CAPITOLO 1

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Mentre percorriamo il tragitto aeroporto-casa, mi concedo qualche minuto per osservare il meraviglioso paesaggio di Miami. Ho chiesto espressamente di partire prima per godere degli ultimi giorni estivi qui.

<<Luke non vede l'ora di vederti>>, dice zia Anne

<<Anche io, mi è mancato parecchio>>rispondo

Luke Hammings è mio cugino, ed è il tipico biondo dagli occhi inconfondibilmente azzurri e probabilmente uno dei ragazzi più ambiti di tutta quanta Miami. Essere sua cugina non sarà di certo una passeggiata, soprattutto quando il tuo obiettivo è quello di non dare nell'occhio.

Dopo un abbondante quarto d'ora siamo davanti la casa in cui vivrò per il prossimo anno e quando mi volto per osservarla quasi rimango senza fiato.
È ENORME è c'è una piscina da Dio, non mi dispiacerà per nulla vivere qui in fondo.
Quando sono sulla soglia e finalmente apro la porta sono stupita e ancora di più senza fiato visto che l'interno della casa supera di gran lunga le mie aspettative.

<<Eccola la mia ballerina preferita, sempre più bella>> sento Luke mentre scende le scale

<<Biondoo, come stai? Sei ancora il più popolare di tutta Miami?>>

<<Ovviamente, prova a chiedere alle ragazze del posto. E tu, stai ancora con quello sbruffone di Jack? Sai che quel tipo non mi è mai piaciuto, ha la puzza sotto il naso>>

Già, Luke è sempre stato iperprotettivo nei miei confronti, fin da quando ne ho memoria. E purtroppo quando vede qualcosa di strano in qualcuno ci azzecca sempre.
Una volta, nell'estate della terza media eravamo andati in vacanza tutti insieme in un resort, dove ho incontrato il ragazzo a cui ho dato il primo bacio.  Luke non lo riteneva molto affidabile ed infatti dopo neanche un'ora lo abbiamo visto baciare un'altra.

<<Solito Luke. Piuttosto pensa a quanto sei fortunato ad avermi con te quest'anno>>

<<Non immagini quanto. Avere un genietto come te in classe mi aiuterà più facilmente a copiare ai test finali>> sorride e mi abbraccia

Gli tiro un piccolo pugno sul braccio per la cosa appena detta, e decido poi di andare a sistemare la mia nuova stanza.

Ovviamente scelgo quella più simile a quella che ho a San Francisco e dopo quasi due ore di arredamento, mi sembra quasi di non essermi mai trasferita.
Approfitto per fare un bagno rilassante dopo diverse ore di viaggio che mi hanno letteralmente sfinita.

<<Nicole, io raggiungo alcuni miei amici in spiaggia. Se ti va vieni a fare un salto, ti farà bene conoscere qualcuno prima dell'inizio delle lezioni>> dice Luke dal piano di sotto.

Sono distrutta dopo il viaggio ma ammetto che non è una pessima idea. Il bagno aiuterà a riprendermi e comunque potrò riposare dopo essere tornata.

<<Credo di riuscire>> rispondo

<<Perfetto, se hai bisogno di indicazioni chiamami>>

Annuisco e Luke esce di casa, permettendomi quindi di concedermi un'oretta di assoluta tranquillità. Quando l'acqua calda e il profumato bagnoschiuma alle rose entrano a contatto con la mia pelle, è una sensazione davvero piacevole.
A Miami si sta davvero bene, le temperature sono abbastanza alte ancora e c'è un sole che spacca le pietre. Opto quindi per un paio di shorts Levi's a vita alta ed un top nero. Il tutto poi completato dalle mie sempre presenti Vans e i miei amati Ray-Ban. Mi trucco leggermente, applico del correttore e una passata di mascara.

Prima di uscire di casa controllo il cellulare, sperando che i miei amici non si siano già dimenticati di me.

C'è solo un messaggio di Alexis, nessuna traccia di Jack o di Rose.

*Moretta, sei arrivata? Ti raccomando di non fare troppa festa senza di me. Già mi manchi. Ti voglio bene. P.S. salutami quel gran figo di tuo cugino ;)*

Sorrido per la stragrande capacità di Alexis di sollevarmi il morale e digito immediatamente

*Sì, sto andando adesso in spiaggia. Mi manchi tanto anche tu. Chiamami appena puoi. Ti voglio bene*

Mi dirigo in fretta fuori da casa e mi affido al mio spiccato senso dell'orientamento e a qualche indicazione da parte dei passanti per riuscire a raggiungere la spiaggia.
Fortunatamente non è molto lontana dal quartiere in cui abitiamo e visto che io adoro il mare, potrò facilmente recarmici ogni volta che ne ho voglia.

In lontananza noto subito Luke con quattro suoi amici e non mi ci vuole molto a rendermi conto che son tutti dei gran fighi.

<<Nicoole, ce l'hai fatta>> grida mio cugino.
Sorrido e annuisco

<<Ragazzi, questa è mia cugina Nicole Collins, la ballerina di San Francisco di cui vi parlavo. Nic, questi sono Harry, Carter, Austin e Taylor>>

<<Beh, se tutte le ragazze di San Francisco son così belle penso di trasferirmici>> dice subito Carter e io non posso fare a meno di arrossire.

<<Amico, vacci piano. È fidanzata, e per quanto io possa considerarlo un coglione, lei lo rispetta>>

Amorevole mio cugino.

Sorrido e ringrazio Carter per il complimento, che fa sempre piacere.

In lontananza vedo una strana coppietta che a quanto pare non attira soltanto la mia attenzione. Una bionda particolarmente snob che cammina a passo spedito ed un ragazzo che la segue mantenendo le sue buste e che al contrario procede come se non gli importasse nulla di quello che gli dice la ragazza. Ha uno sguardo particolarmente profondo, tanto che quando si gira nella nostra direzione, e i nostri occhi si incrociano, sono costretta a distogliere lo sguardo.

<<Cameron Dallas è passato dal farsele spietatamente tutte nella scuola, a diventare il fattorino di Ashley Roberts, assurdo>> dice Luke

Dal tono di voce deduco che tra i due non scorra assolutamente buon sangue.

<<Non ti sta simpatico?>> mi esce di getto
<<È reciproca l'antipatia, anche se nessuno ne conosce il motivo>> interviene Harry
<<Amico, credimi se ti dico che non ne ho la più pallida idea neanche io>>
<<Forse perché stavi..>> inizia Harry ma Luke lo fulmina tempestivamente. <<Perché sei il capitano della squadra di calcio, ed è invidioso>> si riprende subito il moro dagli occhi verdi.
Non sembra per nulla convinto della sua risposta, ma decido di sorvolare, in fondo, sono qui da neanche mezza giornata e non mi va di immischiarmi in questioni futili.
Passiamo l'intero pomeriggio a conoscerci e quando si è fatto abbastanza tardi io e Luke cominciamo a incamminarci verso casa. Mia zia Anne ci ha promesso una cena a dir poco squisita, soprattutto perché oggi torna mio zio Harold, sempre in giro per lavoro.

...

Dopo una cena che con la sorpresa di tutti era davvero squisita,passata a parlare e a sentire aneddoti su quello che Luke combina, il  sonno comincia a prendere il sopravvento e allora ritorno nella mia stanza per riposare. Appena poggio la testa sul cuscino, mi addormento immediatamente.

Holding on to youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora