Capitolo 23 (Guai In Arrivo 2)

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Ecco a voi come promesso un capitolo "speciale". Buona lettura.

Quando ero uscita di casa avevo chiamato subito Samantha, le avevo detto che quella sera avevo intenzione di divertirmi e lei mi aveva subito informata di tutte le feste che si sarebbero svolte quella sera. Alla fine decidemmo di andare ad una in centro. Dopo aver passato mezz'ora a litigare con Sam perché non volevo mettere un vestito dovetti cedere e indossarlo. Il vestito consisteva in un abito molto aderente nero. Per i miei gusti era troppo, troppo corto dato che ero più alta di Sam, il vestito non mi arrivava neanche a metà coscia.

Sam, era uno spettacolo nel suo abito aderente rosso fuoco

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Sam, era uno spettacolo nel suo abito aderente rosso fuoco. Da quanto avevo capito Travis andava pazzo per quel colore.

Il trucco mi piaceva abbastanza

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Il trucco mi piaceva abbastanza. Avevo messo del correttore, ombretto neutro, mascara, rossetto bordò e l'illuminante. Anche Sam si era truccata uguale ma non aveva messo niente sulle labbra. Per quanto riguarda i capelli li avevo lasciati sciolti con i boccoli sulle punte, mentre Sam li aveva legati una traccia. Eravamo entrambe stupende. E se non contiamo le varie storte che avevo preso esercitandomi a camminare su i tacchi a spillo, la preparazione era stata gradevole.

-okay, preparati, la prima volta che sono andata una festa ne sono rimasta traumatizzata! - esclamò Sam una volta arrivate. Sapevo che essendo in America tutte le feste erano qualcosa di unico, ma non mi sari mai aspettata tutto ciò. C'era tutto! Tutto quello che veniva descritto nei libri o rappresentato nei film. C'erano le classiche ragazze troiette, che o si strusciavano addosso alle persone o che ballavano mezze nude sui tavoli su dei trampoli (e non sono ironica, al circo verrebbero assunte all'istante come equilibriste), c'erano diversi ragazzi, chi già ubriaco, chi invece giocava a obbligo e verità seduti in cerchio e roba varia.
-cosa prendi-mi urlò dietro Sam per sovrastare il volume della musica
-Em.. Boh... Della vadka alla pesca, nei libri prendono tutti quella perciò quella-si mise a ridere. Ma io non ci trovavo nulla di divertente.
Quandi arrivarono i nostri drink osservati schifata il contenuto del mio bicchiere. Non era la prima volta che assaggiavo qualcosa di alcolico ma il sapore dell'alcol non mi era mai piaciuto. L'avevo sempre trovato troppo amaro e... E beh schifoso! Comuqnue dopo aver sniffato per bene il liquido nel bicchierino contai fino a tre e mandai giù l'intero contenuto costando e che l'alcol non faceva proprio per me, ma ero determinata a dimenticare... E costi quel costi... Quella sarà avrei dimenticato. Ordinati altri tre shot e quando ebbi abbastanza (per il momento) alcol in corpo mi buttai in pista. Non sapevo ballare per cui cercavo di imitare disperatamente le altre ragazze ovviamente con scarso risultato. Ma man mano che mi muovevo a ritmo di musica i miei movimenti diventavano sempre più fluidi e meno impacciati.

UN SOGNO PER DUE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora