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Simone mi ha finalmente portato a Malta. Dopo i festeggiamenti con i nostri genitori per la mia laurea siamo tornati a casa e abbiamo chiacchierato un po', mi ha spiegato la sua posizione per come si è comportato e io ho capito cosa intendesse lui. Il giorno dopo lui è andato a lavoro e poi è tornato con due biglietti per la mia piccola isola. Sembra molto felice di essere qua con me e io lo sono con lui. Luke ha conosciuto Simone e vanno anche d'accordo. Non pensavo che quest'ultimo sapesse così bene l'inglese eppure mi ha sorpresa. 
Stasera ho deciso di portarlo a cena in uno dei ristoranti in cui mi portavano sempre i miei genitori per stare un po' più di tempo insieme. Ci siamo preparando, lo vedo cercare nella tasca della giacca e respira poi.
“amore tutto bene?” chiedo mentre mi allaccio le scarpe.
“ si. Pensavo di aver messo il telefono li poco fa ”
“ lo hai in salotto sul divano” mi sorride, si avvicina mi bacia.
“ sei la mia salvatrice”
“ solo perché ti ho trovato il telefono?” gli chiedo mentre se la ride alla grande. Mi alzo in piedi tenendomi in equilibrio sui tacchi e sento però i suoi occhi puntati addosso. Pensavo fosse andato a recuperare il suo telefono.
“ che c'è? Sto male? Mi devo cambiare di nuovo?” c'avevo messo tempo per trovare questo vestito rosso che mi piacesse dentro il negozio ieri e in più oggi avevo iniziato a guardare quello che avevo. Ma era stata una lunga battaglia. Non mi trovavo bene con nessuno.
“ saresti bella anche con un sacco in testa Emma. Il fatto è che non sarà un po' troppo corto?” domanda retorico continuando a fissarmi per alcuni minuti.
“ non essere geloso su via”
“ io geloso? Emma, amore, ma ti sei vista? Sei uno schianto e poi...” appoggia le mani sul miei fianchi e mi bacia a stampo “ questo vestito traccia ogni tua forma. Devo stare attento ti rubano” scuoto la testa.
“ non mi ruba nessuno. Se mai dovrebbe essere il contrario e poi vorrei ricordarti che stiamo insieme da 6 anni e io ti amo da impazzire.”
“ se la mettiamo così allora... Anche io ti amo.” aggancio le braccia intorno al suo collo e lo baciò con passione ci stacchiamo a corto di fiato e mi stringe un po'.
“mi finisco di preparare così siamo in orario”
“ chiamo mamma e ti aspetto!” annuisco senza problemi. Lo vedo andare in salotto. Ho la tentazione di sapere se stava davvero cercando il telefono quindi di controllare quella tasca. Ma ammazzo il mio istinto e vado a finire di prepararmi.
Mi trucco mi sistemo i bracciali e la collana che Simone mi aveva regalato da tempo. Non l'avevo mai tolta. Quel cuore mi faceva ricordare che lui era sempre con me anche quando non c'era. Finisco prendo la borsa e lo raggiungo.
“Eccomi” lo vedo intento a fare le coccole a Pearl in questi giorni che siamo qui l'abbiamo voluta tenere noi e Simone è impazzito per lei. “ inizio a pensare che ami più lei di me”
“non c'è nessuna che ti batte neanche il tuo cane.” sorrido. Si alza per prendere le chiavi e andiamo in macchina.
Sarà una lunga cena stasera. Voglio che si goda la mia piccola isola con me.

*Spazio autrice: scusate il ritardo oggi sono stata indaffarata e il capitolo non era ancora finito. Un bacio *

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