T/N's Pov
Cosa diavolo è quella cosa?
Era l'unico pensiero che mi risuonava in testa in quel momento. Un gigante, anzi, una gigantessa di classe quindici metri stava correndo nella nostra direzione. Aveva dei capelli corti biondi e non correva con passo malandato come tutti gli altri giganti. Sembrava che sapesse esattamente ciò che stesse facendo e che avesse uno scopo ben preciso.
Presi subito dalla mia cintura la pistola con il fumogeno nero, la alzai verso l'alto e premetti il grilletto. Immediatamente, un razzo di segnalazione venne sparato verso il cielo, lasciando dietro di sé il fumogeno nero. In questo modo avrei avvertito anche gli altri della presenza di un gigante anomalo.
Rimisi la pistola nella cintura e mi voltai di nuovo, sperando che la gigantessa avesse cambiato obiettivo: e invece no, lei era ancora lì, correndo come un maratoneta e continuando inesorabilmente la sua avanzata.
Strinsi i denti, mentre la paura che si era impossessata di me prima di uscire dal Wall Rose tornò a ricordarmi della promessa che mi ero fatta.
-Cosa facciamo?- chiese Ymir che si era posizionata alla mia destra.
-Continuiamo ad andare avanti e speriamo che devii in un'altra direzione. Se invece si avvicina troppo, dobbiamo eliminarla- le risposi.
Davanti a noi la foresta di alberi giganti, la nostra unica salvezza, si estendeva per vari chilometri. Se l'avessimo raggiunta in tempo, la gigantessa non sarebbe più stata un problema per noi: saremmo saliti sopra gli alberi e avremmo aspettato nuovi ordini, al sicuro sui grandi rami.
Ancora un altro po' e saremmo stati in salvo. Ancora un altro po'...
-T/N! Sta arrivando!- gridò Bertholdt alla mia sinistra.
Lo guardai stringendo ancora di più le briglie. Nei suoi occhi verdi rividi quella stessa ombra che avevo notato alla partenza. Ora però era molto più accentuata. Quello che leggevo nei suoi occhi era puro terrore.
-Lo so- dissi semplicemente senza distogliere il mio contatto visivo da lui, cercando di fargli capire con gli occhi ciò che non riuscivo a dire con la voce: cioè che lui non doveva preoccuparsi, perché io avrei distrutto quel gigante anche senza 3DGM pur di non mettere a repentaglio la vita dei miei sottoposti.
Anche lui strinse ancora di più le briglie e ad un tratto spalancò gli occhi. Compresi che aveva capito tutto. Sorrisi impercettibilmente con un senso di oppressione al petto. Riusciva sempre a capire ogni cosa che mi passava per la testa.
-No- disse incupendosi, - Non puoi farlo-
Non gli prestai ascolto.
-Ymir, allontanati di più da me. Bertholdt, fa' lo stesso. In questo modo quando arriverà avrò più spazio per combattere e voi potrete correre più liberamente verso la foresta. Non lasciare andare il cavallo di riserva, Ymir- dissi, stupendomi del mio tono perentorio.
Ymir eseguì subito il mio ordine, ma Bertholdt non fece niente. Continuava a guardarmi negli occhi.
Giuro che se continua a fissarmi in quel modo, gli sparo un fumogeno addosso.
-È un'ordine, Bertholdt- dissi duramente.
Per un attimo pensai che non mi avesse sentita, perché continuava a cavalcare vicino a me, guardandomi costantemente con uno sguardo che non riuscii a decifrare. Poi però si allontanò, seppur riluttante.
Più la gigantessa si avvicinava, più la terra sotto di noi tremava e ad ogni sobbalzo che faceva il mio cavallo temevo di cadere dalla sella e di ritrovarmi ai piedi di quel mostro. Insomma, un pasto facile.
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Armored Heart |Bertholdt X Reader|
Fanfic-Tutto questo era terribilmente sbagliato. Ma era anche dannatamente perfetto- T/N, una delle migliori soldatesse dell'Armata Ricognitiva ed ex celebre ladra della Città Sotterranea, aveva fatto una promessa con sé stessa: costruirsi un'armatura int...