L'ora di allenamento passa fin troppo velocemente. È proprio vero che quando fai qualcosa che ti fa stare bene perdi la cognizione del tempo.
Purtroppo l'allenamento di calcio non è ancora finito e mi toccherà aspettare un po'. Non ho alcuna voglia di andare ad assistervi, oggi non è una giornata molto calda e soprattutto recarmi lì comporterebbe fornire spiegazioni sul motivo della mia presenza a Luke, e sinceramente preferisco evitare ulteriori discussioni.
Purtroppo tutto ciò che nei nostri discorsi concerne l'argomento Cameron porta inevitabilmente a discutere.
Accendo nuovamente la musica per ripetere l'ultimo brano di danza classica che è leggermente più complicato rispetto agli altri, e mi lascio trasportare completamente dalla concentrazione.
Quando sono da sola, riesco a lavorare decisamente meglio. È passato solo un quarto d'ora ma sono già arrivata a ripetere tre diversi brani.
Scelgo l'ultimo brano di contemporaneo da provare che mi piace particolarmente. Comincio a danzare e per un attimo dimentico tutto. È proprio questo l'effetto della danza che amo. Ogni problema diventa momentaneamente nullo.
Finisco l'ennesimo ripasso e non appena la musica si interrompe sento un battito di mani proveniente dalla porta della palestra.
È Cameron che mi guarda con un'espressione compiaciuta e mi scruta attentamente.
Rimane intento a fissarmi e non proferisce alcuna parola.
<<Cameron, andiamo?>> spezzo il silenzio.
<<Ehm..sì, sì andiamo>> risponde visibilmente in imbarazzo
È così strano vedere Cameron Dallas imbarazzato.
Ci dirigiamo verso l'ingresso della scuola e più precisamente nel parcheggio dove è posizionata la sua bellissima auto nera lucida.
Salgo immediatamente in macchina onde evitare di incrociare Luke e lui non esitando, fa esattamente lo stesso.
Casa di Cameron che io ricordi non è molto lontana dalla scuola, dovremmo metterci pressappoco una decina di minuti, traffico escluso.
Il silenzio tra noi in macchina cala e mi limito a guardarlo mentre guida.
Ha l'espressione corrucciata, segno di concentrazione, e guarda costantemente davanti a sè.
<<Che c'è?>>dice essendosi accorto del mio sguardo puntato su di lui.
<<Nniente..quando arriviamo?>> rispondo
<<Ci siamo quasi, hai fretta?>> sorride e sento come al solito una sensazione strana.
<<Dipende da quanto metti a dura prova la mia pazienza>> replico ed entrambi ridiamo.
Spero davvero Cameron non sia più lo stronzo dei primi giorni. So benissimo che Luke mi raccomanda di stargli lontana, ma molto spesso è impossibile.
E poi, non posso pretendere di dargli ripetizioni senza instaurare un rapporto di quiete.
Arriviamo di fronte alla grandissima casa dei Dallas in cui entro per la seconda volta.
Cameron si fa spazio e mi precede andando ad aprire la porta.
Peccato non ci sia Claire, mi sarebbe piaciuto dopo le ripetizioni stare del tempo con lei.
<<Cameron, siete a casa>> dice una signora che è senza alcun dubbio la signora Dallas.
<<Sì, e per favore almeno per le prossime ore non rompetemi i coglioni>> risponde Cameron con un tono particolarmente duro.

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Holding on to you
Teen FictionNicole è una 16enne di origini americane, con una passiona smisurata per la danza. La sua vita è sistematicamente perfetta: ottimi voti a scuola, discreta popolarità, amiche sempre presenti e uno dei ragazzi più gettonati di tutta quanta San Francis...