Il giorno della partenza è arrivato.
Inutile dirvi che l'emozione mi sta divorando, ma ho anche deciso di lasciar fare al destino. Abbiamo toccato il fondo.. più giù di così non si può andare.. possiamo solo risalire..Claudio guida silenzioso mentre la radio canta una canzone che sembra parlare di noi..
cinque giorni che ti ho perso
mille lacrime cadute
ed io
inchiodato a te
tutto e ancora più di tutto
per cercare di scappare
ho provato a disprezzarti
a tradirti a farmi male
perché quando tu stai annegando non sai mai
oh mai
se conviene farsi forza
o lasciarsi andare giù
nel mare
amore mio come farò a rassegnarmi a vivere
e proprio io che ti amo ti sto implorando
aiutami a distruggerti
se un giorno tornerò nei tuoi pensieri
mi dici tu chi ti perdonerà
di esserti dimenticata ieri
quando bastava stringersi di più
PARLARE UN PO'Già.. parlare...è proprio su questa frase che senza pensarci ci guardiamo.. se solo questo viaggio lo avessimo fatto un anno fa... se solo ci fossimo fatta forza e avessimo parlato ora non saremmo così lontani... non lo saremmo stati per un anno intero.
Il viaggio continua in silenzio addirittura mi addormento... buon segno mi sto un po' rilassando..arriviamo nel nostro agriturismo.. chissà se esiste davvero un posto del destino? beh se esiste per me... per noi è sicuramente questo.
Fa sempre un certo effetto tornare qui... con lui... come allora.
Claudio si accorge dei miei pensieri.. come sempre ma non fa domande... forse perchè sa già anche le risposte.
*** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** ***Arriviamo in Toscana nel pomeriggio. Alice ha dormito per tutto il viaggio.. per lo meno è riuscita a rilassarsi un po'.. io sono un fascio di nervi.. mai stato così agitato nella mia vita neanche durante la laurea, e vi assicuro che ci tenevo parecchio..
Quando scendiamo dalla macchina i ricordi si impossessano della mia mente, e anche della sua... lo vedo.. lo sento... è assente immersa nei mie stessi pensieri.
ci fanno vedere le nostre camere e sistemiamo le nostre cose per poi passeggiare un po' per la città.. ma siamo distanti.. fa male questa distanza ma è anche normale.. è come se mantenessimo una distanza di sicurezza per evitare di farci male..
È l'ora di cena quando me la ritrovo davanti bella... bella come solo lei può essere. ha un vestitino corto color rosa confetto.. bella..
rimango fermo a guardarla scendere le scale per attimi infiniti"ehiiii sei imbambolato?"
"sei bellissima"
"grazie.."
ci guardiamo negli occhi e per un attimo le distanze non esistono più... il mondo stesso non esiste più.. noi... esistiamo solo noi... senza passato.. senza futuro.. noi semplicemente presente.
Dopo la cena, consumata stranamente tra battute e sorrisi, come una normale coppia innamorata.. Alice diventa seria.. mi guarda.. come a voler parlare ma non le escono le parole così comincio io il mio strano monologo"io... non sono bravo con le parole... non lo sono mai stato.. e ora non so che dire... non so da dove cominciare.. ci sono tante troppe cose che vorrei dirti..."
"di quello che ti senti.. semplicemente la verità..."
"scusa...scusami per averti lasciata sola... per averti delusa... per non averti ascoltata, aiutata, capita... scusa per averti tradita, per aver fatto l'errore più grande della mia vita, per aver distrutto tutto... scusa per non averti amata abbastanza..."
"non è stata solo colpa tua... lo sai anche tu.. ero diventata insopportabile. mi odiavo.. non mi piacevo più.. ero stanca... mia madre se ne fregava e di mia nonna non volevo approfittare.. mi rimanevi solo tu... la mia valvola di sfogo... ti trattavo male, ti insultavo, ti... ti odiavo.. perche nonostante io mi sentissi così brutta... così sbagliata.. tu non mi mollavi... tu eri li che cercavi di aiutarmi di farmi sentire bella.. di non farmi sentire sola.
Eri un padre perfetto.. mentre io non riuscivo a sentirmi madre...è orrendo tutto questo... orrendo... quella sera quando ti sei avvicinato a me io ti ho allontanato.. come un nemico... perche io non ti meritavo... eri cosi dolce comprensivo.. sembravi capirmi... come potevi se non lo facevo nemmeno io.
quando sei uscito da quella porta...ho capito... ho capito che ti stavo perdendo. che stavo facendo di tutto per perderti.. e come in un flash mi sono "svegliata" dal mia coma emotivo... e mi sono detta ok Alice ora lui torna.. tu gli parli... lo ascolti... e risolvete... risolvete tutto..."non riesco più a trattenermi... sbatto un pugno sopra il tavolo... e una lacrima scende...io Claudio Conforti piango davanti all'amore della mia vita
"perchè non mi hai parlato? perchè non mi hai chiesto aiuto? ho pensato che non mi amassi più... mi sono sentito inutile, sbagliato, odiato, rifiutato, mi sono sentito solo a lottare per salvare tutto e non potevo farlo da solo.. Non ci riuscivo. Sono andato a quella cazzo di festa solo per staccare un po' e poi tornare a casa e parlarti sinceramente..una volta li è arrivata Lucia ero arrabbiato.. e lei mi ha dato quello che in quel momento volevo.. mi ha fatto sentire desiderato... Ma è durata poco... la sensazione che provavo si è subito tramutata in schifo... schifo verso di me e verso tutto quello che stavo facendo... e mi faccio schifo anche adesso..."
"quando sei tornato io avevo gia capito..era una sensazione che avevo avuto per tutta la sera un dolore... un pugno allo stomaco che non mi permetteva nemmeno di respirare..
quando piangendo mi hai detta la verità...io....-piange-io volevo morire...ma non l'ho fatto.. per nostra figlia e per me. per te no.. perchè da quel momento è come se ti avessi cancellato.. ho indossato una maschera.. me ne sono andata e ho continuato la mia vita.. fingendo di poter vivere così... ma non ce l'ho fatta...
ho finto di amare Roberto, di poterlo amare. ma quando ti rendi conto di quanto male stai facendo all'altra persona non ce la fai più.. così l'ho lasciato.
Ho cominciato a farmi tante domand nel momento in cui è arrivata Gioia..e io ho sentito che in fin dei conti non avevo mai smesso di sentirti mio... ho avuto paura... non lo so di cosa... forse di vederti con lei... ero gelosa...""L'hai ammesso finalmente...non c'era niente con Gioia. Diciamo che mi ha aiutato a farti capire tante cose ecco...
vedi alice io in questo anno mi sono fatto tante domande... tante... ad alcune non ho trovato una risposta... ti ho vista crescere molto...e sono cresciuto anche io... e cercando di capire cosa ci aveva portato a tutto questo io ho capito che semplicemente non eravamo pronti... non eravamo pronti a Giulia... ci siamo ritrovati genitori quando ancora non eravamo capaci di essere coppia... e questo ci ha distrutto.. la nostra immaturità...""lo penso anche io... Giulia è la cosa più bella che potesse capitarmi.. ora lo so... ma allora non ero pronta... non ero mamma... ero ancora Alice la figlia..."
" tu pensi che potremmo un giorno..."
"non lo so... Claudio non mettiamoci fretta non roviniamo tutto di nuovo correndo troppo...aspettiamo che sia il tempo a dircelo..."
"una cosa però ho bisogno di sapere... tu mi ami?"
aspetta un attimo infinito. mi guarda negli occhi... poi lo dice... con sincerità finalmente... senza baci senza dirci altro o farci promesse o fare progetti... mi dice semplicemente la verità
"non ho mai smesso..."
Ed eccoci qua siamo arrivati alle tanto agognate confessioni! Un capitolo che a me a molto emozionata.. li ho visti li parlare finalmente con sincerità e spero che leggendo li vediate anche voi..
Vi dico già da adesso che questo è solo un primo step.. Non siamo ancora arrivati alla risoluzione..
Ora che succederà?
STAI LEGGENDO
LONTANO DA NOI (#Wattys2019)
Non-FictionE se Alice fosse arrivata tardi in aereoporto?