Se solo tu potessi vedermi

Capitolo 5

"Grazie del passaggio!"

"Non c'è di che! Oh, Adrian?!Non è che mi daresti il tuo numero...? Sai, sei l'unica che ho conosciuto che abbia una mentalità normale!"

"Ovviamente!"

Ero troppo stanca per mangiare...

La pioggia mi distrugge...

I miei sanno che quando non sono di buon umore non devono torturarmi per mangiare...

Il liceo stressa, perchè continui a pensare che stai crescendo e che fra qualche anno la tua vita prenderà una svolta...

Mi distesi nel letto e presi il mio romanzo... Leggere mi rilassa come disegnare e ascoltare musica... Quegli istanti, per me, sono come importantissimi... Mi fanno sognare... Puoi vedere un mondo attraverso le parole e non c'è cosa migliore...

Arrivata ora di cena, mangio con i miei e porto la spazzatura fuori mentre ascolto un po' di musica con l'IPod.

Sto quasi per entrare in casa quando vedo una persona camminare nel marciapiede di fronte il nostro...

Bill?

"Ehi! Bill!"

Sentendo chiamare il suo nome si gira e guarda nella mia direzione.

"Adrian?"

"Cosa ci fai da queste parti?"

"In realtà abito due isolati da qui!"

"Oh! Senti... Volevo scusarmi con te per non averti parlato molto oggi, ma ho conosciuto una ragazza e stavo facendo conoscenza..."

"Non è un problema! Mi fa piacere che ti stai ambientando"

"Già..."

"Ehm... Ti va di.. No, forse è meglio di no."

"Cosa?"

"Andare a fare una passeggiata...?"

"Perché no... Mi va di prendere un po' d'aria..."

"Perfetto"

"Lo dico ai miei e vengo subito..."

Stare a casa tutto il giorno mi ha davvero straziata.

"Mamma potrei andare a fare una passeggiata?"

"Da sola?"

"Solo pochi metri, per rilassarmi un po'..."

"Solo pochi metri..."

"Grazie mamma!"

Non posso biasimarla... Ha ragione...

Londra è bella quanto pericolosa...non si sa mai cosa la gente potrebbe farti...

"Andiamo?"

"Certo.."

...

"Quindi, come ti trovi in questa scuola?"

"Piuttosto bene...Non sono un cervellone, ma mi piace in generale..."

"Spero che un giorno penseró la stessa cosa io... Per ora posso solo sperare che vada tutto bene fino alla fine..."

"Sei nuova, è normale.."

Camminando lungo la strada ci ritrovammo all'entrata di un giardinetto. L'erba emana un profumo che riempie i polmoni... La terra bagnata è un odore meraviglioso.

Parlo come una naturalista.

"Mi piace qui..."

"Non ci sono mai venuta..."

"Io ci vengo spessissimo... Qui mi rilasso.."

"È tranquillo..."

Ci sedemmo in una panchina umidiccia che sembrava molto ma molto vecchia...

"Non esci molto di casa..."

"No in effetti... Per niente..."

Mio caro Bill, se sapessi il perchè non esco di casa, scapperesti in questo istante...

Ho passato quasi 6/7 anni rinchiusa in casa per paura di altri ragazzi che vivevano nelle vicinanze...

Dopo la morte dei miei nonni poi le cose sono peggiorate e uscire era come andare in guerra.

"Come mai?"

"Beh, i miei credo..."

"Fortunatamente io ora ho il motore... La cosa mi rende felice perché ho i miei spazi e quando voglio vado in giro per la città..."

"Quindi hai una moto!? Ti piacciono?"

"Mi piacciono? Io le amo! Mio padre aveva una collezione di motori in miniatura e io ci giocavo sempre..."

"E li colleziona ancora?"

"No...non più..."

Sentivo che avevo toccato un tasto che sarebbe dovuto rimanere segreto... Mi sentivo male, sapevo che non dovevo fare quella domanda.

"Mio padre è morto quando avevo 5 anni..."

"Oh, mi dispiace io non volevo.."

"Stai tranquilla, l'avresti scoperto..."

"Come è morto?"

"Aveva anche lui una moto e un giorno lui e mia madre sono andati a trovare una mia vecchia zia... Un pazzo ubriaco era in autostrada e per non prenderlo la moto si è ribaltata... Mia madre è sopravvissuta e mio padre no... Lei è stata in coma per quasi un anno.."

Mi sentivo male... Un povero bambino che vede andar via il padre e quasi anche la madre... Sarà stata un infanzia devastante...

"E ora come sta..?"

"Oh sta bene! È stato un incubo per lei.. E anche per me.."

Continua

Grazie sempre.... Spero vi piaccia:3 so che è un po' toccante ma andando avanti diventa sempre più coinvolgente