CAPITOLO 13

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Alla fine ho deciso di sorvolare su quello che è appena successo. Effettivamente, abbiamo appena iniziato ad avere un rapporto civile e non ho assolutamente intenzione di ritornare al punto di partenza.

Le ripetizioni stanno procedendo parecchio bene. Cameron è davvero intelligente e non ho bisogno di spiegargli le cose svariate volte, è in grado di apprendere facilmente. Ogni tanto si è fermato per rivolgermi qualche domanda personale, in particolare sulla mia relazione con Jack.

Ho risposto piuttosto vagamente, non mi piace approfondire l'argomento sulla nostra relazione, specialmente con Cameron, e soprattutto adesso che non ho neanche idea di dove la nostra relazione stia andando a finire.

Spero che la sorpresa che farò fra due giorni possa in qualche modo riportare la situazione allo stato originario, come non fossi mai partita, anche se è chiaramente improbabile.

<<Hai fame?>> dice Cameron interrompendo i miei pensieri.

Sto iniziando a sentire un certo languorino, oggi a mensa non ho toccato quasi nulla.

<<Un po'>> rispondo

<<Andiamo giù, dovrebbe esserci della torta>>

Bastano queste poche parole e il mio stomaco si riempie di farfalle. Io adoro i dolci, adoro mangiarli e soprattutto adoro anche cucinarli.

Scendo velocemente le scale seguita da Cameron, che ridacchia notando la mia espressione alla vista della torta.

È sicuramente la cosa migliore della giornata. È completamente ricoperta di cioccolato e panna e in questo momento non potrei desiderare di essere in nessun altro posto.

<<Sembra che tu non ne abbia mai vista una>> dice continuando a ridacchiare

<<È solo che oggi non ho mangiato molto, e ho perso molte energie durante gli allenamenti e queste ripetizioni forzate>>

<<E non sei neanche così brava, figurati se lo fossi, cercheresti di mangiare ogni cosa trovata in casa>> scherza, sfidandomi chiaramente.

<<Ti getterei addosso questa torta se solo non fosse così buona>>

<<Non lo faresti mai>>

Mi piace essere sfidata. Mi piace che la gente pensi che io non possa fare una determinata cosa, è più stimolante dimostrare loro esattamente il contrario.

Senza farmi notare da Cameron, prendo una non troppo ingente quantità di panna nella mano e gliela spalmo con precisione sulla guancia destra, lasciandolo per un attimo sbigottito.

<<Questo non dovevi farlo>> dice non appena si accorge di quello che è appena successo

È inevitabile a questo punto una piccola lotta con il cibo. Cominciamo a rincorrerci per tutta la cucina per diverso tempo, fino a quando non riesce ad accerchiarmi completamente e non ho più alcuna via di scampo.

Mi appoggio allo stipite del mobile sedendomici sopra e sperando con tutta me stessa che possa avere clemenza, risparmiando perlomeno i mei vestiti.

Si avvicina pericolosamente a me e lo spazio tra di noi si annulla definitivamente.

Ho sempre mostrato un certo debole per gli occhi maledettamente profondi di Cameron, che in questo momento stanno posando incessantemente lo sguardo sulle mie labbra.

I nostri respiri quasi si confondono e sento che se non trovo la forza di allontanarmi potrebbe succedere qualcosa di cui poi mi potrei pentire.

<<E adesso? Adesso dove vai?>> dice sorridendo ed io per l'ennesima volta sento una sensazione fin troppo strana.

<<Mi aiuti a scendere?>> rispondo senza neanche pensarci. Dovevo necessariamente trovare il modo per uscire da questa situazione scomoda.

Appoggia delicatamente le mani sui miei fianchi e mi solleva dal mobile per appoggiarmi poi a terra.

La situazione però non migliora. Siamo ancora entrambi immobili e inermi di fronte a questo momento pieno di imbarazzo.

<<Caam..sono a casaa. Oh merda. Ehm, ciao Nicole, non sapevo fossi qui>> sento la voce di Claire che in questo momento è sulla soglia ed è immobile esattamente come noi.

Cazzo. Adesso mi toccherà anche spiegarle perché eravamo in quella situazione e non voglio pensi che tra noi due ci sia qualcosa.

Insomma, mi sembra anche abbastanza ripetitivo dire che io amo Jack e non lo tradirei mai, così come non lo farebbe neanche lui. Il nostro legame è troppo forte e non può essere spezzato così facilmente.

Anche se in realtà, devo ammettere che questo piccolo momento con Cameron mi ha letteralmente sconvolta. Non riesco a dare una risposta al perché abbia avuto quel tipo di reazione.

<<Io..io devo andare, ci vediamo domani, ragazzi>> riesco solo a dire interrompendo il silenzio imbarazzante che incombe nella stanza.

Esco velocemente e cerco di raggiungere il prima possibile la strada per poter tornare finalmente a casa.

Vengo raggiunta però da Cameron, che mi afferra il polso e mi avvicina a sè, come se volesse ricreare l'imbarazzo che si era formato prima nella sala da pranzo.

<<Grazie per oggi. Sono stato bene. Ci aggiorniamo per le prossime volte>> sorride visibilmente compiaciuto.

<<Va bene, Cam, a domani>> rispondo

<<Mi hai appena chiamato Cam, non lo avevi mai fatto prima d'ora>>

<<Già>> mi limito a dire e comincio ad intraprendere la strada verso casa.

Non ho idea del perché lo abbia chiamato Cam, probabilmente perché dopo quello che è successo, abbiamo raggiunto il livello successivo di confidenza.

Tuttavia, sono ancora dubbiosa sull'argomento della misteriosa ragazza nella foto. Dovrei parlarne a Luke? O semplicemente chiedere a Cat?

Cat è la mia migliore amica qui, penso si fidi di me e non si ponga problemi a parlarmene.

Vorrei parlare con qualcuno dei miei amici di San Francisco per raccontare quello che è appena successo.

Purtroppo Alexis a quest'ora è impegnata con il gruppo studio e beh, per ovvie ragioni non posso chiaramente raccontarlo a Jack.

A questo punto, l'unica che rimane è Rose. Infondo, è stata lei la prima a dire che tra noi non è cambiato assolutamente niente e che avrei potuto contare ugualmente su di lei.

Digito il numero e attendo che mi risponda.

<<Ehi Nicole, dimmi>> risponde dopo diversi squilli

<<Ciao Rose, come va?>>

<<Senti Nicole, ti conosco e so bene che quando assumi questo atteggiamento hai qualcosa da recriminare o da raccontare. Avanti, cosa succede?>>

Fortunatamente inizio a riconoscere la vera Rose. Con lei è sempre stato così. Riesce facilmente a percepire se qualcosa non va.

<<È che oggi mi sono ritrovata in una situazione a dir poco strana con un ragazzo. Insomma, alla sua vicinanza ho provato un imbarazzo non indifferente e ringrazio il cielo che una mia amica abbia interrotto il momento. È ovvio che solo con Jack possa permettermi di provare determinate sensazioni>>

<<Ma dai Nicole, cosa c'è di sbagliato? Ormai tu sei lì, Jack è qui. Prendi in considerazione l'idea di andare avanti>>

Non posso assolutamente credere che mi stia spingendo a tradire Jack. È sempre stata la prima a supportare la nostra relazione. Forse sta davvero cambiando.

Prima la tentazione di rivelarle della sorpresa era tanta, ma adesso preferisco tenere per me questa cosa.

Forse, e ripeto forse, la sorpresa potrà riportare tutto com'era prima.

Sono abbastanza sorpresa dalle sue parole, quindi decido di liquidarla molto semplicemente utilizzando una scusa banale.

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