Capitolo 23 - Novità in vista

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Mi guardo un'ultima volta nel piccolo specchio che tengo nell'armadietto. Ho fatto proprio bene a truccarmi almeno un po', se devo davvero partecipare alle selezioni delle cheerleader dovrò essere impeccabile, oppure non avrò nemmeno una speranza di entrare nella squadra, arrivo più svantaggiata delle altre, il capitano mi odia, per di più io non sopporto lei, quindi mi sembra perfetto.

«Buongiorno Cassie, a cosa stai pensando?» mi sorprende Kelsey, aprendo qualche armadietto più in là del mio. Ma resto in silenzio, fino a quando entrambe ci fermiamo davanti la bacheca con le attività extra. Oggi, dopo pranzo ci saranno le ultime selezioni.
«cosa stai facendo!» mi guarda male, mentre trascrivo il mio nome sotto una lunga lista di ragazze.
«Cassie stai male o cosa?!» sembra preoccupata.
«ti ricordi che il capo cheerleader è Adison?» mi informa, anche se lo so perfettamente anch'io.
«purtroppo lo ricordo» sbuffo, lasciando ricadere la penna, legata ad uno spago.
Poi la guardo, vorrei tanto chiederle di farmi compagnia e provare anche lei ad entrare nella squadra.
«no! Non ci pensare neanche per un secondo» borbotta e si gira dalla parte opposta, pronta ad andarsene.
«ti prego..» sussurro piano e dopo qualche passo la ragazza torna al mio fianco.
«mi piacerebbe essere una cheerleader.. ma al secondo anno Hayley non mi ha fatto entrare nella squadra, mi aveva detto che ero inadatta»
«beh è brutto da dire.. Ma ora Hyaley non c'è.. Prova ad immaginare cosa direbbe Hunter se ti vedesse con il completo della squadra.. » cerco di convincerla, al nome del del ragazzo le si illuminano gli occhi, prende la penna e trascrive il suo nome.
«lo faccio solo per far vedere che posso essere una perfetta ragazza pon pon anche da alta» specifica lasciando la penna.
«si certo Kelsey, continua a crederci» mi lascio scappare una risata e lei mi segue in aula, ancora sconcertata per la mia battutina.

Dopo quelle che parevano ore, tutta la classe era ancora intrappolata nella aula e il professore era arrivato a ripassare soltanto fino la mitologia Greca.
<ragazzi, la parte più notevole, che ha un non so che di affascinante, sono storie che si tramandano sui libri da centinaia di anni> cinguetta il prof, mentre passa per i banchi, con la continua speranza di vedere ogni studente attento alla sua lezione.
<e sappiamo dove dimoravano gli dei greci?> si gira verso la classe e inizia a guardarci uno ad uno, incitandoci con lo sguardo a rispondere alla sua domanda.
<chi lo sa? non datemi motivo di pensare che non avete studiato> dice ancora l'insegnante.
<sul monte Olimpo!> mormora il ragazzo seduto davanti di me, solo poco dopo mi rendo conto che è Harper, questo ragazzo sa proprio il fatto suo.
<è esatto signor Milles, ma voglio sapere il luogo esatto> si gira più volte.
<avanti ragazzi, non succede niente se sbagliate> ci incita.
<in Tessaglia> dice convinta Sophia, mentre mordicchia silenziosamente la penna nera che tiene in mano. Solo ora noto che tra i capelli rossi e lisci indossa un fiocco blu, le sta davvero bene e penso che dovrò indossare una cosa simile alla sua, se entrerò mai nelle cheerleader.

<Esatto> risponde il professore, fiero di se stesso, per aver fatto acquisire le giuste informazioni ai suoi studenti.
<gli dei formarono una società gerarchizzata alla loro autorità e ai loro poteri, potevano tuttavia muoversi liberamente nel mondo, poi alcuni dei vennero associati a tre demoni principali, quali?> chiede.
<Mrs Cooper> fa il professore, solo ora mi accorgo che c'è anche Aaron nell'aula, non lo avevo proprio notato, ero troppo concentrata nella piccola missione di diventare cheerleader che mi sono imposta stamattina con mio fratello.

<trovo questo argomento stupido> interviene il ragazzo, dopo essere stato interpellato dal professore.
<per quale motivo?>si avvicina al banco del ragazzo e gli apre il libro che teneva chiuso sul banco.
<sono solo invenzioni, gli dei dell'antica Grecia avevano le caratteristiche umane perché i greci gli immaginavano così! per questo si chiamano miti> risponde.
<come puoi esserne certo> mi intrometto, girandomi verso gli studenti seduti nelle file in fondo.
<Miss Blake, vuole aggiungere qualcosa? magari un pensiero?> mi chiede il prof.
<se parliamo di mitologia, è ovvio che non siano mai esisti, ma non tutti i miti sono invenzioni, ad esempio la guerra di Troia, il ritorno degli Eraclidi, affondano le loro radici in eventi storici, realmente avvenuti>mi lascio scappare un sospiro.
<quindi il tuo intervento è per metà esatto> gli faccio notare, ma il ragazzo, invece di contraccambiare uno sguardo duro e furente, mi osserva con un ampio ghigno sul volto, ogni tanto penso che oltre ad essere strano e bipolare, sia anche inquietante e.. e dannatamente bello.
<grazie signorina Blake! bene ragazzi per oggi può bastare, magari quando dovrete decidere la meta per la gita all'estero deciderete proprio la Grecia>
<ne dubito fortemente> sento sussurrare qualcuno.

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