Capitolo 40

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-quanto è bello, quando si allena? - chiese, Sam ed io annui. Travis non era un brutto ragazzo, ma Josh era molto più bello.

-tutto bene?- chiese

-si- no

-sicura?-

-ho ricominciato  a prendere le medicine-

-oh...- abbassò lo sguardo -e come va- chiese dopo

-boh-

-in che senso?-

-nel senso che non so come va, non sto bene ma neanche malissimo. l'unica cosa è che ho un sacco di mal di testa e alcune volte dei giramenti.-

-tua mamma lo sa?- chiese preoccupata

-no-

-Hayley, dovresti dirglielo-

-no-

-Hayley è per il tuo bene-

-lo so, ma...-

-ma cosa Hayley, non stiamo parlando di un'emicrania o di una brutta influenza. Pensi che non mi ricordo quando da piccola ti portavano all'ospedale anche per due tacche di febbre.-

-Sam, la verità è che stavo molto meglio quando non le prendevo, okay. Sono dell'idea che forse ce l'avrei fatta, che forse ero fuori pericolo. E sono dell'idea che ricominciare a prenderle è stato un grande errore-

-e smetti no-

-Samantha non sono caramelle, sono medicinali. Non posso prenderle tra giorni si e due no-

-devi parlare con tua madre-

-no-

-si-

-Sam, mia è la vita, mia è la decisione- dissi

-e non ci pensi agli altri?-

-a cosa dovrei pansare scusa- fece per ribattere, ma non la feci nemmeno cominciare -sono io quella che rischia di morire. non tu, non Lucas, Travis, mia made o Josh. Okay io, e fidati sono spaventata anche io, ma questo non vuol dire che devo smettere di vivere, non ora che ho appena iniziato. E sta a te, decidere se rimanere con me o meno. perchè sono stanca. sono stanca di essere vista come un caso, come una malata, come se anche sfiorandomi potessi cadere e rompermi, sai che male faceva con Josh, pensava che non me ne accorgessi, mi guardava come se gli facessi pena prima, poi quando me ne sono andata le cose sono cambiate. sotto quel ponte sono cambiate le cose. Ha smesso di guardarmi così, e tu Sam, quando smettarai, è... quando smetterai di preoccuarti che possa andarmene, perchè non ho intenzione di farlo quindi...- l'aria inizio a mancarmi e la testa girare. mi aggrappai al braccio di Sam, che mi guardava spaventata.

-Hayley-...-chiamo Josh-

-NO, st....sto bene- mi guardò male ma non lo chiamò.

-ti do fino a sta sera, poi vado da tua mamma.- disse. una sera mi sarebbe bastata, avrei fatto il tifo alla partita più attesa dell'anno, e poi mia madre sarebbe venuta saperlo. mi bastava solo una sera. Una e nient'altro.

.....

-Josh- mi sentì chiamare

-hey Trav-

-senti pensavo di andare fuori a mangiare con Sam, perchè non venite anche tu e Hayley-

-si, si può fare.-risposi per poi avviarmi verso lo spogliatoio.

......

-hey girls- disse Travis venendo verso di noi. Guardai Sam come per dirle di stare zitta e di non dire nulla e poi risposi a Travis

-hey-

-che ne dite se andiamo a mangiare furoi?-chiese

-em...okay-dissi. Trav si avvicinò a Sam e le diete un bacio mentre Josh mi avvolse tra le sue braccia attirandomi a è.

-tuto bene?-chiese sussurrandomelo all'orecchio. gli sorrissi ed annui, nonostante non stesse affatto andando tutto bene.

.......

-allora pronti?- ci chiese sam una volta che ci sedemmo al tavolo.

-si dai- risposi io. hayley era sulle sue. Non parlava e quando arrivvò da mangiare stuzzicò giusto giusto qualcosina

-non hai fame?-le chiese Travis

-no, in effetti no-

-sei sicura di star bene?-le chiesi

-si -disse sbuffando

-okay, ma stai calma-le risposi. non mi piacevano affatto i suoi modi. era scontrosa e chiusa in sè stessa, sembrava di essere tornati indietro di un anno.

-sono calma- disse

-wow, figuriamoci quando non lo sei- disse ridendoTravis. hayley non rispose ma capì che le diede molto fastidio quel commento. Nessuno fiatò più.ma tutti gli sgardi erano concentrati su di lei. In oltre Samantha aveva una faccia straza, molto strana.

-che c'è?-chiese tutto d'un tratto Hayley-

-sei strana, quindi  ci dici cosa hai, o lo scopriremo da soli- a quel punto si alzò dal tavolo e disse.

-non ho niente, voglio solo essere lasciata in pace, ci vediamo sta sera. si girò mezzo locale, da quanto aveva alzato la voce. aspettai che se ne fosse andata e mi girai verso Sam, notai che la stessa cosa la fece Travis.

-cosa ha?-

-non posso-

-si invece- disse Travis al posto mio

-no-

-sam- la spronai-

-se ve lo dico, dovete promettermi di non dirlgielo, mi ammazzerebbe-

-okay-

-okk rispondemmo in coro io e Travis.

-un po' di tempo fa ha smesso di prendere le medicine- in quel esatto momento mi cadde il mondo addosso. non ne sapevo molto di quelle pillole. sapevo solo che la aiutavano a tenere le difese immunitarie alte e la temperatura corporea ad una temeratura accessibile.

-cosa?-esclamai io

-sh..falla finire-disse Travis e nel mentre sam mi mandò un'occhiataccia.

-alla sua festa di compleanno sia io che suo fratello le abbiamo detto che era stata un incoscente e che aveva fatto un grande errore. così a ricominicato a prenderle.... solo....-

-sole che, Sam- stavo perdendo il controllo.

-solo che ora, non sta bene, prima mi ha urlato contro e quasi stava andando giù, ho avuto paura stavo per chiamrti ma lei mia ha fermato e...-

-e niente sam, avresti dovuto fregartene e chiamarmi...

-Josh calmo- iniziò Travis

-calmo, ma sei scemo, è la mia ragazza che rischia di morire non la tua!- esclamai per poi uscire dal locale.

non sapevo bene dove andare, ed era un'ora che vagavo senza meta in macchina. Non volevo andare da lei, avevo capito che voleva stare da sola, e le avrei parlato domani così, alla fine fui costretto a dirirgermi a casa. le scrissi che sarei passato a prenderla verso le otto e mi addormentai sul mio letto.

...... qualche ora dopo......

-Non mi impedirai di andarci mamma! - le urlai dietro. Ero debole, la testa stava esplodendo e le vertigini mi stavano facendo venire la nausea. Di fame non ne avevo, ma sentivo comunque un vuoto allo stomaco. Avevo i brividi, ed ero consapevole di avere la febbre, e probabilmente anche abbastanza alta.

 -tu non vai da nessuno parte signorina, adesso vado a prendere il termometro e vediamo quanta febbre hai.-disse per poi uscire dalla cucina, approffitai di quella assenza per scappare dalla porta sul retro, ed inizia a correre.

A metà strada mi fermai a riprendere fiato, ed iniziai a tossire pesantemente. Stavo malissimo, ma volevo andare a fare il tifo per Josh, chiedovo solo quello, vederlo spensierato un'ultima volta....

UN SOGNO PER DUE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora