18.

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È passato un mese. Le cose tra me e Simo vanno bene a parte qualche scaramuccia per nulla il resto stiamo sempre più uniti. Abbiamo trovato un nostro equilibrio per vederci tra scuola e il suo lavoro. Oggi dovrei aver risposte da mio padre. Ho l'ansia perché è più di una settimana che lo stresso per sapere. Non voglio ricevere cose negative. Questa famiglia ha bisogno un po' di speranza. Le mie amiche quando hanno saputo della mamma di simo sono rimaste al quanto scioccate, mi hanno promesso di non dire niente a nessuno. Sono contenta di condividere molte cose con loro. Respiro. Stamattina ci siamo visti tutti a scuola, Francesca non riesce a lasciarsi andare con Lorenzo e gli ha messo un muro, quasi non si parlano proprio.
“ehi” mio padre fa ingresso in sala mentre sono sdraiata vicino a Kurt che dorme.
“ciao papà. Sei stanco? vuoi qualcosa?”
“solo un pochino. Stai tranquilla. Ho ricevuto risposta tesoro. ” mi alzo in piedi e mi avvicino a lui.
“ti prego dimmi che si può fare qualcosa. Che magari il prezzo può scendere o si può intervenire prima senza spendere tutti quei soldi. ”
“Emma calmati. Ho capito che ci tieni ma tra poco ti viene un infarto.”
“ è che....” abbassò lo sguardo “ ... Non voglio dare false speranze a Simone. Lui ci tiene tanto a questa cosa e vuole che sua madre torni a camminare. ” mi accarezza una guancia.
“ti stai innamorando?” mi chiede di colpo mio padre. Il mio cuore perde un battito cardiaco. Sento le gambe tremarmi. Non lo so se mi sono innamorata. Provo dei forti sentimenti che ancora non come indentificare. Non sono stata poi così bene con nessuno se non con lui.
“Emma” lo guardo.
“non lo so papà. Mi piace. Sto bene con lui. Questo posso dirti. Vedo come ci sta male per questa situazione e suo padre è un pezzo di merda”
“non si dicono queste cose ”
“tu non abbandoneresti la mamma. Lui lo ha fatto. Ha abbandonato tutti lasciando tutti problemi su suoi figli” quasi urlo. Noto Kurt muoversi e cerco di calmarmi.
“ quindi gli vuoi dire che l'intervento si può fare, i tempi sono di due mesi tre per prepararsi. Per il prezzo non posso fare un granché Emma. Ho trovato un ospedale a Padova. Bisogna fare tutti controlli alla signora e vedere tutti gli esami e poi operare.”
“oddio grazie papà!” l'abbraccio.
“Emma sai che i tempi sono sempre quelli e dovrà poi fare la riabilitazione e non sarà facile”
“si papà. Ma già sapere che c'è un ospedale disponibile è tanto” annuisce e mi bacia una guancia.
“ah qua siete?”
“ciao mamma. Papà è rientrato da poco. Io devo andare da Simone. Adesso lo chiamo”
“ma come da Simone non c'eri già ieri? È oggi non doveva lavorare?”
“torno per cena. Deve fare la mattina domani. Salterà scuola lo so ma devo vederlo”
“va bene tesoro.” abbraccio anche lei. Mio fratello si sveglia dal sonno pomeridiano e sorride nel vedermi così. Corro in camera da letto e prendo subito il telefono.
“pronto?”
“Simo ma dormivi?”
“no piccola. Che succede? Stavo finendo di sistemare la cucina per la cena di mamma. Giulia oggi la portata al parco e va via prima. ”
“riesci a venire a prendermi. Altrimenti prendo il pullman ho una notizia per te”
“Emma stai bene?”
“si simo sto bene.”
“ok sto arrivando. ”
“ti aspetto” chiudo la chiamata euforica mi cambio velocemente. Aspetto una buona mezz'ora e poco dopo mi scrive che sta sotto.
“ci vediamo dopo”
“Emma per cena altrimenti non esci più ”
“va bene mamma a dopo" le bacio una guancia e fuggo da Simone. Entro in macchina e lo baciò.
“tutta questa euforia”
“sono felice” sorride anche lui. Mi porta a casa e mi accomodo sul divano.
“vuoi qualcosa da mangiare?”
“no. Sono già le sei se mi offri da mangiare adesso è la fine. Senti ti devo parlare ti siedi qua vicino a me?” chiedo dolcemente. Gli bacio una guancia una volta vicino e mi guarda. Il suo sguardo è abbastanza preoccupato.

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