POV YEHOSHUA
Non doveva fraintendere le mie parole, ma come non biasimarla. Lei non sa la verità. Devo dirglielo. Basta portarmi dietro questa paura. È diventato un macigno con il passare del tempo. Non posso portare da solo questo fardello.
Mi incammino verso casa sua. L'ansia mi divora dall'interno. Possibile che sia così agitato?
Non voglio di certo perderla, ma non posso andare avanti così. Questa situazione mi uccide e non voglio che mi eviti per tutta la vita.
Sono davanti casa sua. Le mani sudate si strofinano contro i pantaloni. Da quando sono diventato così debole?Da quando hai incontrato la creatura più bella del mondo, ovvio.
Passo le mani sul viso per calmarmi e dopo un respiro profondo, mi faccio un po' di coraggio e busso.
Nessuno mi viene ad aprire. Possibile che nessuno abbia sentito bussare?
Ripeto con più insistenza, finchè la mia bimba non apre la porta.
È tutta assonnata, mentre strofina l'occhio con il palmo della mano.Dea, è bellissima.
Appena si accorge di me, cerco di chiudere immediatamente la porta, ma con un piede la blocco.
Non così in fretta piccola.
Con una mano spalanco la porta, la vedo salire su per le scale, ma bloccandola per un braccio, le faccio riscendere quei pochi scalini e l'appoggio al mio petto.
Sento, gli ormai, soliti brividi che salgono sul mio corpo. Socchiudo gli occhi estasiato e preso dal momento, il braccio allenta la presa sul suo corpo. Non se lo fa ripetere due volte e si stacca definitivamente da me.
È con le spalle al muro, non voglio di certo farle del male, quindi perché cerca sempre di allontanarsi da me?
Non riesco più a sopportarlo. Tanto è il dolore della sua lontananza.
Piego le ginocchia abbassandomi alla sua altezza, ma mi sento mancare. Appoggio una mano dietro di lei, sulla parete e cado sulle ginocchia.
Il respiro si fa affannoso.
Che mi succede?
Cerco di riprendermi e alzare il viso. Non voglio spaventarla più di quanto non lo è, ma sento la testa pesante. Non riesco a reggere il peso del mio corpo. Sento le sue delicate mani sui miei capelli, cerca di alzarmi il viso, ma glielo impedisco. Sono sofferente. Non deve vedermi in queste condizioni.
Sono senza forze, sento il battito del cuore accelerare, la vista offuscata, ma vedendo i suoi occhi preoccupati, riprendo per qualche secondo lucidità. Ma non dura per molto.
Sento gli occhi farsi pesanti, così come il corpo.
Non vorrei lasciare la mia piccola compagna in questa situazione, ma è più forte di me. Chiudo gli occhi ormai esausto e mi lascio cullare dal buio.POV ANA
Cosa faccio? Cosa faccio?
È la domanda che mi ripeto da quando è in ginocchio.
Forse sta male?
Certo di alzargli il viso, ma non vuole. Che cocciuto. Perché non si fa mai aiutare?
Mi abbasso anch'io fino ad arrivare al suo viso e fisso i suoi occhi. Hanno paura e sono sofferenti.
Ch cosa sta succedendo?
Lo vedo chiudere gli occhi e subito il panico si impossessa della mia mente.
Vedo che si sbilancia in avanti, fino ad accasciarsi sul mio corpo. Cerco di spostarlo, ma pesa tantissimo.
Tolgo la felpa che avevo messo e lo arrotolo per puoi metterlo sotto alla sua testa.
Corro verso la cucina per prendere un telefono. Devo chiamare assolutamente il medico del branco.
Cerco di trattenere l'ansia e l'adrenalina, ma è abbastanza difficile. Mi sento male.
Prendo il telefono da sopra il tavolo di vetro e compongo il numero.
Squilla, per fortuna e dopo qualche attimo d'attesa, il medico risponde."Aladar, ti prego, corri a casa mia" sono in ansia. I miei occhi lucidi, cercano di non far fuoriuscire le lacrime, ma il mio tono tradisce il mio corpo. È scosso da singhiozzi.
"Sta tranquilla, arrivo"
Spengo la chiamata dopo avergli sentito dire quelle parole, mi avvicino di nuovo al corpo dell'alpha e aspetto.
Non posso fare niente se non tenerlo al caldo, sentendo la temperatura del suo corpo abbassarsi.
Sento il campanello suonare e subito vado ad aprire. Il medico entra di corsa e ci dirigiamo verso il corpo.
Sento le mani tremare mentre il medico lo visita. Siamo riusciti a spostarlo, non con poche fatiche, sul divano e ora sembra che sia tutto tranquillo. Vedo il medico alzarsi dal suo corpo e venire verso di me."Dove sono i tuoi genitori Ana?"
Alzo le spalle non sapendolo. Io dormivo e non ho sentito nulla.
Fa un sospiro, passa una mano sui capelli, si abbassa su di me e mi parla piano"Piccola Ana, ora mi devi fare un favore. Devi stare vicino a lui. Se vedi che suda tanto, mi chiami."
"Lo farò, ma perchè si è sentito male?"
"È successo qualcosa quando è arrivato qui?"
"Niente, solo che avevo paura, che mi facesse del male"
Abbasso gli occhi vergognandomi. Come ho potuto pensare una cosa del genere? Lui è l'alpha. Non farebbe mai del male ad un componentedel suo branco.
Vedo il medico sorridere e scuotere la testa. Si alza e guardandomi si dirige verso la porta."La sua compagna è una ragazza dal carattere forte, non gli sta vicino, ma in questo modo il suo lupo si indebolisce, ed ecco che succede. Sicuramente non lo sapeva, ma tienimelo d'occhio tu"
Mi fa un occhiolino ed esce dalla porta. Guardo l'alpha e mi sento ancora più in colpa. Ha già i suoi problemi, eppure sta comunque con me. Mi sorride sempre, quando sto male mi tira su di morale. Non pensavo che sotto sotto, lui soffrisse.
Mi vengono le lacrime agli occhi. Non mi sono accorta di niente.
Mi siedo vicino a lui e gli lascio un bacio sulla guancia.
Prendo la sua mano tra le mie e la stringo, per fondergli un po' di coraggio e fargli sapere che sono presente, non lo lascerò solo.
Per adesso ci sono io, ma quando ti sveglierai, gli parleremo insieme.
Lo giuro.°•°•°•°•
Ciao ragazzi, volevo solamente aggiornarvi su una cosa.
Il libro, è quasi arrivato al termine.
Mancheranno pochi capiti, anche perchè non vorrei allungarlo ancora di più.
Ci sentiamo al prossimo capitolo.~un bacio
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Reborn
WerewolfUna donna predestinata ad un'alpha, muore prima di incontrarlo. Rinasce come una semplice bambina e la dea luna spera che stavolta vada tutto nel verso giusto. L'alpha ormai aveva rinunciato ad incontrare la sua amata compagna. Ma si ricredera ritro...