È la prima volta che scrivo un capitolo del genere, non so se sia venuto bene o meno comunque spero che vi piaccia 😘
-Josh... È stupendo! - esclmai. Ci trovavamo sopra il tetto di un palazzo molto alto e i mille colori della città scintillavano e contrastavano la luce delle stelle creando un paesaggio mozzafiato.
-si... Anche il paesaggio-rispose posandomi le mani sui fianchi. Sentivo il suo respiro caldo sul collo e morivo dalla voglia di baciarlo. Quando mi volta verso di lui, si fondò su di me, come un leone di fionda sulla sua preda. Le sue mani vagavano un po' su tutto il mio corpo e quando si stacco da me sentì freddo per la prima volta quella sera.
Mi fece sedere su una coperta all'interno di un cuore fatto di candele che lasciavano nell'aria un odore di vaniglia.
Ci sedemmo sopra e ricominciamo a baciarci. Lo sentivo, mio per la prima volta. E la cosa bella che lo era realmente. Ricominciammo a baciarci e le sue mani si posarono su i miei fianchi e iniziarono a giocare con l'orlo della felpa che indossavo. Le mie mani giocavano con i suoi riccioli ribelli. Ormai ero a cavalcioni su di lui e quest'ultimo mi aveva sfilato la felpa,appena la mia pelle venne a contatto col il freddo rabbrividí.
-vieni entriamo! - disse lui. Lo guardai confusa.
-uno di questi appartamenti è di mio zio, avvisa tua mamma che sta notte stai fuori-
Lo ascoltai mentre camminavo verso l'ascensore mandai un messaggio a mia madre dicendole che mi sentivo meglio e che avrei passato la notte da Sam, subito dopo mandai un messaggio a Sam dicendole di reggermi il gioco.
Saliti sull'asciensore spensi il cellulare, non volevo pensare ad altro oltre che a lui in quel momento, altre che a noi. Appena vide che riposi il cellulare nella borsetta che mi ero portata dietro Josh mi prese per i fianchi facendomi scontrare contro il suo petto. Ricominciò a baciarmi fino a quando il campanellino che ci diceva che erano arrivati al nostro pianerottolo non suonó. Una volta entrati nell'appartamento Josh chiuse subito la porta a chiave e non gli diedi neanche il tempo di dire una sola parola che mi buttai letterlamente sulle sue labbra.
-hey... Hey... Frena tigre... Le cose vanno fatte con calma! -
Misi il broncio non tanto per quello che aveva detto ma perché per la prima volta avevo avuto il coraggio di gettarmi su di lui senza pensarci su due volte. Josh di canto suo ridacchiò e con molta lentezza si tolse le scarpe e la giacca. Lo stava facendo apposta ma io non potevo aspettare oltre, perciò andai verso di lui e lo aiutami "gentilmente" a sfilarsi le giacca per poi lanciarla il più lontano possibile. Lo vidi sfilarsi il borsellino il cellulare dalle tasche dei pantaloni appoggiarlo su un comodino bianco vicino all'ingresso e poi finalmente ricominciò a baciarmi. Inizialmente non era chissà che cosa, ma poi... Ma poi... Non bastavano più i baci, volevo sentirlo mio, e probabilmente lo voleva anche lui. Mi spatté contro la porta per poi prendermi in braccio. Le mie gambe si attorciliarono con una certa avidità intorno al suo bacino e le sue mani si erano andate a posare sulle mie cosce. Quando eravamo ormai entrambi senza fiato ci staccammo e rimanemmo a guardarci negli occhi per una frazione di secondi, e li lo vidi realmente per la prima volta. Vidi tutto, il suo dolore, le sue perdite, le sue vittorie, la sua allegria, amarezza... Tutto. E mi resi contro che ero tra le braccia di un ragazzo che aveva avuto una vita complicato forse anche peggio della mia. Che aveva visto passarsi davanti un sacco di vite che poi si erano spezzate di colpo, lasciandolo solo. E li decisi... Decisi che io non sarei stata una di loro... Decisi che le cose questa vota serebbero andate come volevo io. Che per una volta avrei comandato io. Che per una volta sarei stata realmente felice, che per una volta questo ragazzo sarebbe stato davvero felice. Perché è questo che conta realmente. Cosa importa del resto. Avevo capito che lui era tutto ciò che volevo, gli altri... Erano solo persone, chi più e chi meno importanti, ma lui... Lui le batteva tutte. Per quanto potessi voler bene a Samantha, a mio fratello, a i miei genitori, alla mia famiglia... Lui... Lui era qualcosa di unico. Lui era semplicemente il mio tutto! E lo amavo, lo amavo veramente tanto! Ma avevo paura a dirglielo... Perché io Hayley Josh ho paure di perderlo....-Josh... Non me ne andrò... Mai! mi sorrise e tornò a baciarmi. Mi bacio un po' dappertutto, labbra naso, fronte, collo,petto lo volevo ora perché era quello di cui avevo bisogno.
Piano piano ci staccammo da quella porta e andammo vero il divano. Gli sfila lentamente la maglietta
-ti muovi! - mi sussurrò all'orecchio ridendo provacandomi una scia di brividi.
-mh...fammici pensare... No-dissi sorridendogli. Quando finalmente gli sfila la maglia rimasi per un po' a fissarlo il petto, fino a quando non notai una scritta sul suo petto, erano dei numeri romani sulla parte sinistra del petto proprio sopra il cuore. Li lessi e c'era scritto 12/09/18 con scritto sotto my queen!
-cosa vogliono dire? - chiesi guardandolo negli occhi.
-cos'è successo il 12 settembre? - chiese ancora sopra di me.
-Em... Non lo so? --è il primo giorno in cui abbiamo parlato seriamente, quando non sei voluta salire sulla mia bambina! -
-la moto? -
-e chi se no? -
-e queen? -
-perché sei la mia regina! -
Gli sorrisi e ricominciai a baciarlo. Lo volevo ora!
-Josh! - dissi ansimmado
-dimmi piccola-disse staccando per una frazione di secondi dalle mia labbra.
-ti voglio ora! - mi guardò intensamente negli occhi e mi chiese
-sei sicura, non voglio metterti fretta-di tutta risposta lo baciai. In poco tempo il vestito che indossavo scivolò lentamente via dal mio corpo, e fu così per tutti gli altri indumenti. Vidi Josh sfilare una bustina argentata dai jeans prima di buttarli definitivamente a terra.
-sei sicura? - chiese di nuovo annui. Due minuti dopo sentí un bruciore atroce. Faceva davvero male, ma una volta che mi ci abituai divenne una senzazione piacevole.Quando Josh cadde sfinito su di me incomincia ad accarezzargli i capelli. Nella mia testa era impresso un pensiero fisso. "è il giorno in cui ci siamo parlati per la prima volta" quanto cavolo posso amare questo ragazzo...
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UN SOGNO PER DUE (in revisione)
Romance"Lo spettacolo che mi si presentò davanti fu incredibile. Dei piccoli fili di spago erano appesi a dei paletti e alla roccia del piccolo altro piano che si inalzava dai piedi della spiaggia, intrecciandosi. Ad essi erano appese delle foto. Le nostre...