Taehyung e Jimin, due compagni di stanza, in ospedale. La loro vita, per quanto burrascosa sia, insieme, riescono a trovare quel briciolo di serenità, tra una difficoltà e l'altra.
«Taehyung, non mi lasciare! Rimani con me!» Urlò il biondo, scoppian...
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«make him smile, he deserve it»
La mattina seguente, Jimin si stava rifiutando categoricamente di alzarsi dal letto, cambiarsi e andare a fare la visita di controllo. Stava diventando apatico per tutto ciò che non riguardasse il suo ragazzo. Aveva bisogno di vederlo, abbracciarlo e sentire la sua voce, anche per qualche misero istante, ma i medici non gli avevano ancora dato la possibilità di realizzare questo suo desiderio.
"Ho bisogno di lui" borbottò, stringendosi tra le coperte "ho solamente bisogno di lui" continuò, piagnucolando.
Per star bene, entrambi, avevano bisogno l'un dell'altro. La loro vita era ormai tenuta lì, solamente grazie alla loro compagnia. Eppure per il biondo sembrava che i medici non volessero assolutamente dargli ascolto, come se all'improvviso fosse diventato un paziente come tutti gli altri, come se fosse diventato nessuno.
All'improvviso la porta venne spalancata, facendola sbattere violentemente sul muro.
"Credo che non ci siamo capiti" un'ifermiera ringhiò in direzione del biondo, che nascose la testa sotto la coperta. "Devi alzarti, hai una visita" si avvicinò al letto, arrabbiata.
"Puoi star male quanto vuoi per quello che è successo, ma secondo te Taehyung vorrebbe vederti così?" Sibilò spazientita, incrociando le braccia al petto.
Ci furono attimi di silenzio fino a quando la donna riuscì a percepire un singhiozzo strozzato.
Jimin stava piangendo. Di nuovo.
La donna chiuse gli occhi e si sedette sul bordo del letto, cercando di abbassare un lembo della coperta per vedere il viso del biondo.
"Jimin, scusami" sospirò "sono stata troppo dura e... e non dovevo. Ti prego guardami" cominciò ad accarezzargli i capelli dolcemente e fu lì che il biondo aprì gli occhi e si tirò leggermente su.
"Perché non vuoi venire a fare la visita mh?" Gli sussurrò, guardandolo, mentre teneva lo sguardo verso il pavimento e si mordeva con forza il labbro inferiore, cercando di non piangere.
"N-non ce la faccio. Non merito di star bene, se lui è in queste condizioni" mormorò quasi impercettibilmente. "Quando ho detto di Taehyung, ero seria. Non vorrebbe mai vederti così, sai com'è fatto. Anzi, ti darebbe tante di quelle sberle che arriverebbe a farti cambiare idea all'istante" disse facendo ridacchiare, finalmente, il biondo.
"Vuoi solo vederlo, vero?" Jimin annuì lentamente, rimanendo con lo sguardo basso. "Se vieni a fare la visita, vedrò cosa posso fare" la donna sorrise all'istante quando il biondo alzò la testa guardandola negli occhi speranzoso.
[...]
Nel tardo pomeriggio ormai Jimin aveva perso le speranze di poter davvero andare dal suo amato. L'infermiera non si era fatta viva fino a quel momento e lui si era rifugiato di nuovo nel letto del grigio, indossando una delle sue felpe.
Si sentiva vuoto, senza il calore del grigio al fianco. Senza vedere il suo sorriso, sentire la sua risata o sentire la stretta rassicurante dei suoi abbracci.
Sentiva gli occhi riempirsi di lacrime per l'ennesima volta, ma il fato volle che la nonna di Taehyung irruppe nella stanza, richiamandolo.
Si tirò su, guardandola confuso. Sorrideva, anche se era ancora davvero triste, glielo si leggeva nello sguardo stanco.
"Tesoro, vieni con me" e fu così e gli occhi di Jimin tornarono a luccicare di speranza.
I due camminarono in silenzio, l'uno al fianco dell'altro. Presero l'ascensore principale e salirono fino alla loro destinazione.
"Jimin, non so come siamo riusciti a convincere i dottori, ma ci siamo" la donna gli accarezzò la guancia "Taehyung non lo sa, fagli una sorpresa" gli sorrise e l'infermiera, e dopo avergli spiegato le regole severe del reparto, lo accompagnò fino alla stanza dove il grigio stava riposando.
"Non potrà nemmeno crederci che tu sia qui da lui, fidati. Grazie, grazie davvero." e la donna lo abbracciò d'istinto perché sapeva che sarebbe stato l'unico a far spuntare un minimo di felicità nel nipote.
"Fallo sorridere, perché ne ha davvero bisogno."
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DUE COSEGUYZ
1) è un piccolo capitolo di passaggio, aspettateilprossimo per averesostanzauwu
2) RAGA AVETEVISTO IL COMEBACK? ho amatol'mv, vi giuro- i n n a m o r a t a. Le altre tracks sono divine, Mikrokosmos e Dionysus sono>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>