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Lo guardo senza dire alcuna parola, lui non si muove di un millimetro. So bene che devo parlare altrimenti non combiniamo più niente. Devo. Mi sistemo meglio sul letto senza cadere giù.
Non so da dove cominciare. Non mi piace litigare con te. Ti conosco da pochissimo e non so quante volte abbiamo discusso da quando ci frequentiamo.
Ci hai provato spudoratamente con me dal primo giorno. Ogni secondo un vaffanculo continuo. Più le ragazze mi dicevano che mi piacevi, più mi innervosivo. Ti ho detto che ho avuto un altro ragazzo e sono stata male. La nostra storia è finita perché lui è uno stronzo. Le mie amiche ancora peggio. Il fatto che mi sono chiusa in me. Per un mese non ho neanche mangiato. I miei pensavano di portarmi da uno psicologo perché non potevo andare avanti così. Non uscivo dalla mia camera e in realtà non ho tolto più una parola. Siamo venuti qui per il lavoro di papà ma in realtà anche per far cambiare me aria. Non pensavo di affezionarmi neanche alle ragazze ero fredda anche con loro. La prima settimana le ho trattate malissimo. Poi ho capito che esageravo e non era colpa loro ma mia che mi ero fidata Delle persone sbagliate. Ero io quella sbagliata in quel caso. Ho chiesto scusa e abbiamo cominciato ad essere amiche.
Quando ti ho visto la prima volta ho pensato che tu fossi il solito cretino coglione che ci provava con tutte non avevo tutti torti. Però conoscendoti ho capito che anche tu come me hai messo il cuore al freddo per non essere più ferito.
Ho provato a farti capire che mi piaci e non poco. Ho provato a farti capire che sto bene con te. Ho provato a farti capire che mi imbarazzo con te ed è tutto positivo. Ho provato a farti capire che effetto mi provochi quanto mi sfiori soltanto. Ho provato in questi giorni che siamo stati insieme a farti capire che inizio a tenere a te più di chiunque altro. Ho provato a farti capire che chiedere un opinione a mio padre era perché pensavo di poterti aiutare in qualcosa che per te è molto importante.
Ho pensato ieri che ti sarebbe piaciuto il gesto nei miei confronti. Mi sbagliavo. Come mi sono sbagliata su tante cose in 18 anni della mia vita.
Sono stata in disco con le ragazze, non riuscivo a pensare altro che alla nostra discussione, a te che mi dicevi di non voler aiuto. Pensa che prima di andare con loro ho litigato con papà perché diceva che la tua reazione era solo giusta perché nessuno ha mai fatto qualcosa per te.
Ho incontrato Lorenzo e Luca, il primo mi ha chiesto dove fossi; il secondo invece aveva capito che c'era qualcosa che non andava in me.  - respiro cercando di trattenere le lacrime.  -  Non voglio assolutamente che pensi: ad Emma faccio pena. Non è cosi. Tu non mi fai pena simo. Tu ai miei occhi sei il ragazzo più dolce del mondo con tua mamma ed è normale fare quello che tu stai facendo con lei. Apprezzo. Nessuno lo farebbe. Tu sei speciale. E davvero se tu non vuoi e non hai bisogno del mio aiuto o di me. Lo capisco. Non si può avere tutto dalla vita. Sono fuggita dalla discoteca non ho nemmeno avvisato le mie amiche. Ho preso un taxi e sono venuta qui. Ti sto dicendo tutto. Adesso so che posso tornare a casa”
Ingoio la saliva. Smetto di guardarlo negli occhi. Mi volto scendendo dal letto e infilo le scarpe. Lui non fa nulla. Capisco benissimo che proviamo cose differenti. Esco dalla sua stanza e saluto sua madre che non capisce perché io stia andando via da sola credo sia l'una di notte o poco più. Apro la porta di casa sua e scendo le scale. Le lacrime iniziano a scendere.
Mi sento fermare per un polso. Mi volto e sbatto con il suo petto. Mi stringe.
“non ti azzardare ad andare via. Non te lo permetto Emma. ” alzo lo sguardo e si tuffa sulle mie labbra. “io voglio stare con te. Voglio te e voglio anche che mi aiuti. ”
“ma.." mi blocca mettendomi le mani sulle labbra.
“scusami per oggi. Ho sbagliato a trattarti in quel modo. Sei la prima ragazza che sa determinate cose. La prima che non mi fa capire più niente quando mi guarda. Sei la prima che mi capisce al volo. Ha ragione mia sorella sono un po' coglione” ridacchiò e mi stringe di nuovo.
“dormi con me?” poi mi chiede.
“si " rispondo. Mentre lui prende il mio viso e mi bacia un altra volta lasciando in me un sacco di brividi.

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