Capitolo 25

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T/N's Pov

-Durante questi due anni di prigione mi hanno trasferita in varie carceri in superficie. Secondo i Gendarmi ero incredibilmente buona, quindi preferivano far cambiare cella a me rispetto ad altri carcerati. Le cose hanno continuato ad andare avanti così fino a quando non è arrivata una lettera dall'Armata Ricognitiva che richiedeva il mio immediato rilascio e l'arruolamento in questo Corpo. Devo dire che ci hanno messo un po' per decidere, ma alla fine eccomi qui!- mi raccontò Ginger. 

Ci eravamo sedute in una panca nella mensa vuota del quartier generale e lei stava mangiando con voracità. Mi aveva detto che non aveva mangiato un pasto così buono da secoli ed era un semplice piatto di zuppa calda con dei pezzetti di pane sopra. 

Dopo che ci eravamo staccate dall'abbraccio e avevamo visto camminare il capitano Levi, avevo presentato Ginger a Bertholdt. Avevo chiesto ad Hanji di poter stare insieme a lei durante il pranzi e lei aveva acconsentito, a patto che ci fossero stati altri due soldati dell'Armata a controllarla. La cosa non mi aveva sorpresa, perché avevo subito lo stesso trattamento appena ero arrivata nel quartier generale dell'Armata la prima volta.

Hanji le aveva già raccontato di me, quindi la conversazione si era incentrata su di lei.

-Ti hanno trattata bene fino ad ora, quindi?- chiesi ansiosa. 

Lei annuì e poi si portò un pezzo di pane alla bocca.

-Non è stato poi così terribile. Conosco gente che in prigione ha subito di peggio- rispose.

Notai solo allora un particolare che mi era sfuggito.

-Ti sei fatta dei nuovi buchi nelle orecchie!- esclamai sorpresa.

-Si. Ti piacciono?- chiese tirandosi indietro una ciocca.

Quasi tutto l'elice era argentato per via degli orecchini. 

-Una volta che inizi a farteli non riesci più a smettere- commentò rimettendosi la ciocca a posto. 

Quando l'avevo conosciuta, Ginger aveva già gli orecchini nei lobi delle orecchie e mi aveva confessato che avrebbe voluto farsene degli altri.

-Ma quando sei riuscita a farteli?- chiesi.

Lei mi fece l'occhiolino, maliziosa.

-Segreto- disse riempiendo il cucchiaio di zuppa.

-Ed Etzel e Folker? Hai notizie di quei due?- chiese dopo aver messo in bocca il cucchiaio.

-Quando ero ancora nella Città Sotterranea li vedevo ogni tanto. Erano molto preoccupati per te. Avevano intenzione anche loro di salire in superficie per liberarti- dissi.

-Anche loro?- chiese Ginger bloccando il cucchiaio a mezz'aria.

-Si. Dopo il tuo arresto volevo uscire dalla Città e andare a cercarti. Ma proprio quando ero riuscita a guadagnare la somma sufficiente per accedere alle scale è arrivata l'Armata a prendermi- risposi.

-Oh- disse Ginger fissando il contenuto del suo piatto. Poi mi guardò negli occhi intensamente e mi prese la mano.

-Grazie T/N. Apprezzo il pensiero- 

Le strinsi la mano e le sorrisi. 

Ora che l'euforia di vederla era passata riuscivo a osservarla con più oggettività. Anche se aveva venticinque anni, alcune rughe sottili le solcavano la fronte e aveva due occhiaie profonde sotto gli occhi. Le sue lentiggini erano diminuite e la sua pelle era leggermente arrossata per via dell'esposizione alla luce a cui non era abituata. 

Armored Heart |Bertholdt X Reader|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora