Eravamo li in macchina e vedevo le luci di New York scorrere dai finestrini. Era sorprendente come anche di notte la città sia animata. Era sorprendente come le persone seguissero la massa, vedi tutti ora Gazzi vestiti uguali, che facevano sempre le stesse cose. Mi voltai verso Josh, era stupendo ed era tutto mio. Era pensieroso, lo notavo perché la musica era molto più alta del solito, le mani sul volante erano strette con molta forza e il suo sguardo era vuoto.
-a cosa stai pensando? -chiesi
-a nulla di importante! -
-dai... -
Si fermò, eravamo in un parcheggio tra gli alberi. Mi guardò! Mi guardò e io guardai lui. I nostri occhi si osservavano. I nostri sguardi si cercavano. E quando i suoi occhi si alzarono verso l'alto capì che stava trattenendo le lacrime a stento.
-penso a quando non ci sarai più! - disse. Abbassi lo sguardo. E le lacrime iniziarono a scendere anche dal mio viso. Faceva male essere consapevole del fatto che ora avevo così tanto da perdere. Alzai di nuovo lo sguardo lo guardai negli occhi.
-promettimi che andrai avanti con la tua vita! -dissi tra le lacrime.
-Hayley... -
-ma non dimenticarmi! -
-Hayley... -
-Josh... Non dimenticarmi, Perfavore- ero consapevole del fatto che ormai stavo piangendo a dirotto e anche lui era in lacrime.
-Hay... -
-PERFAVORE! - urlai in fine. Distolsi lo sguardo era troppo per me! Scesi dalla macchina avevo bisogno di aria. Mi appoggiai al cofano della macchina e mi misi le mani tra i capelli. Josh venne da me e mi abbracciò. E scoppiai di nuovo in lacrime.
-ho... Ho paura Josh! - dissi in un tono così basso che abbi paura di doverlo ripetere. Perché era dura ammetterlo.
Mi alzò il mento e anche lui con le lacrime che gli rigavano il viso mi disse
-non sai sola.... Ora.... Ora ci sono io.... E... E non me ne vado... Okay.... Vivi il presente Hayley, vivi il presente prima che divani passato, dopo penseremo al futuro, ma ora voglio che ti concentri solo sul presente, su quello che ora succederà-detto ciò mi baciò. E di nuovo le sue morbide e calde labbra vennero a contatto con le mie. Sentivo il sapore salato delle lacrime ma questa volta non riuscì a trattenermi e mi avventai completamente su di lui. Mi prese in braccio e mi posò sul cofano della macchina.
-birichina... Tieni a bada i tuoi ormoni , non possiamo farlo mica qua davanti a tutti!- lo guardai male e lui si mise a ridere. Dio mio che cazzo di risata cristallina cià sto qua! Pensai nella mia testa. Quando smise si riavventò su di me e questa volta fui io a staccarmi e dirgli.
-birichino, non qua! E poi dove dovavemo andare? - chiesi facendolo innervosire. Stavolta fu il mio turno di ridere.
-sei una guasta feste! - disse per poi risalire in macchina. Non so bene quando durò il viaggio, ma sono più che sicura che non c'è stato un solo momento in cui non abbia riso. Era dannatemnete bello passare il proprio tempo così.
-bendati! - disse passandomi una sciarpa.
-perché avevi questa in macchina? - chiesi.
-perché era già da un po' che ti ci volevo portare-. Mi bendai e aspettai che mi venisse ad aprire la portiera. Mi aiuto a scendere e poi mi posò una mano sul fianco sinistro e con l'altra prese la mia mano.
-preparati--disse
-a cosa scusa? - chiesi
-abbiamo giusto un po' di scale da fare! - esclamò.
Dopo non so quanti scalini mi disse.
-senti ora entriamo dove ti ho portato ma devi stare silenzio chiaro! - disse
-si signor capitano-scoppiai a ridere e immaginai che anche lui stesse ridendo sotto i baffi o per lo meno stesse sorridendo.
-posso togliermi la benda? - chiesi dopo un po' che eravamo fermi
-no! Abbi un po' di pazienza-
-okay... -
-e non Sbuffare!-sorrisi e poco dopo sentí due labbra posarsi sulle mie. Era un semplice bacio, casto, a stampo. Ma era semplicemente stupendo!
-okay, quando te lo dico io toglierti la benda-
Camminammo ancora per un paio di metri e poi sentì lentamente la benda levarsi dal mio viso. Rimasi a bocca aperta dalla...
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UN SOGNO PER DUE (in revisione)
Romance"Lo spettacolo che mi si presentò davanti fu incredibile. Dei piccoli fili di spago erano appesi a dei paletti e alla roccia del piccolo altro piano che si inalzava dai piedi della spiaggia, intrecciandosi. Ad essi erano appese delle foto. Le nostre...