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" Simone è inutile che insisti tanto la risposta è sempre no" Sara è passata a casa a portare Delle polpette che Maria ci teneva mangiassimo. Simone dice sempre che sono buonissime io ancora non ho avuto l'onore di assaggiarle. Adesso stanno discutendo in salotto perché Giulio vuole provare a vedere Sara ma lei non ne vuole sapere.
"Ma cosa ti costa? Non ti ha chiesto di vendergli l'oro. Ti ha solo invitato a prendere un caffè con lui"
" Simone ne abbiamo già parlato. Ti ho detto che io non mi faccio raggirare."
" nessuno ti vuole raggirare. Lui è cambiato"
" persone come lui non cambiano mai. È possibile che non lo capisci. "
" invece si. Sarà se lui non avesse voluto davvero io non mi sarei mai avvicinato. Se abbiamo un rapporto è perché li ha voluto lui per primo non io"
" tu gli hai dato modo di entrare nella tua vita Simone. Io non voglio"
"senti Sara io ti amo e lo sai. Sei mia sorella ma dargli una possibilità non ti cambierà la vita. Questa casa era dei nonni. Ci portava sempre me perché tu eri sempre troppo concentrata a stare con la mamma che con lui. Prima era vecchia casa adesso l'abbiamo modernata. Quando avevo paura della reazione di Emma lui c'è stato. "
" solo perché così potevi venire a vivere qui Simone dai! Lo capisci che..." Simone ferma sua sorella dal fiume di parole con una mano sul braccio.
" no. Non lo ha fatto per questo. Sono stato io a chiederglielo. Lui voleva affittarla la casa non pensava che io decidessi una cosa del genere. È poi cercava di darmi dei consigli ma secondo lui non ci riusciva. Papà mi ha detto: « forse è meglio se ne parli con Conrad lui saprà dirti meglio». "
" che c'entra questo?"
" c'entra il fatto che si sentiva inferiore a mio suocero eppure ha provato a farmi una spinta per farmi capire che la mia donna avrebbe comunque accettato "
". Simone per favore!"
" Sarà non ti sto chiedendo niente. Solo di andare a questo invito. Giuro che se va male e ti trovi male non ti dico più niente. Fallo per me ti prego!"
Simone quando vuole lui sa essere molto convincente. Sono sempre ferma sulla penisola e faccio finta di sistemare il pane. Sposto poi la frutta.
" ti odio"
"anche io sorella"
" ruffiano"
" andiamo avanti con gli insulti?"
"Emma come fai a sopportarlo tutti giorni?" urla per farsi sentire manco fossimo a 200 metri di distanza. Rido.
" non lo so sarà. Credo sia l'amore"
" siamo messi male allora" mi risponde ridendo. Simone la lancia sul divano e la fa ridere ancora di più facendole il solletico. Il mio esame alla fine è andato benissimo. 30 e sto. Sono veramente felice di come stanno andando le cose non potrei realmente chiedere di meglio.
" quindi vai?" chiedo adesso io a Sara una volta che si è avvicinata a me. Sorride.
" si. Solo perché se no Simone mi rompe fino a che non mi convince"
" hai paura?" scuote la testa.
" sono la più grande e non ho mai assistito più di tanto ai loro litigi. Stavo spesso in camera. Simone invece era piccolo e spesso volentieri stava la con loro. Non ricordo molto di mamma e papà insieme o forse non me li voglio ricordare, ma non vorrei assolutamente che lo abbia raggirato per bene solo perché poi sarebbe stato un uomo solo. "
" non credo Sara. Io ho affrontato Giulio prima di Simone e ti giuro ero così arrabbiata, non capivo perché si comportava così, voleva le vostre attenzioni perché anche questo comportano gli errori. Ha sbagliato. Non ti sto dicendo che devi per forza averci un rapporto fin da subito. Ma prova almeno vederlo il resto si vedrà. "
" ti ha comprato anche a te" alzo gli occhi al cielo e l'abbraccio.
" non mi faccio comprare da nessuno. Nemmeno da tuo fratello quando ne combina una Delle sue figurati da tuo padre. Penso che però che tutti nella vita possiamo essere perdonati. Dopotutto non ha ammazzato nessuno. Lo so vi ha feriti e forse anche io avrei reagito come voi ma credo anche fortemente che lui vi voglia bene."
" grazie Emmina"
" nessun grazie Sara. Vi voglio bene davvero a te e tua madre. " mi stringe di nuovo.
" stasera allora vi chiamo per farvi sapere come è andata" Simone ci raggiunge mi bacia e poi si mette ai fornelli.
"stasera tuo padre è qui" affermò. " è da un paio di giorni che Simone lo assilla per venire. Così compriamo una pizza e stiamo un po' insieme. Io domani non ho lezione quindi posso pure prendermi la briga di andare a dormire tardi" continuo a dire.
" allora chiamerò lo stesso"
" brava Saretta! "
" io vado perché mamma mi stava aspettando per pranzare. Mi raccomando fate i bravi e non litigate"
" tranquilla sorellona" Simone l'abbraccia e poi le lascia un bacio sulla fronte. La salutiamo e restiamo soli. Il mio ragazzo ha il viso più rilassato di prima, sintomo che vedere sua sorella accettare ciò che le ha chiesto gli fa bene.

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