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La scuola è finita. Siamo stati tutti ammessi all'esame e non vediamo di fare il meglio di noi. Simone è così felice di aver superato l'ennesimo ostacolo che pensava di non fare. Suo padre non sì e fatto più sentire. Al momento ancora Maria, Simone e Sara vivono a casa mia. Nella mansarda a quanto pare stanno da dio e non posso esserne che felice. Io e Simone invece nonostante viviamo nello stesso tetto negli ultimi giorni non ci siamo visti per niente. Sono stata così tanto tempo nella mia stanza e con le mie amiche per studiare e preparare la tesina che non ho avuto tempo neanche per respirare. Mi dispiace un sacco perché so quanto sia in ansia anche lui per gli scritti e per l'orale.
Salgo le ultime rampe di scale e bussò alla porta.
“ciao Emma” Maria si presenta davanti ai miei occhi con uno strofinaccio in mano. Mi fa segno di entrare. Faccio due passi in avanti e sono dentro.
“simone?” chiedo.
“ è uscito poco fa con Lorenzo. Non ti ha detto nulla” scuoto la testa. Non sapevo che doveva uscire con il suo amico e in più Francesca non mi aveva neppure avvisato.
“Emma che succede? A me puoi dirlo? ” mi siedo sul divano muovendo nervosamente le mani sulle mie cosce nude.
“ci stiamo allontanando Maria. Stavolta sul serio. Non qualcuno in mezzo a lui. Solo soltanto poco tempo per stare insieme. Non ci vediamo da un paio di giorni. Sono sempre chiusa a studiare e le uniche persone che vedono sono le mie amiche e i miei. ”
“non vi parlate neanche?”
“no. Manco un messaggio e tra tre giorni abbiamo gli scritti. ”
“perché non provi a parlare con lui?”
“mi sfugge e oggi che avevo deciso di non voler minimamente toccare libro lui non c'è”
“sei sicura che non ci sia dell'altro?”
“mi aveva promesso che se ci fosse stato un cambio di sentimenti dentro di lui me lo avrebbe detto. ”
“pensi che non mi ami più?” scrollò le spalle senza sapere dire qualcosa.
“forse il fatto di suo padre lo ha reso vulnerabile e non vuole parlarne con me. Io non lo so come ci si sente senza una persona importante della propria vita Maria, ho sempre avuto i miei genitori affianco nonostante le loro litigare forti a volte e le mattinate a vedere papà dormire sul divano ed evitare la mamma, non ho mai provato quello che sente lui. Mi sento spesso fragile; non so mai cosa dirgli ho paura di ferirlo evito quando c'è lui in salotto di abbracciare mio padre per non fargli del male. ”
“Emma non ti devi trattenere. Non devi assolutamente pensare queste cose. Simone si è innamorato di te anche per questo. Perché hai saputo stare con lui anche in un momento delicato. ”
“ io morirei se un giorno mio padre andasse via di casa lasciando ne mia madre e mio fratello. Mi sentirei mancare la terra sotto i piedi. Non so come fa lui a resistere so che però da una parte è forte; è la vita che lo ha reso come è oggi. Si è preso così tante responsabile che un ragazzo di vent'anni non farebbe mai. E sono orgogliosa di questo. ”
“Emma, Simone è un ragazzo che quando ci mette il cuore dona tutto se stesso. Suo padre è un suo punto debole fin da piccolo come tutti i bambini lo ha sempre visto come il suo supereroi. Mi diceva sempre che avrebbe sconfitto ogni cosa che ci avrebbe protetto. Ma non è mai successo, dopo l'incidente come sai è andato via, Simone ha sofferto vedendomi stare male e so che non potrò mai ridargli quei momenti da passare felice. Ora che lo vedo come vorrei io voglio ringraziarti" mi volto. Gli occhi mi pizzicano e l'abbraccio.
“non devi Maria. Davvero non devi farlo. Se lui è felice lo sono anche io. Per me importa se Simone sia felice, indipendentemente da me che sono la sua ragazza vorrei che realizzasse i suoi sogni, vorrei che non smetta di fare il cretino perché io vivo per quel sorriso”
“ è allora cosa ti preoccupa. Ci stiamo girando intorno”
“mi preoccupa il fatto che lui stesso abbia paura di essere come suo padre Maria. Ho paura che continui a tormentarsi sul fatto che un giorno potrebbe essere come quel uomo. ”
“ci sei tu al suo fianco Emma sono sicura che non accadrà.”
“io dopo questi giorni non sono più sicura di niente”
“non dire così. Gli esami sono importanti”
“lo so Maria. Il fatto che sia passato è un passo in più ora andrebbe superato. Lo so che sei felice di questo. ”
“Emma tu non lo sei?”
“che cos'è la felicità Maria? Non la vedo da un po' ” mi abbraccia. Mi sento a casa nonostante tutto. Scoppio in pianto liberatorio. La felicità esiste realmente?

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