CAPITOLO 3

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Questa mattina sono più agitata del solito. La sveglia suona alle 7.00 e mi accorgo che dovrei proprio cambiare suoneria, per evitare di svegliarmi in modo così brusco tutte le mattine. Prendo il coraggio necessario per alzarmi dal letto e corro subito in doccia. A San Francisco era esattamente questa la mia routine mattutina e sto cercando di mantenerla. Appena finito scelgo l'outfit per questo primo giorno e opto per un jeans ad alta vita ed una maglietta di quelle comprate ieri. Per una che non vuole dare nell'occhio è più che bene.

<<Buongiorno cuginettaa, pronta?>> sento Luke

Per niente.
Annuisco e sorrido, ma si vede chiaramente che non sono per nulla entusiasta.

<<Oh andiamo, Ashley e Cameron non ti toccheranno minimamente. E se solo proveranno a farlo, se la vedranno con me e non sarà un piacere per loro>> dice, come se avesse colto pienamente la mia preoccupazione

<<Grazie>> rispondo velocemente e dopo aver mangiato uno dei croissant in cucina, occupo il bagno per truccarmi e sistemarmi i capelli.

Dopo un quarto d'ora io e Luke siamo già in macchina che percorriamo le strade trafficate di Miami sperando di arrivare in tempo.
Non sarebbe proprio consigliato fare ritardo il primo giorno.
Fortunatamente la fila scorre e riusciamo ad arrivare in tempo.
Una volta entrati nel cortile mi rendo conto che la scuola è gigantesca, tre volte la mia vecchia di scuola. Riusciamo a scorgere i nostri amici, ci sono tutti, compresa Cat.

<<Buon primo giorno di scuola, bellezza>> urla il biondino Austin.

Quasi arrossisco ma sorrido compiaciuta

<<Anche a voi, ragazzi>> rispondo

<<Nicole, non essere timida, ho raccontato ai ragazzi di ieri con Ashley e sono tutti sbalorditi>> interviene Cat

Cat non sa tenere la bocca chiusa, devo ricordarmene.

<<Io non ho davvero fatto niente. È solo impensabile lasciarsi intimorire da una come lei e dal suo fidanzatino>>

Se ci ripenso ancora mi sale la rabbia.

Dopo una lunga digressione passata ad ascoltare Luke che discuteva con Carter su chi dovesse portare la macchina agli allenamenti, decidiamo di assecondare il suono della campanella ed entrare.

Ho già detto che questa scuola è grandissima? I corridoio sembrano infiniti e rischio di perdermi seriamente. Oggi tra l'altro farò sicuramente ritardo perché dovrò prima parlare con la preside.
Odio fare ritardo. Gli sguardi saranno inevitabilmente puntati su di me. Spero davvero di non dover condividere i corsi con delle persone indesiderate.

<<Nic, ti porto io dalla preside, così evitiamo che ti perda>> dice Luke

<<Che cugino amorevole e premuroso, sono fortunata ad averti>>

<<Premuroso e con tanta voglia di saltare la prima ora di matematica>>

Gli tiro un pugnetto sulla spalla e insieme ridiamo.
Raggiungiamo poi l'ufficio della preside e mi lascia sola.
L'ufficio è davvero colorato e molto pulito, curato nei minimi dettagli. Probabilmente è adatto alla personalità della preside.

<<Buongiorno, lei è Nicole Collins, giusto? Ho letto la sua scheda, ha ottimi voti e soprattutto ha un grandissimo potenziale da ballerina viste le diverse gare vinte. Sarei contenta se lei facesse parte della nostra squadra di ballo, sono sicura che darebbe un ottimo contributo>> mi lusinga la preside

<<Oh, sì, mi farebbe piacere>> rispondo

<<Bene, ora la lascio alla sua guida all'interno della scuola. Ovviamente non ho scelto suo cugino Luke Hemmings perché ritengo sia importante che conosca altra gente.>>

Holding on to youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora