Dieci

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Emma

Non pensavo fosse capitato anche a me un giorno.
Quando Arianna me l'ha detto stamattina, ho quasi temuto avesse sbagliato persona. Aveva una cena fuori Milano con  Luca e non poteva portare con sé Sara. Era la prima volta, a parte quando mi lasciavano da sola con mio fratello. Ma stavolta era diverso. Era successe troppe cose, ne erano cambiate tante, io non mi sentivo pronta. Ma lei aveva insistito, dicendomi che si fidava, non aveva affatto paura, era in buone mani.  Avevo provato a convincere Fra, ma aveva detto che domani doveva incontrarsi con un tizio presto per organizzare il concerto e non avrebbe potuto. "É una bambina Emma che vuoi che sia." Magari mi avrebbe fatto stare bene. E così ho richiamato Arianna e ho accettato. Non sono mai stata da sola con una bambina, né tanto meno con Sara, e farlo per la prima volta mi metteva un po' d'ansia e avevo paura non avrei saputo reggere la situazione dinanzi a una bambina di cinque anni.

Invece, le cose stanno andando bene. Io e Sara abbiamo cenato, guardato i cartoni e devo ammettere che quella bimba trasmette una gioia tale,che ti fa dimenticare tutto.  "Cucciola dai andiamo a lavare i dentini, che é tardi"dico poggiata sullo stipite della porta della sua cameretta.
Le do un piccolo bacio sulla fronte e lei mi segue.
Andiamo in bagno e davanti allo specchio la osservo. É riccia come la sua mamma, é la sua copia in tutto e non smette per un attimo di sorridere. La vedo mentre, cauta, senza lamentele, si strofina i dentini, facendo uscire dalla bocca un po' di schiuma del dentifricio gusto fragola. Finisce, la aiuto a pulirsi e mentre mi stringe la manina, la accompagno a letto.
Spengo la luce nella sua cameretta, dopo averle dato un bacio sulla fronte, ma la sua voce mi ferma.
"Memma" sussurra.
"Cucciola dimmi"
"Ma adesso tu dormi qua con me?"
"Certo"le sorrido.
"E non vai via?"
"No tesoro mio, non vado via. Anzi ora sai cosa facciamo? Mettiamo Birbo al centro e io mi metto nel lettino con te ok?"
Annuisce felice. "Mi canti una tua canzone?"
E mi viene in mente Amami. Non so perché sia stata la prima a venirmi in mente, eppure sento che forse questa serata doveva andare così. Le sorrido e mentre stringe Birbo, le accarezzo la testolina piena di ricci bruni, e inizio a cantare. So che forse non dovrei farlo, ma Sara dopo poco si addormenta, e io non posso fare a meno di immaginare una scena simile, se lei fosse qui, se loro fossero qui. Questa potrebbe essere casa mia, potrei stare qui con Chiara, e ci sarebbe anche lui. Perché sono convinta, sarebbe qui se le cose fossero andate diversamente. Se la ginecologa mi avesse detto che andava tutto bene, che la data del parto era vicina, io sarei andata da lui. E lui sarebbe stato felicissimo. Ma ho distrutto tutto, e per quanto una parte di me provi a nasconderlo, mi sento ancora in colpa.
Ma nonostante tutto io continuo a cantare, con mille immagini davanti agli occhi, ormai pieni zeppi di lacrime.

"Emma..."mugolo qualcosa nel sonno, quando sento chiamarmi di nuovo.
"Franci lasciami dormire un altro po"stringo qualcosa di morbido e soffice con la mano destra e apro leggermente gli occhi.
Un pupazzo.
Birbo.
Richiudo gli occhi. E li riapro immediatamente, alzandomi di botto, cosa che mi provoca un lieve capogiro. Sono a casa di Arianna. Che figuraccia.
"Buongiorno"dice col suo solito sorriso.
"Giorno. Che ore sono?"
"Le dieci e venti" e poggia una tazza enorme di caffè sul comodino. Spalanco gli occhi, menomale che non avevo impegni.
"È tardissimo"mi passo una mano sulla faccia, e la sento lievemente appiccicata. Ricordo di essermi addormentata tra le lacrime, e non é stato bello. Evidentemente cambio subito espressione tant'è che Arianna subito mi chiede: "è tutto ok? Scusami se ti ho lasciato dormire, ma pensavo fossi stanca e così ho accompagnato prima Sara a scuola. Ti avrà fatto impazzire ieri sera.."
"Oh nono, tua figlia è un angelo" nego e decido di andare in bagno, ma mi segue.
"Allora per quale motivo hai questa brutta cera?"
"Che cera e cera, è prima mattina e basta."
"Come vuoi. Che acidità stamattina"dice e sparisce.
Lo so, sono una stronza categorica. La mia più cara amica mi invita a casa sua, mi lascia dormire beatamente fino a tardi e io le rispondo così. Ma vedete questo dolore? Mi è rimasto addosso e non se ne va, manco a volerlo. Ora dovrei andare di là e da brava amica raccontarle tutto quello che ho dentro, e il motivo di questa brutta cera. Ma l'ultima cosa che voglio è fare pietà a qualcuno...c'è una parte di me che voglio resti mia, intangibile. Non deve toccarla nessuno. Deve restare mia, forse perché non l' ho scoperta del tutto nemmeno io. Infilo il jeans, la maglia e il mio amato cappotto e vado in cucina, dove Arianna è sul divano, con un ragazzo, che non conosco eppure ha un volto familiare.

"Ciao"lo saluto e inizio a scrutarlo attentamente. Non è male. E' moro, occhi castani e un po di barba.
Giusto insomma.
Ma certo.
"Emma lui è mio cugino..."
Mattia. Che imbarazzo. Oddio. Ma avvisarmi no? Non me l'aspettavo così...carino, o forse è semplicemente un normale ragazzo e sono io che non ne vedo uno dal 99. Non spicco parola infatti, resto muta in piedi e spero vivamente di non iniziare ad arrossire: Emma per favore non farti sconvolgere. Arianna continua a parlare senza problemi e io resto come una cretina ad ascoltarla, anche se noto anche lui fin troppo timido. "So che dovevate vedervi nei prossimi giorni, ma doveva passare di qui, l' ho avvisato che eri qua ed ecco potreste andare a farvi una passeggiata, che dici? Ha aspettato che tu ti svegliassi" Arianna mi sta dicendo che ha voluto organizzarmi un appuntamento? E' diventata cupido e io non lo sapevo? E ora che faccio? Se rifiuto, sembra che voglio scappare, se accetto beh..
"A te va?" mi chiede Mattia spiccicando per la prima volta parola. Volto lo sguardo verso Arianna e credo per un momento di averla vista muovere la testa e annuire.
"Si, si ok"dico istintivamente per la prima volta afferrando la borsa. Vedo Arianna alzarsi e saltellare per un attimo, esultante. Magari hanno ragione tutti. Forse conoscere una nuova persona, mi farà bene. Non sono convinta mi farà dimenticare, ma forse a tutto quello che ho passato ci penserò di meno. Mattia apre la porta e mi fa uscire per prima.

Bene. Arianna versione cupido 1-Emma e la sua poca voglia di conoscere nuova gente 0.

Buongiorno! Lo so che vi aspettate il fatidico incontro, ma purtroppo non posso accontentarvi (per adesso). Ma Emma e Mattia? Che ne pensate? Ci sarà qualcosa tra loro? O Emma lo sta usando solo per distrarsi un po?
Fatemi sapere❤️

Come neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora