Capitolo 39

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-josh, mi vuoi spiegare dove stiamo andando e soprattutto perchè mi hai fatto mettere questo vestito?

- perchè è il tuo compleanno e sia io che Sam vogliamo che questa giornata si magica. perciò, adesso andiamo in un posto e poi andremo alla tua super festa di compleanno.- disse. odiavo le sorprese e odiavo non sapere dove stavo andando. quando mi tolse quella maledetta benda dagli occhi, eravamo ai piedi della London eye.

-tu sei completamente pazzo-dissi sorridendo

-si, in effetti si, ma in fondo a furia di stare con lo zoppo si impara a zoppicare.- rispose  ed io lo guardai male inclinando la testa, ero troppo felice, ed eccitata.

......

quando finalmete salimmo sulla ruota panoramica rimasi incantata del paesaggio.era fenomenale e a dir poco fantastico, come il ragazzo che stava al mio fianco. il paesaggio sotto di noi era stupendo  le stelle che ci avvolgevano da ogni parte erano stupende. tra quelle stelle pensai, che forse ce n'erano due che vegliavano su di noi.

-ti piace-

-se mi piace, Josh è a dir poco fantastico,insomma tu sei fantastico io...- sorrise per poi tirare fuori una scatoletta rossa e fare per porgermela.

-non ho auto il tempo di incartartela, a dir la verità avevo in mente un altro regalo da farti però poi insomma mi è venuto i mente una frase che hai detto, e be insomma aprilo-

all'interno della scatoletta, c'era una collana con una scritta, quattro lettere, una parola, non ne capì subito il significato ma poi ripensai alla nostra folle storia d'amore e ne capì il significato. e insieme, all'unesimo pronunciammo la frase che stava dietro alla parola FINE rapresentata sulla collana.

-Fine, può voler dire tante cosa, dipende dalla lingua in cui decidi di legerla-sorrisi e poi aggiunsi...

-bene o basta...direi che è azzeccata per noi. insomma abbiamo smesso di soffrire ed ora stiamo bene- mi veniva da piangere, ero completamente scioccata, e dire che ne erano successe di cose tra noi due.

-non piangere-disse prendendomi il viso tra le sue mani possenti.

-ti amo-dissi. mi uscì così, quasi in un sussurro, che però ero sicura avesse sentito. infatti mi sorrise e mi baciò.

........

-dove andiamo-chiesi una volta scesi da quella ruota della magia.

-alla tua festa- sorrisi

-non dovebbe essere una sorpresa- chiesi

-nah, lo sappiamo bene che le odi le sorprese, così abbiamo deciso di dirtelo, solo che tu non ti aspetterai quello che ti abbiamo organizzato, o meglio che ha organizzato Sam, io e Travis l'abbiamo solo aiutata.- disse

-così però metti ansia-

-tu sei un concentarto di ansia- disse

-touchè-

........

-Buon compleanno-fu il boato che si sentì appena entrai nel locale, dove appunto avei festeggiato i miei diciasette anni di vita.

-ahhahah, grazie-urlai a mi voltai. il locale era una vera bomba.

c'era un sacco di gente molta della quale non avevo mai visto prima d'ora, ma erano tutte li, ed io ero felice. era una festa, era la mia festa  forse era la prima fatta per bene. le pareti erano decorate con colori pastelli ogniuna con un colore diverso e attacate ad esse c'erano delle foto, mie, con i miei amici, con il mio ragazzo, con mio fratello con la mia famiglia ecc... i tavoli erano ricoperti da cibo posato sopra delle tovaglie bianche con dei centro tavola fatti da vasetti con dentro le lucine. al centro della sala c'era una mega pista da ballo, con un dj affatto male. sapeva fare bene il suo lavoro. Infine su un muro all'angolo, l'unico bianco, c'era un filo di spago attorcigliato con una fila di lucine con quattro buste attacate a quel intreccio di fili con delle molette.

UN SOGNO PER DUE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora