josh si volto verso di me, mi guardò ovunque soffermandosi poi sui miei occhi e senza distogliere lo sguardo rispose
-già-
Poco dopo quando si accorse di quello che stava facendo, tornò a concentrarsi sull'anziano signore.
-e Hanna come sta? - chiese infine Josh.
-bene-rispose il Signore che scoprì si chiamasse Will.
-noi andiamo ci si vede-disse Josh. Usciti dal locale seguì Josh dietro a esso.
Mi aveva portato al mare. I miei occhi si illuminarono. Non c'ero mai stata. I miei genitori non se lo potevano permettere, e solo ora che papà aveva cambiato lavoro saremmo potuto venire ma ovviamente lui era sempre troppo impegnato.
-tutto okay-chiese Josh venendomi incontro
-si è solo che... -
-non c'eri mai stata vero? -
-vero-
-bene! - lo guardai male
-beh... Ho già realizzato un tuo sogno!!! Direi che sono in vantaggio-
-non vale! -
-so che vale-disse prendendomi la mano è trascinando i sulla sabbia. Ci fermammo a riva e quando notai che si stava spogliando gli chiesi
-cosa stai facendo -
-vado a farmi il bagno-
-ma tu sei fuori ti ammalerai-
-e allora? -
-e allora... - non trovai un mood per terminare la frase
-dai vieni con me-disse porge domi la mano-
-ma non ho il cambio e...-
Batsa che ti togli i pantaloni e la felpa per il resto ciò pensato io-
-cosa intendi dire scusa -
-che ho preso dell'intimo da casa tua e che dopo ti potrai cambiare-
-tu hai fatto cosa! - oddio che vergogna.
-su calmati non è la prima volta che vedo dello jtmo femminile -
-si ma... -
-si ma niente, spogliati o lo faccio io-
-non ne avresti il coraggio-
-ah... Si? -
-si! -
-bene-disse lui venendo verso di me. Le sue mani si posato o sui piedi della sua felpa che mi sfilò velocemente. Faceva un freddo cane!
Poi le sue mani arrivarono al bottoncino dei pantaloncini che indossavo, che mi tolse velocemente.
-io... - dissi
-zitta, andiamo in acqua-
-no sto gelando ora figur....-mi sollevo di peso e iniziò a correre verso l'acqua. Quando fu sicuro che l'acqua era abbastanza alta si butto facendo andare sotto anche me.
-allora è così male? - chiese. Non gli risposi, stavo a galla a mala pena
-non... So... Nuotate - dissi andando sott'acqua di tanto in tanto. Lui venne di corsa verso di me e mi prese per i fianchi attornadomi al suo petto
-shhh.... È tutto apposto ci sono io! - disse lasciandomi qualche bacio tra i capelli. Mi aggrappai al suo collo e mi feci cullare da quella senzazione.
-smettila di tremare, ci sono io-disse
-e chi mi dice che non mi lasci-chiesi
-perché se avessi voluto farti annegare non ti avrei preso prima-disse in effetti aveva ragione. Mi scostai un po' da lui per guardarlo dritto negli occhi, lui spostò una mano dal mio fianco alla mia guancia scostandomi una ciocca di capelli.
-quindi, posso dire di aver realizzato un tuo sogno- chiese
-em...penso di si-disse.
-come facevi a sapere che non ero mai stata al mare-
-fortuna?-chiese
-impossibile -
-okay, quando mi hai detto la settimana scorsa di mandare un messaggio a Samantha ammetto di aver curiosato nei tuoi contatti e non ce n'era neanche uno salvato con mare, e poi notando le foto appese in camera, non ce ne neanche una al mare perciò sono a dato ad esclusione-risposeDopo un po usciammo dall'acqua e dopo esserci cambiati Josh accese il fuoco.
-si sta meglio vero?-chiese
-decisamente-risposi. Si avvicinò a me da dietro e mi attirò a se, mi accoccolati sulla sua spalla e mi addormentati. Per una volta non mi preoccupati di quello che sarebbe successo dopo, delle conseguenze. Avevo solo tre certezze, quella era stata la notte più bella della mia vita, mia madre si sarebbe arrabbiata molto e che Josh mi faceva provare delle sensazione strane...
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UN SOGNO PER DUE (in revisione)
Romance"Lo spettacolo che mi si presentò davanti fu incredibile. Dei piccoli fili di spago erano appesi a dei paletti e alla roccia del piccolo altro piano che si inalzava dai piedi della spiaggia, intrecciandosi. Ad essi erano appese delle foto. Le nostre...