Capitolo 18

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T/N's Pov

-Oggi combattimento corpo a corpo!- esclamai ai ragazzi.

Un mormorio insoddisfatto si sollevò da tutto il gruppo, che fu subito sedato da una mia occhiata di gelo. Fuori dagli allenamenti prendevo in giro gli altri superiori insieme ai ragazzi, ma nei contesti formali ero il più severa possibile; ogni trasgressione veniva punita con vari giri di campo.

A volte Armin mi scoccava delle finte occhiate scocciate e io sorridevo leggermente. Ritenevo Armin una persona molto seria e piena di buonsenso, ma comunque simpatica, comprensiva e degna di fiducia, anche se a volte la sua perspicacia mi turbava. Era diventato un buon amico e la persona con cui avevo legato di più dopo Bertholdt.

Non ero riuscita ad incontrare Eren. La mia vecchia Squadra lo teneva sotto osservazione speciale e non aveva permesso a nessun altro al di fuori di loro di avvicinarsi a lui. Avevo tanti dubbi e tante domande da porgli, ma la mia curiosità avrebbe dovuto aspettare per molto tempo.

-Niente storie e sceglietevi un compagno. O preferite fare dei giri di campo?- aggiunse Nanaba dandomi manforte. 

Mike sorrise. Curiosamente, tra noi tre era lui quello che trattava con più indulgenza i ragazzi. Sembrava ringiovanire accanto a loro. 

Come al solito ,girai tra le coppie dei combattenti, scorrendo lo sguardo sulle teste dei miei amici e vedendo per l'ennesima volta Mikasa atterrare Jean. 

Mikasa Ackerman era veramente una forza della natura. Era la più brava in qualsiasi tipo di disciplina e non si scomponeva mai, se non quando qualcuno insultava Eren o Armin. Teneva molto a loro due. La riuscivo a capire, erano le uniche persone con cui aveva un legame profondo. Loro erano l'unica famiglia che aveva.

Anche io mi sarei comportata così, se Ginger fosse stata con me. 

Continuai a camminare facendo finta di analizzare i combattenti e cercando di non avvicinarmi troppo a Bertholdt. Non volevo che nessuno sapesse della nostra relazione, almeno per ora. Sarebbe stato abbastanza imbarazzante per lui, ma sopratutto per me. 

Un superiore e un sottoposto che stavano insieme? Magari Bertl sarebbe stato osannato dai suoi amici, ma io sarei stata considerata una ragazza dai facili costumi. Era decisamente meglio lasciar passare un po' di acqua sotto i ponti.

Mi avvicinai a Christa e Ymir. La bruna era in netto vantaggio rispetto alla bionda, sia per la statura sia per la forza. La bassa cercava di parare alla bell'e meglio gli attacchi della compagna, ma anche se ci riusciva i colpi di Ymir erano molto potenti e la indebolivano sempre di più.

Tuttavia non demordeva e non dava nessun segno di cedimento. 

-Christa!- la chiamai avvicinandomi.

Le ragazze smisero di combattere appena mi videro.

Presi la biondina da parte e le sussurrai all'orecchio.

-Ho notato che Ymir preferisce colpire con il pugno destro che con il sinistro. Costringila a usarlo e usa questa sua debolezza. Bisogna sempre scoprire il punto debole dell'avversario per vincere e allo stesso tempo mai mostrare troppo il proprio lato più forte, altrimenti lui capirà a sua volta come batterti. Provaci- le consigliai.

Lei annuì: -Ho capito. Grazie-

Le due contendenti si rimisero in posizione e Ymir attaccò per prima, convinta di poter vincere facilmente l'amica.

Christa però non aveva nessuna voglia di perdere. Appena Ymir fu abbastanza vicina si spostò alla propria sinistra, così che la bruna dovesse per forza usare il suo braccio sinistro. Christa afferrò saldamente il suo polso e le mise il braccio dietro la schiena, poi le diede una ginocchiata e la fece stramazzare a terra. 

Armored Heart |Bertholdt X Reader|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora