Taehyung e Jimin, due compagni di stanza, in ospedale. La loro vita, per quanto burrascosa sia, insieme, riescono a trovare quel briciolo di serenità, tra una difficoltà e l'altra.
«Taehyung, non mi lasciare! Rimani con me!» Urlò il biondo, scoppian...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
«everytime I see you, I just fall in love all over again»
I giorni scorsero in fretta e il giorno di Natale era diventato il ricordo più bello che Jimin avesse avuto nell'arco di tutta la sua vita. Taehyung stava dimostrando quanto in realtà tenesse al biondino. Perchè nonostante tutto, per Taehyung, Jimin era diventato il suo tutto.
La mattina del trenta dicembre, il giorno del compleanno di Taehyung, Jimin si svegliò da solo. La luce filtrava dalle tapparelle semichiuse. Per essere pieno inverno, era davvero caldo e il sole splendeva alto in cielo come mai in quel periodo, quel giorno.
Il biondo si sedette sul letto, stropicciandosi gli occhi, per poi guardarsi intorno. Il grigio non era in stanza, ma sapeva che oggi non avrebbe avuto visite o terapie da svolgere. Si alzò dal letto per poi stiracchiarsi. All'improvviso la porta del bagno si aprì, rivelando un Taehyung già vestito e sorridente.
«Da quanto tempo sei sveglio?» chiese Jimin con la voce ancora impastata dal sonno. Taehyung gli si avvicinò «un bel po' in realtà» e gli baciò la fronte, abbracciandolo. Jimin lo strinse a sé, il più forte possibile.
«Buon compleanno TaeTae» lo guardò negli occhi, mentre l'altro gli regalò uno dei suoi migliori sorrisi quadrati, che Jimin amava alla follia. «Grazie Chim» e si abbassò leggermente, lasciando un piccolo e dolce bacio sulle labbra carnose del biondo.
«Taehyung, non mi sono ancora lavato i denti» si lamentò Jimin, guardandolo con le sopracciglia corrucciate. «E a chi interessa?» e così lo ribaciò di nuovo.
[...]
«Non capisco perché mia nonna non risponda al telefono» Taehyung aveva lo sguardo fisso sullo schermo del suo cellulare. «Dai, magari sta facendo qualcosa e non può» lo rassicurò abbracciandolo da dietro.
«Non mi ha fatto nemmeno gli auguri Jimin» sospirò «è sempre stata la prima, ha sempre fatto a gara col nonno perché lei doveva essere la prima a farmi gli auguri, tutti gli anni.» E così Jimin gli tolse il cellulare dalle mani e glielo ripose sul comodino. Tornò da lui e gli si sedette sul suo grembo, portando le gambe attorno alla sua vita.
«Smettila di essere così pessimista Tae, non le sarà successo niente» disse con tono sicuro il biondo «fidati di me» sospirò, ricevendo una risposta non molto eloquente dal grigio.
I due si guardarono intensamente negli occhi e, all'improvviso, le loro gemelle si scontrarono in un bacio pieno di passione e desiderio. Le loro lingue danzavano all'unisono, una danza di dominazione.
Taehyung si stese sul letto, facendo sì che Jimin si ritrovò a cavalcioni sopra di lui. Continuarono a baciarsi, continuarono quella danza armoniosa, fino a che non ebbero avuto bisogno di riprendere aria per respirare.
Le loro labbra gonfie e rosse, si bramavano ancora e ancora. Come mai avevano fatto prima d'ora.
Jimin si spostò, cominciando a lasciare dei baci umidi fino a scendere sulla pelle perlacea del collo del grigio. Si soffermò in più punti, dove morse e succhiò dei lembi della pelle del collo di Taehyung, che provocò dei gemiti di piacere, strozzati.
Era la prima volta che si spingevano così avanti, dopo la storia dell'ascensore, e nessuno dei due sembrava intenzionato a far smettere il momento. Entrambi si desideravano come l'ossigeno, quanto manca l'aria, per respirare. Bramavano le labbra dell'altro sul proprio corpo, sulla propria pelle.
Jimin tornò sulle labbra del grigio, che baciò e morse a suo piacimento, fino a quando Taehyung non decise di rovesciare la situazione, facendo trovare Jimin, all'improvviso, a contatto con le lenzuola poste disordinatamente sul letto.
Taehyung portò le braccia al fianco delle spalle di Jimin, tenendosi su col corpo, per non fargli male, mentre tornava a baciare quelle labbra carnose che desiderava così tanto. Gli schiocchi dei baci riempivano la stanza di giovinezza e amore. Amore puro.
Cominciò a scendere lentamente verso il collo del biondo, lasciando baci umidi fino ad arrivare al pomo d'adamo del biondino, che baciò, ricevendo in risposta anch'esso un gemito acuto. Jimin portò le mani tra i capelli del grigio scompigliandoli di nuovo, mentre Taehyung tornò a baciargli le labbra, portando una mano sotto la maglia del biondo.
All'improvviso sentirono le voci delle infermiere fuori dalla loro porta e, Jimin, impanicato, fece spostare di colpo Taehyung, facendolo cadere dal letto.
«Cazzo» mugugnò, massaggiandosi il gomito che aveva battuto sul pavimento. «Oddio, scusami Tae-» e una delle infermiere entrò nella stanza. Aprì la bocca per parlare ma si bloccò all'istante, quando vide Taehyung seduto in terra.
«Cosa ci stai facendo a... Non chiedo che è meglio» annuì a se stessa. «Dovrei portavi in una parte, quindi mettetevi le scarpe e venite fuori da questa stanza» e uscì, senza aspettare repliche.
I due si guardarono e poco dopo scoppiarono a ridere.
Si alzarono entrambi. Taehyung da terra e Jimin dal letto, ma si bloccarono subito, tornando a guardarsi negli occhi.
«E come la copro questa?» dissero all'unisono, indicandosi il rigonfiamento creatosi nel basso ventre, scoppiando a ridere di nuovo.
Erano una cosa sola.
Dopo essersi muniti, entrambi di una maglia abbastanza lunga da coprire il campo incriminato, uscirono dalla stanza, andando dall'infermiera che poco prima era andata nella stanza dei ragazzi. Cominciarono a camminare al suo fianco, mentre si scambiavano occhiate divertite e complici. Ormai nulla più li imbarazzava.
Arrivarono nella stanza dove i pazienti potevano rilassarsi, dove i più piccini potevano giocare e stare in compagnia. La luce era spenta e l'infermiera chiese loro di aspettarla lì fuori e così fecero. Poco dopo la donna li richiamò per farli entrare, chiedendo loro di accendere la luce.
Una volta premuto l'interruttore, un coro magnifico si fece leva.
«Buon compleanno Taehyung!»
Taehyung rimase a bocca aperta, girandosi verso Jimin, che sorrideva come un bambino felice.
«Buon compleanno TaeTae.»
_______
mi sono appenaresa conto di aver sbagliato le virgolettenelle parti in cuiparlano, dal capito 14 -se non sbaglio- e niente, picchiateni grazie.
per farvicapire, ho messoqueste "" al posto di queste «» AAAAAA MI SALE LOSCLERO
domani le sistemo, stasera sono distrutta sry ppl but almeno ho mantenuto la promessa e ho pubblicato :c