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Oggi è il grande giorno. Stiamo assistendo alla laurea di Emma. Stamattina ha avuto una piccola crisi, sono riuscito a calmarla poco prima di uscire di casa, l'ansia la stava divorando. Ha dato il meglio di sé. Manca poco è daranno i voti. Sono agitato anche io sinceramente. È un traguardo importante per lei. So quanta fatica ha fatto per essere arrivata fino a qua e so anche che non vuole deludere nessuno; soprattutto Conrad suo padre. Ci siamo tutti oggi. La sua famiglia e la anche la mia. Papà non voleva venire all'inizio ma sia io che Sara siamo riusciti a convincerlo. Già Sara finalmente ha un rapporto con mio padre dopo un anno di muri è riuscita a sciogliersi. E adesso vanno d'accordo. Mio padre si divide per entrambi e so che sta conoscendo un altra donna. Con mamma i rapporti sono buoni. Non si scannano più e sembra che si vogliamo bene nonostante tutto e questo per me è la cosa più importante.
Vorrei vedere felice anche lei di nuovo con qualcuno al suo fianco. Prima o poi anche mia sorella andrà via di casa e sapere che sarà sola mi mette tristezza.
“Ecco ci siamo” Kurt mi da un colpo sul braccio richiamando a guardare davanti. Tutti quelli che dovevano fare la Laurea si trovano davanti alla commissione. Li chiamano ad uno ad uno. Sto tremando.
“Emma muscat: il suo ultimo esame è andato molto più che soddisfacente. Durante il percorso universitario non ha mai abbassato la guardia. Con tutti questi bei voti e la splendida tesi che ci ha portato. Non possiamo che darle 110 e lode. ” scatta un applauso in sala. Io sento gli occhi bruciare e un paio di lacrime sfuggire al mio controllo. Sono così orgoglioso di lei. Di dove arrivata con le sue gambe.
“Ehi” Rosanna mi appoggia la mano sulla spalla è mi sorride.
“ scusate sono solo lacrime di felicità” rispondo un po' senza voce. Il cuore mi scoppia è giuro che non vedo l'ora di abbracciata. Ci fanno poi uscire dalla sala per lasciare i ragazzi finire di salutare e altro.
“ c'è da festeggiare adesso” afferma Conrad facendo ridere tutti.
“ beh se lo merita Emma! Complimenti per aver tirato su una figlia del genere. ” mio padre guarda dritto negli occhi i genitori di Emma mentre dice queste cose e io non posso essere più che felice a sapere che finalmente si è sciolto un po'.
“ grazie Giulio. Ma Emma da quando sta con Simone è maturata tanto.”
“io non c'entro nulla. Emma era già grande per la sua età e io sono solo molto fortunato ad averla. Non penso che sia il contrario”
“ ma smettila!” mi rimprovera mia suocera facendomi sorridere.
“ sei bello quando ti commuovi”
“ Sarà finiscila! Non mettere il dito nella piaga. E poi non stavo piangendo. ” mi spinge ridendo.
“ su via eri molto commosso. Si vedeva che eri orgoglioso di lei” annuisco perché è verità. Poco dopo la vediamo venire verso di noi e mia madre subito le mette la corona in testa.
“ auguriiiii” urlano tutti. Resto fermo a vederla sorridere e abbracciare tutti quanti.
“ grazie Grazie. Se sono qui oggi lo devo a voi. Davvero. Mi siete stati accanto in ogni momento della mia vita. Dai primi scleri alle più piccole cose. ” dice ai suoi genitori abbracciandoli “ grazie davvero mamma e papà senza di voi ora non sarei qui. ”
“siamo orgogliosi di te Emma” le dice Kurt abbracciandola successivamente.
“ sono davvero felice” mi siedo su un muretto basso e lascio che si goda questi momenti insieme alla sua famiglia.
“Pensi di continuare a stare così per molto?” mi chiede mio padre lanciando uno sguardo complice a mia madre che anche lei si avvicina.
“ non voglio rovinarle questo momento. È giusto che passi alcuni minuti con la sua famiglia. Li vede poco visto che ormai viviamo insieme e il fatto della laurea le aveva portato via un sacco di tempo. Non mi va di intromettermi”
“Simo ad oggi anche tu sei la sua famiglia. Stai con le già da sei anni non è poco” mi dice mamma.
“ quelle sono le persone che l'hanno messa al mondo mamma verranno sempre prima di te”
“ eri così felice prima perché fai così adesso”
“ non sto facendo niente. Sto solo lasciando dello spazio a lei per stare con i suoi genitori e suo fratello”
“ sembra quasi che ti senti fuori luogo!” esclama Sarà sentendo ciò che ho appena detto. Roteò gli occhi e sbuffo. Non mi stavo sentendo fuori luogo. Volevo e voglio soltanto rispettare un suo momento. Oggi è il suo giorno, è per quanto io sia il suo fidanzato non posso sempre avere il primato di stare nei suoi pensieri, nonostante io sappia quanto mi ami.
“ non mi sento fuori luogo. Voglio lasciare tempo a lei di stare con loro. Vi prego non fatemi ripetere sempre le stesse cose. È un giorno di festa e non voglio rovinargliela. ” dico. Appoggio le mani sul mio pantaloni sbottonandomi poi la camicia leggermente. Non dicono nulla. La osservò mentre ride e scherza con i suoi genitori. Mentre Kurt ogni tanto le pizzica il fianco per farle un dispetto e lei sui tacchi cerca di stare in equilibrio. Prende la bottiglia e la stappa.
Auguri amore mio che tu sia sempre felice come oggi. Sei un essere speciale e mai avrei pensato di innamorarmi follemente di una come te. Perfetta precisa e totalmente il mio opposto.
Le soddisfazioni arrivano a chi sa aspettare.

...

Mi guardo intorno dopo mezz'ora di chiacchiere e mi chiedo dove fosse finito Simone. Mi aveva accompagnato come tutti gli altri e si era preso cura di me poco prima di arrivare qua.
“mamma ma simo? ” chiedo mentre lei mi guarda prendendo i bicchieri da dentro la busta.
“ era con noi dentro stavamo parlando poi sei arrivata e non abbiamo capito molto ” mi risponde in inglese adesso. Mi giro per cercarlo e lo trovo seduto sul muro un po' lontano da noi con i suoi genitori.
“scusatemi un secondo.” annuiscono papà prende la bottiglia e mi avvicino a loro.
“ perché siete tutti qua?  C'è da festeggiare mica da stare qua al caldo”
“ andiamo allora” mi dice Maria mentre tira con lei quasi tutti tranne Simone. Li spinge verso la mia famiglia e restiamo soli.
“ perché sei qua? " Domandò “ non vuoi festeggiare con me?"
“ ti ho lasciato con la tua famiglia” confessa. Mi siedo vicino a lui prendendogli la mano.
“ non roviniamoci questo giorni per favore con i nostri litigi. Potevi raggiungerci anche tu. ” confesso.
“ non voglio rovinarti proprio nulla. Ecco perché ti ho lasciato libera di stare con loro. Oltretutto non ci stai mai se non quelle poche volte che vai per trovarli”
“si simo ma cosa c'entra? Sei il mio fidanzato non rovineresti proprio niente”
“ volevo solo che passassi almeno una mezz'ora in più con loro. Ci stai sempre con me” alzo gli occhi al cielo cercando non innervosirmi. Quando faceva così mi da fastidio. Stavo con lui perché lo amavi perché stavo bene. Perché mi sa prendere. Se non vedevo i miei genitori era per mancanza di tempo non perché lui mi avesse tenuta segretata in casa.
“ non mi ha obbligato nessuno a stare con te per sei anni. Se lo fatto ci sarà un motivo. E poi Simo se non andavo da loro era solo perché tra gli studi e la casa non c'era tempo. Ma questo tu lo sai, non capisco perché tu stai comportando così. È un giorno importante per me dove ho dato tutta me stessa. Ho preso il massimo dei voti. ”
“si non sto dicendo niente. Dai andiamo ” si alza e va verso gli altri scuoto la testa continuando a non accettare questo atteggiamento. Stiamo un altro poco li e poi andiamo al ristorante. In macchina nessuno dei due parla. Al tavolo ognuno prende posto e lui lontano da me.
“ che succede?” mi chiede sarà alla mia destra.
“ non lo so. Tuo fratello è strano. Non capisco sinceramente perché si sta comportando così. ” sussurro per farmi sentire sono da lei.
“ sai che dopo averti detto il voto piangeva.”
“ non mi parla da prima. Non lo sapevo. ”
“ voleva pure nasconderlo tante che uscito prima di tutti. Era emozionato.”
“ allora perché mi tratta cosi”
“ forse perché non ti sei accorta subito di lui. Hai salutato i tuoi genitori appena uscita e lui era alla tua sinistra a pochi passi da te. ”
“ ma non è vero non mi sono accorta. Lo avrei salutato” Sara alza un sopracciglio come se stessi dicendo una scemenza. Era vero che ero presa dal ringraziarli ma avrei salutato anche lui se non si fosse allontanato.
“ si è allontanato subito ”
“ voleva rispettare il tuo momento e si sentiva di troppo. Anche se diceva il contrario.” mi confessa Sara. Mi alzo dal tavolo mi avvicino a Simone che parlava di calcio con mio fratello. Lo tiro per un braccio con tutte le mie forze alzandolo subito dalla sedia. Tutti mi guardano non mi interessa adesso. Lo trascinò con me fuori dal ristorante.
“ sei impazzita! Parlavo con tuo fratello non mi sembra che stessi facendo qualcosa di male”
“ non sono impazzita, non voglio rovinarmi questa giornata per i tuoi comportamenti da bambino. Pensavo mi saresti stato accanto invece sei distante. ”
“ non ti sto accanto? Emma ma ti sei fumata il cervello. Fino a un minuto prima che iniziassi il disco raccoglievo ogni tua paranoia. Non puoi dirmi sinceramente questo” mi agito.
“ ti saresti potuto avvicinare mentre salutavo i miei. ”
“ancora con questa storia Emma. Ti ho lasciato libera di stare un po' con loro. Non voglio essere ripetitivo”
“ tua sorella mi ha detto che ti sei sentito fuori posto solo perché non mi sono accorta che eri vicino a me”
“ mia sorella fa solo dei casini. Non mi sono sentito messo da parte ho semplicemente fatto quello che volevo fare, festeggiare con loro che sono le persone che verranno prima di tutti gli altri compreso me”
“ ma non è vero Simone! I miei genitori hanno la tua stessa importanza. Sto con te da sei anni pensavo lo avessi capito che ti amo da impazzire e che tu sei la mia famiglia adesso” urlo stavolta. Qualcuno che fuma si gira. Sta zitto alcuni secondi e poi mi guarda.
“ Emma mi dispiace davvero. Ma volevo solo trovare un modo carino per farti stare con loro. So che mi ami e so anche che ad oggi per te io sono ciò che vuoi realmente. Altrimenti non ci stare nemmeno ancora con te. Vorrei solo dirti che per me vale la stessa cosa e sono molto orgoglioso della donna che sei diventato” mi butto tra le sue braccia sapendo bene di non riuscire a restare arrabbiata a lungo con lui. Mi bacia a stampo e poi torniamo dagli altri.

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