Capitolo 1

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Avete presente quei racconti dove va tutto bene solo che poi arriva il cattivo e ti sconvolge la storia?

Si può dire che questo racconto é una cosa simile...

La mia vita é leggermente cambiata dopo il mio famoso cattivo.

Non un cattivo umano, un cattivo nei pensieri.

Un cattivo che non ti lascia molto facilmente...

Beh, i cattivi non sono dolci giusto?

Penso proprio di no.

Mi chiamo Adrian ma questo lo dovreste sapere da prima che cominciassi a raccontare le brutte cose che mi affliggono...

Solo che penso sia giusto liberarsi delle proprie paure e riuscirle a spiegare.

Sono abbastanza suscettibile quindi immaginate quante paure dovrò avere; ma posso dire che grazie alle serie tv le ho superate la maggior parte.

Tranne una...

Ho ben 16 anni ma non riesco a sopportare il buio. Il buio è così spaventoso, mi fa rabbrividire.

Ogni volta che spengo la luce della mia camera e vado verso la cucina c'è quel secondo di buio in cui penso che qualcosa mi possa portare via con se e farmi del male. Non male fisico, male mentale. E devo dire che un po' di male a me ha, sicuramente, fatto.

Sotto sotto la cosa potrebbe anche impaurirvi ma aspettate un po' e capirete che è una cosa che penso capiscano solo in pochi o addirittura solo io!

Vi dico solo che ho avuto sempre un carattere bruttino...

Un carattere apprensivo e permaloso.

Immaginate la combinazione!? Uno schifo.

Sono una ragazza allegra, quando voglio. Ma anche protettiva: nessuno può toccare ciò che è mio.

E la morte ha voluto prendersi le due persone che non volevo andassero via subito.

I miei nonni paterni sono morti quando ero piccola e ci crediate o no... Anche se ero piccola, ho avuto come l'impressione di essere legata a loro. Per non dire che prima che morisse mio nonno, non l'ho potuto vedere... Per mia zia... Mia zia viveva con lui...

Non ho visto mia zia per circa 4 anni dalla morte di mio nonno...

Poi l'abbiamo rivista ma c'era qualcosa dentro di me che urlava di andare via, perché sarebbe stato ingiusto nei confronti di mio nonno.

Mia nonna era morta prima di lui e io,si può dire, l'abbia vista andare via...

Un giorno in inverno la ricoverarono perchè aveva un problema che fino ad adesso nemmeno io so. Era in un lettino e si vedeva che non stava bene... Fecero entrare me e mia madre e io piccola come ero, mi catapultai da lei... Aveva la faccia pallida ma ancora occhi pieni di gioia, vedendo la sua ultima nipotina, la più piccola. Mi disse di prenderle la mano e fu come se avesse voluto darmi ancora quel calore che le apparteneva.

La ricoverarono e non ricordo se la vidi altre volte in vita.. Forse un paio...

Fino a quando lei morì e io entrai nella sua stanza vuota... Lettino vuoto, luce ancora accesa e coperte sistemate.

Avete presente quando vi si crea un buco grande nel petto e sentite un dolore lancinante? Ecco, io mi sentii peggio.

Mi sentii come se mi avessero tolto un pezzo di me, un pezzo importante del mio corpo.

Si, la mia infanzia non è stata tutta Barbie e giocattoli. È stata un inferno.

Per non dire quando andai alle medie... Inferno parte 2.

Bene, questa sono io, sono la ragazza che si sta rappresentando per via delle parole. Scrivere ha sempre fatto parte di me... Diari segreti... Avevo pensato anche di scrivere un libro a 10 anni ma capite bene che era diverso... Non avevo mai raccontato di me a nessuno, nemmeno alle mie più care amiche, ma forse così, scrivendo, riusciró a farcela. E se farcela vuol dire essere presa in giro... Fatevi avanti, non ho paura di niente ormai.

Continua...

Grazie per aver letto

Se solo tu potessi vedermiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora