Capitolo 41

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-Non mi impedirai di andarci mamma! - le urlai dietro. Ero debole, la testa stava esplodendo e le vertigini mi stavano facendo venire la nausea. Di fame non ne avevo, ma sentivo comunque un vuoto allo stomaco. Avevo i brividi, ed ero consapevole di avere la febbre, e probabilmente anche abbastanza alta.

-tu non vai da nessuno parte signorina, adesso vado a prendere il termometro e vediamo quanta febbre hai.-disse per poi uscire dalla cucina, approffitai di quella assenza  per scappare dalla porta sul retro, ed inizia a correre.

A metà strada mi fermai a riprendere fiato, ed iniziai a tossire pesantemente. Stavo malissimo, ma volevo andare a fare il tifo per Josh, chiedovo solo quello, vederlo spensierato un'ultima volta....

.......

-Hayley- esclamò la mamma di Josh.

-salve signora- la salutai io

-oh...cara quante volte ancora ti dovrò dire di darmi del tu, non sono poi così vecchia- disse lei sorridendo

-si,certo, mi scusi-

-oh...non scusarti, piuttosto, vieni entra pure-

-grazie- avevo il fiatone, quella corsa che avevo fatto fino alla casa di Josh mi aveva distrutto

-Ma, io vado a prendere Hayl...- -oh...ciao Hayley-disse poco prima di scendere l'ultimo gradino

Mi buttai tra le sue braccia, ne avevo bisogno, avevo paura, in quel momento avevo seriamente paura. e non c'era un manuale per prepararti. non c'era un libro, un film che ti spiegasse come affrontare la morte come non averne paura, come essere certa di lasciare le persone che ami nel giusto modo.

-hey- disse sollevandomi il mento. -andrà tutto bene- mi rassicurò e li capì, capì che sapeva, che Sam non aveva tenuto la bocca chiusa e che sapeva tutto. Sapeva che quelle potevano essere gli ultimi atti di noi, e non riuscivo bene a capire se ne fosse spaventato o meno, probabilmnte lo era ma cercava di non darlo a vedere.

-andiamo?- chiese, ed io annui.

uscimmo di casa ed entrammo nell'abitacolo della macchina. accese la musica e sulle note dei Bon Jovi partimmo. appoggiò una sua mano sul mio ginocchio e prese ad accarezzarmelo, io di canto mio appoggiai una mano sulla sua.

-questa non è la strada per la scuola- notai

-lo so-rispose

-dove stimo andando-chiesi guardandolo male

-all'ospedale-

-no

-si-

-no-

-cazzo hayley ho detto che ci andiamo e ci andremo.-

-no, invece, non voglio morire su un lettino d'opsedale, se devo morire voglio morire vivendo.-

-si ma se te ne vai io che cazzo faccio-

-non urlare- gli urlai contro

-urlo quando cazzo mi pare, chiaro-

-mi spieghi cosa cavolo ti prende-

-mi prende che non voglio perderti, che non ce la facco a vederti così, che se muori tu muoio anche io, mi ammazzo cazzo-fece accostare l'auto e si voltò verso di me, gli cchi erano colmi di lacrime.

-Josh- dissi prendendoli il viso tra le mani -starò bene, okay-

-no- disse scostandosi ed inziando a piangere

-Josh, te lo prometto-

-ahah-

-cosa c'è ora-

UN SOGNO PER DUE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora