Capitolo 25 - Beer Pong

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Un'ora dopo la fine della partita, mi ritrovo da sola all'uscita della scuola. Trevor mi raggiunge subito dopo, che a causa di un ultimo controllo medico, fa ritardo. Fortunatamente oltre a qualche malore non ha nulla, al male non ci pensa nemmeno, è troppo esaltato per aver vinto la partita ed essere stato selezionato da più di uno degli osservatori. Si merita ogni cosa.

«sono stanchissima, non sento più le gambe..» mi lamento, mentre mi allungo, cercando di trovare una posizione comoda sul sedile del passeggero.
«c'è una festa, stasera» mi informa mio fratello senza nemmeno ascoltare le mie parole.
«ma non sei stanco?» lo guardo.
«no, mi sono riposato mentre ero in panchina» mi fa notare, mentre guida.
«vabbè.. comunque non ho voglia» ribatto portandomi sul corpo una giacca, usandola come coperta, per riscaldarmi.
«ma dai, è solo una festa! per di più festeggiamo la vittoria della partita» rammenta lui.
«ma se festeggiamo sta sera, allora che senso ha il ballo di domani?» domando, ma non ottengo nessuna risposta da parte sua, probabilmente, nemmeno lui lo sa.

«quindi? andiamo?» insiste, ma questa volta si gira verso di me, distogliendo lo sguardo dalla strada, per guardarmi.
«fa come vuoi, tanto anche se ti dico ciò che penso, finiamo lo stesso nel fare ciò che vuoi tu..» sbuffo, imitando un sorriso tutt'altro che vero.
«vedrai che ci divertiremo» dice lui accelerando, per arrivare il prima possibile alla festa, che da quello che ho capito si tiene a casa dei due gemelli Johnson, infatti dopo poco, mi rendo conto che Kelsey mi aveva inviato un messaggio, dove diceva di passare a casa sua per festeggiare.

All'arrivo, non riusciamo a trovare un parcheggio, il ciglio della strada è pieno di macchine e mi rendo conto che non è una festa per poche persone, ma diciamo per quasi tutta la scuola.
Riusciamo ad imbucare l'auto in un piccolo viale e quando entriamo nella grande casa iniziamo a notare la vastità di persone presenti alla festa.
E tra tutti gli studenti lo vedo.
Aaron, è in piedi davanti ad un tavolo, tiene in mano un bicchiere rosso e il suo viso pare tutt'altro che divertito.

«Cassie andiamo» Trevor mi chiama notando la mia assenza.
«arrivo..» lo guardo, ma quando mi rigiro verso Aaron non lo vedo più, è sparito, inizio a cercarlo con lo sguardo, ma considerando il numero di persone al party credo sia impossibile trovarlo nel giro di qualche secondo.
Uscendo, nel retro della casa un fiotto di fumo, alcol e musica a tutto volume, mi accoglie.

«eccoti qua, pensavo non venissi alla festa!» esclama una ragazza, Kelsey. Indossa un vestito nero aderente e le sue labbra sono contornate da un lucidalabbra, rosso acceso. 
«come potevo perdermela» forzo un sorriso, guardandomi attorno. Il giardino è pieno di gente che balla e si diverte sotto le luci colorate e il buio scuro della notte.
«tieni!» Kelsey, strillando per farsi sentire, mi passa un bicchiere blu.
«che cos'è?» afferrando il bicchiere, inizio ad esaminare il contenuto, non ho proprio voglia di bere super alcolici.
«è champagne, avanti bevilo» mi incoraggia ma resto immobile.

«dai Cassie! per una volta in tutta la tua vita divertiti»

A quelle parole mi irrito, chi l'ha mai detto che non mi diverto di solito?
Infine mi arrendo e annuisco alle sue parole. Bevo in qualche sorso il bicchiere di champagne e per la prima volta devo ammettere che è davvero buono, mi viene quasi voglia di prenderne un'altro.

Nel frattempo, Crawford, sale sopra ad uno dei tavoli e invita tutti a prendere un bicchiere di qualsiasi bevanda, per fare un brindisi. Il ragazzo prende una bottiglia e si sente un grande rumore, quando il tappo salta via velocemente.

«un brindisi, alla vittoria della Lonsdale!» urla Crawford portando la bottiglia di vino al cielo e quando tutti lo imitano, compresa me, inizia a bere con foga e nel giro di un minuto, si scola l'intera bottiglia. Emette un forte urlo e la folla fa lo stesso iniziando a bere ognuno dal proprio bicchiere.
Un chiasso assordante ricopre l'intera struttura, nemmeno alla festa in spiaggia c'erano così tante persone.. Ora vorrei così tanto essere nel mio letto, a casa mia!

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