41.

664 26 0
                                    

“non voglio vederlo e ne sentirlo per oggi basta!" Entro in stanza come una furia. Respiro. Butto la borsetta sul mio letto e mi ci lancio anche io. Dietro di me ci sono solo Carla e Manuela. Francesca è andata da Lorenzo.
“ma cosa ti ha fatto?” mi chiede Manuela entrando in bagno
“mi ha rotto il cazzo! Facesse quello che vuole. Non mi vuole parlare bene, torniamo indietro come i gamberi. Mi stesse lontano un altra volta” urlo e inizio a piangere.
“Emma la smetti di fare la bambina?” mi rimprovera Carla come se fosse mia madre.
“io la bambina? Ma hai capito che sta evitando di dirmi qualcosa perché fa comodo a lui? Mi nasconde le cose? Sono la sua fidanzata!!!”
“tu sei solo in una crisi di non controllo. Emma é il tuo fidanzato ok ma non è possibile che lo devo tenere al guinzaglio. Avrà i suoi tempi”
“ non ci sto credendo lo difendi anche!”
“mi pare lecito. Ti stai comportando come una ragazzina di 15 anni. Sembra che ti deve raccontare vita morte miracoli. Ti ha fatto entrare nella sua vita. Conosci le parti più importanti cosa vuoi che ti nasconda? ” urla adesso.
“qualsiasi cosa Carla!”
“e non gli puoi dare il tempo di dirtela? Perché gli metti fretta?” non rispondo. Vorrei sapere. Vorrei capire perché si comporta così. “Emma non è opprimentolo che avrai delle spiegazioni. Anzi così lo fai soltanto chiudere ancora di più. Smettila di comportarti in questa maniera. Hai 19 anni cazzo respira, ti ama cosa vuoi di più?”
“vorrei che si aprisse con me solo questo!”
“ma non è detto che non lo faccia. Devi solo avere un po' di pazienza. Sono sicura che prima o poi ciò che non ti dice te lo dirà. ” scuoto la testa non sono convinta. È se mi tradisse? Non me lo direbbe mai!
“avra un'altra” Manuela fa cadere il suo profumo preferito che si rompe in mille pezzi. Mi guarda e furiosa.
“SENTI TU MI HAI STANCATO; SIAMO VENUTE QUA ANCHE PER DIVERTIRCI E NON FAI ALTRO CHE FARTI PARANOIE CHE NON STANNO NE CIELO NE IN TERRA. SIMONE TI AMA ED È UNA COSA CHE HANNO CAPITO ANCHE I PROFESSORI. FINISCILA CON QUESTA STORIA DI NON DARE NELL'OCCHIO, DI NON AVVICINARTI A LUI PERCHÉ SE NO PENSANO MALE: VIVITI STA CAZZO DI STORIA COME OGNI CRISTIANO NORMALE. SE QUEL RAGAZZO HA UN PROBLEMA TE LO DIRÀ A TEMPO DEBITO NON È PRETENDENDO LE COSE CHE RISOLVI I GRANDI MISTERI. È ADESSO SAI CHE FAI? VAI DA LUI GLI CHIEDI SCUSA PER COME TI SEI COMPORTATA E ASPETTI CHE LUI TI PARLI QUANDO NE AVRÀ VOGLIA. SONO SICURA CHE QUANDO AVRÀ CHIARO PURE LUI IL MOTIVO PER CUI SI SENTE IN QUEL MODO TE LO SPIEGHERÀ.
BASTA FARE LA BAMBINA CHE NON LO SEI MAI STATA!” sto zitta per alcuni secondi. Respiro e sento gli occhi bruciarmi. Non mi aveva mai attaccato in questo modo o in ogni caso non mi aveva mai parlato così. Si allontana e resto ferma sul mio letto. Carla non dice niente. Nessuna difesa nulla. Solamente silenzio. Mi ranicchio su me stessa e fisso il muro bianco davanti a me. Lascio che le calde lacrime scendano. La porta si apre e credo sia Francesca.
“beh cos'è successo?”
“manuela ha litigato con Emma. ”
“in che senso?” mi alzo ed esco dalla stanza. Non voglio sentire altro. Cammino lungo il corridoio. Sbatto contro qualcuno.
“ma tu non guardi mai dove vai?” fisso davanti a me Greta.
“scusa non ti avevo vista”
“guardati almeno la prossima volta” mi dice. Annuisco.
“Emma” mi volto.
“greta puoi lasciarmi in pace per favore non ho nessuna intenzione di litigare con te. ”
“tanto lo so che prima o poi Simone ti lascerà. È solo questioni di giorni”
“anche se un giorno mi lascerà non te lo darà più” le rispondo allontanandomi definitivamente. Arrivo al giardino e mi siedo sua piccola panchina. Il venticello batte sul mio viso bagnato facendomi entrare il freddo addosso.
Vedo arrivare la professoressa di latino. Ecco ci mancava solo lei adesso.
“Emma ma che succede? Dovreste essere su a cambiarvi per andare in disco?”
“io non andrò da nessuna parte”
“perché?”
“non ne ho voglia” si siede al mio fianco.
“Emma lo abbiamo visto come ti guarda Simone e io sono contenta che tu abbia fatto uscire il suo bellissimo carattere e anche la voglia di studiare. Cos'è che ti turba?”
“ho continuamente l'ansia di poter sbagliare qualcosa con lui. È importante per me e qualsiasi cosa io faccia mi sento in difetto!”
“ti ci fa sentire lui in difetto?” scuoto la testa asciugandomi il viso.
“Simone ogni giorno mi tratta come ogni ragazza vorrebbe essere trattata dal suo fidanzato. Sono io che mi sento sbagliata e non giusta. Ogni giorno affronto la giornata con la paura che qualcosa ci possa allontanare, prima di me non ha mai avuto relazioni serie questa è la prima, Greta continua a torturarci come se la sua vita girasse solo intorno a Simone e poi c'è qualcosa che lo turba che non mi dice. Non so più come comportarmi” non sapevo come mai mi trovassi a parlare con la professoressa, forse avevo bisogno di un appoggio più grande come se fosse mia madre qua con me.
“glielo hai detto che quando stai con lui ti senti in questo modo?” scuoto la testa. “ se sei la prima a non parlargli come fai a pretendere che lui lo faccia con te?”
“ non lo so. Quando è stato via mi sono sentita messa da parte perché ho ascoltato determinate parole, ho pensato anche di non essere in grado di stare con lui e che non fossimo giusti per stare insieme ma...”
“lo ami!”
“si. Lo amo e non posso fare a meno di pensare che quando litighiamo o stiamo lontani io sto male. Mi manca quasi l'aria” affermò. La professoressa mi abbraccia.
“Emma è normale sentirsi così. Anche io ancora dopo 28 anni di matrimonio quando litigo con mio marito mi sento in colpa o comunque sto male fa parte però della vita di coppia. Asciugati queste lacrime vai subito da lui e state insieme stasera. Io farò finta di non averti detto nulla" rido.
“grazie mille”
“dai vai adesso. Ti starà sicuramente aspettando” mi fa l'occhiolino e corro su in camera da Simone.

Speciale Come Te ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora