capitolo 7

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Pov's Josh

Dopo esserci chiariti le idee sul progetto la riaccompagnai a casa; a ogni curva sentivo le sue esili braccia stringersi sempre di più intorno al mio torace. Ed era una sensazione strana è bella allo stesso tempo. Era bello sentirsi per una volta l'ancora di qualcuno. Per  tutto il tragitto,non feci altro che pensare alla scommessa che avevamo fatto,poco dopo me ne ero pentito. Nessuno doveva sapere il mio segreto più grande. E non potevo neanche mentire,dato che quel bastardo di Harry sapeva la verità. Harry,il mio ex migliore amico, che consideravo un po' come un fratello, era stato la persona che mi aveva fatto soffrire maggiormente, che mi aveva pugnalato alle spalle e non solo me. Doveva morire,andare all'inferno e il pensiero che tra meno di un anno quel mostro sarà libero,fuori dalla galera mi metteva ansia. Stavo mettendo il grave pericolo Hayley, e questo lo sapevo bene.
Però devo ammettere che la ragazza è attraente. Quando mi fermai ad un semaforo rosso lei mi disse.
-ti dispiacerebbe Andare un po' più piano, ho riportato rischiato di morire tra volte e di perdere una mano con uno specchietto di un camion quattro volte- risi a quella affermazione. In effetti mi ero dimenticato
-scusa-dissi ridendo. Vidi di sfuggita il suo meraviglioso sorriso.
-grazie-disse quando arrivai a casa sua. Le feci l'occhiolino prima di sfrecciare via di sfuggita.
Arrivai a casa e trovai mia madre per terra in mezzo a dei cocci di vetro. Come ormai da tre anni a questa parte era ubriaca. Mi avvicinai a lei la feci alzare, le disinfettai le ferite, e l'accompagnai a farsi una doccia per poi metterla a letto. Poi scesi in cucina, pulì velocemente il pavimento, raccolsi le bottiglie che si era bevuta quella sera e le buttai nel cestino. Tornai in camera, indossai dei jeans chiari consumati e una camicia nera lasciando sbottonati gli ultimi due bottoni lasciando intravedere gli addominali. Uscì di casa questa volta prendendo l'auto mobile e scesi solo quando trovai un parcheggio affianco la discoteca. Scesi e trovai Sally e come al solito dopo aver bevuto abbastanza la portai in bagno ma questa volta non fu come le altre. Questa volta fu diverso, questa volta sapevo di essermi cacciato in bel guaio, ero entrato in un labirinto e la mappa per uscire ce l'aveva lei, Hayley, doveva essere mia. Dopo tre anni ero determinato a riprendere in mano le redini della mia vita, e questa volta avrei iniziato della ragazza che un anno prima mi aveva mandato in tilt...

UN SOGNO PER DUE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora