La luce ed il buio

6K 132 38
                                    

È passato un mese dalla nascita del nostro amore. Un mese complicato ma molto felice. È lei la nostra felicità.
La stanchezza si fa sentire soprattutto per Alice; io faccio di tutto per aiutarla ma ci sono delle cose che ovviamente io non posso fare. È lei a doverla allattare ogni 4 ore di notte e di giorno e io su quello non posso aiutarla. La notte la bambina dorme pochissimo e io e Alice ci diamo il cambio per cullarla e cercare di addormentarla. Non è facile ma noi due insieme siamo una forza.
Giulia mi riempie di gioia ;vedere come cambia giorno dopo giorno, vedere come diventa sempre più simile a me anche se questo ad Alice non posso dirlo è gelosissima!

Passano i giorni le settimane e un altro mese, e quello che doveva essere il periodo più bello della nostra vita, quello che ci doveva unire indissolubilmente è arrivato ad allontanarci ogni giorno di più.
Litighiamo molto siamo stanchi, siamo esauriti forse.. amiamo nostra figlia da morire... e ci amiamo anche noi.. Ma non ce lo diciamo più.
Siamo due buoni genitori ma non siamo più una coppia.
Ho letto e mi sono documentato molto su questo è una cosa frequente entrare in crisi dopo l'arrivo di un figlio ma si può risolvere; bisogna parlarne.
E noi non parliamo. Alice rifiuta categoricamente la parola crisi e io non so più come farle capire che così non andiamo avanti. La mattina vado a lavoro presto come sempre Alice rimane a casa con la bambina torno la sera tardi e Alice dorme stanca morta.. la notte cerchiamo di fare i turni con la bambina. Ma noi non esistiamo più. A malapena riusciamo a dirci buongiorno.
Nel fine settimana quando finalmente possiamo stare insieme e goderci nostra figlia insieme.. litighiamo.. per ogni cosa. Alice è nervosa mi attacca per tutto..e io cerco di capirla di subire i suoi attacchi ingiustificati, dice che la lascio sola che non la appoggio ma non è così sto facendo i salti mortali per aiutarla, e non ce la faccio più.

Una sera decido di parlarle. Non facciamo più nemmeno quello.. Non riesco più a continuare così..
"Ali parliamo un attimo.. ora che la bambina dorme..siediti qui sul divano"
Si siede e si accoccola a me e in un momento tutti i nostri problemi svaniscono.
Mi sembra di riavere la mia Alice..  Quella che mi manca da morire.
La bacio prima lentamente poi con passione. Ho voglia di lei. Ho voglia di stringerla e di tornare ad amarla come non facciamo più da troppo.
Ma lei mi blocca
"Claudio ho voglia di dormire..  capiscimi ti prego.. sono esausta"..
Non resisto e apro il discorso
"Alice che sta succedendo?"
"Perché questa domanda Cla?"
"Alice non siamo più noi.. Non parliamo più, non facciamo più l'amore.. Non usciamo più insieme io e te."
"Abbiamo una figlia te ne ricordi Si?" Lo dice quasi con ironia.
Ecco come fa.. lei attacca..
"Che c'entra questo.. tante coppie hanno una figlia ma non smettono di essere una coppia. Sono diventato trasparente Alice. Non mi vedi più."
"Forse perché ho altro da vedere? Una figlia non va solo spupazzata quando torni da lavoro. Io ci sto tutto il giorno e tutta la notte e sono stanca! sono stanca! E tu non lo capisci!"
"Non è vero che non lo capisco. Sto facendo di tutto per aiutarti per cercare di farti dormire di farti riposare."
"Ma Grazie! Che gentile! Vuoi una statua?"
"Perché mi tratti così?"
"Perché non mi capisci.."
"Perché stasera non lasciamo la bambina con Amalia ne sarebbe contenta.. sta da Marco e ti ha chiesto tante volte di lasciarle la bambina un po'. Andiamo insieme alla festa dell'istituto. Ti rilassi un po' stacchi la spina due orette e stiamo insieme.. che ne dici?"
"Tu mi proponi di mollare mia figlia a mia nonna e venire con te a una cazzo di festa? Ma cresci Claudio! Cresci! Sei Padre! Non sei più un ragazzino! Sai che ti dico vacci da solo alla tua cazzo di festa e divertiti mentre io sto qua ad occuparmi di mia figlia."
Ha esagerato. Perché mi parla così. Perché? Che ho fatto?
Sono arrabbiato.. mi cambio e esco di casa.. andrò alla festa.. tanto sono un ragazzino irresponsabile l Ha detto lei... Lei non vede gli sforzi che faccio per farle stare bene.. Lei non mi vede più.
Esco sbattendo la porta..
Questa serata la ricorderò per sempre.. la più brutta della mia vita.
*** *** *** *** *** *** ***
Ho sbagliato. Ho detto tante di quelle cavolate. Io non pensavo niente di tutto quello che ho detto niente.
Io lo amo. E so quello che fa per me ogni giorno. Lo sento quando si alza la notte per cullare nostra figlia per non farmi svegliare. Lo vedo la mattina stanco morto dopo non aver dormito tutta la notte andare al lavoro con el occhiaie. Io so quanto ci ama...
E adesso è uscito di casa arrabbiato e deluso per quello che gli ho detto.
Dopo ci parlerò... gli chiederò scusa... È ricomencieremo insieme per cercare di capire cosa non va e come farlo andare bene.. ce la faremo.

È l'una quando sento la porta aprirsi. E nonostante l'ora decido di raggiungere Claudio in soggiorno. Prima parliamo e chiariamo e meglio è. Non posso stare così male. Devo scusarmi sperando accetti le mie scuse.
"Ehi.." lo vedo seduto sul divano con le mani tra i capelli.
"Claudio scusa. Io non volevo dirti tutte quelle cattiverie. Non so cosa mi è preso. Perdonami ti prego."
Non mi guarda. Ha lo sguardo basso e con una mano si copre il volto.
"Claudio che succede?"
Chiedo dolce... Non risponde..
"Claudio. Rispondimi ti prego. Che succede."
"Claudio guardami"
Non mi guarda.. Non ci riesce..
Ho un peso sul cuore. Come un presentimento.
"Alice ti devo parlare..".

Mi odierete lo so.! Ma avevo bisogno di questo strappo. Voglio arrivare ad un finale che ho in mente dall'inizio ma non sono pronti. Mi serve un evoluzione dei personaggi e quello che verrà da ora in poi porterà all'evoluzione che voglio.
Non mi odiate pleaseeee!

LONTANO DA NOI (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora