Capitolo 17

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-pronto! -
-Hayley dimmi che puoi uscire! -
-travis...non lo so, è tardi e-
-Josh chiede di te e sta dando di matto-
-dove siete? - chiesi
-al Night-
-cinque minuti e sono lì! -
Scesi di corsa le scale, ero una cretina, stavi correndo per uno che nemmeno mi voleva, ma che ci potevo fare.mi misi le scarpe velocemente.
-Hayley dove sati andando mi chiese mia nonna-
-da... - no, non farti venire un attacco di panico proprio ora, ti prego Hayley resta calma!
-da... Un mio amico non si sente tanto bene-dissi
-e chi sarebbe questo amico? - chiese mia madre.
-Josh-
-lo stesso ragazzo per cui questa mattina sei tornata in lacrime? Hayley apri gli occhi, lui non ti vuole e mai ti vorrà - tutti, si girarono verso di lei. Quella sera c'era stato il cenone di famiglia, ogni mese se ne fa uno,perciò tutta la famiglia era presente quella sera a casa mia. Le lacrime tornarono a rigare il mio viso. Mi fermai un attimo, era vero, aveva preferito un'altra a me. Insomma cosa ci andavo a fare da lui?
-Emily-disse mia nonna rimproverando mia madre.
-Hayley tesoro non è affatto vero! - cerco di sistemare la situazione sempre quest'ultima ma ormai il danno era fatto. Mi squillò nuovamente il cellulare
-Hayley, dove cavolo sei? Josh sta dando di matto, vuole venire da te, ho fatto un casino gli ho ricordato una cose che non dovevamo ricordagli e gli ho tetto che tu stavi male.... -
-tu gli hai detto cosa-
-Hayley non è il momento, se davvero sei interessata a lui e ci tieni corri qua perché penso che se lui si mettesse alla guida in questi momento.... -
-arrivo-mi rialzai, dovevo sentirmelo dire da lui. Dovevo sentirmi dire che non mi voleva, e fino a quando non sarebbe successo avrei continuato a stargli affianco perché mi sentivo bene
-non so quando torno-disi prima di mettermi a correre verso il night.

Josh era lì seduto ad occhi chiusi sul marciapiede.
-Hayley - disse quando mi vide. Lo vidi e non potevo crederci, sembrava un a bambino a cui avevano appena rubato il gelato!
-Josh-dissi. Mi abbracciò forte, quasi da non farmi più respirare e poco dopo senti i suoi singhiozzi?
Stava davvero piangendo? Un ragazzo come lui stava piangendo?
-cos'è successo? - chiesi a Travis
-deve essere lui a raccontaretelo, ora venite vi accompagno a casa-
Annui e entrai in macchina.

-riesci a metterti in pigiama? - chiesi a Josh. Lui annui. Aveva vomitato un paio di volte e dopo essersi lavato i denti si era seduto sul letto. Ormai la sbornia gli era passata ma sicuramente i post sbornia erano abbastanza forti, glie lo si leggeva in faccia.
-mi dispiace-disse.
-per cosa? -
-per aver assistito a tutto questo -
-oh.. Tranquillo -
-è per quello di stamattina sai... Lei mi... -
-non importa-dissi cercando di scacciare via il pensiero delle sue labbra sul corpo di Miranda.
-Josh? -
-si? -
-cos'è successo-chiesi
-io... Vorrei parlartene ma... Ora non me la sento, un giorno te lo dirò, te lo prometto ma ora.... -
-okay, va bene - dissi tagliando in breve. Lo vidi togliersi la maglietta e mettersi sotto le coperte. Sorrisi e mi avviai verso la porta.
-Hayley-
-si? -
Picchiettò affianco a sé e capì al volo. Mandai un messaggio a mia madre dicendole che avrei passato la notte fuori e per la seconda volta in tre giorni non mi preoccupai delle conseguenze.
-se vuoi puoi prendere una maglia dal mio armadio almeno stai più comoda-disse. Annui è feci quello che mi aveva detto, mi tolsi la mia maglietta e i pantaloni e mi infilai la sua. L'avevo fatto davanti a lui ed ero consapevole che non mi aveva tolto gli occhi di dosso neanche per un secondo.
Mi stesi affianco a lui e mi appoggiati al suo petto.
Poco dopo la sua mano iniziò a disegnare dei cerchi sulla mia schiena.
-non te ne andare anche tu-disse.
-non me ne vado- risposi.
-promettimelo-
-promesso! - gli avevo appena fatto un promessa che non sapevo se avrei mai potuto mantenerla. Non sapevo se sarei mai diventata madre, se mai mi sarei sposata e tutto il resto. Erano cose che mi terrorizzavano perché ogni ragazza sogna il proprio matrimonio e i propri figli ma quella promessa era quella che mi terrorizzava di più. La consapevolezza di poterlo lasciare solo mi terrorzzava. Perché non so cosa ma avevo capito che lui aveva perso tanto!
-sei la cosa migliore che mi sia mai capitata.-sorrisi e, con quella frase che mi rimbombavano nelle orecchie e il suono del suo cuore che batteva e faceva da sotto fondo mi addormentai...

UN SOGNO PER DUE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora