<<Che stronzo, non sai perché lo ha fatto?>> dice Cameron e intanto passa una mano tra i miei capelli avendo inteso la fatica che faccio parlando di questa situazione.
<<Mia madre non mi ha mai detto nulla, ogni volta che provavo a chiederle qualcosa cercava sempre di cambiare argomento, o comunque mi accusava di non capire quanto potesse essere doloroso per lei parlarne. Ho sempre sorvolato, anche se in realtà sono stata parecchio male, nessun compleanno, nessuna gara, non c'è mai stato. L'ultimo ricordo che ho di lui risale a quando avevo 7 anni. Era ritornato a casa dal lavoro e per l'ennesima volta hanno iniziato a discutere, così ho preso la mia roba e sono uscita via per allenarmi. Quando sono tornata e ho sentito il silenzio ero sicura che fosse finita, che avessero risolto, ma in realtà era andato già via, senza salutare, e da quel momento non l'ho più visto né sentito>>
Cameron mi stringe forte a sé e il suo sguardo si incenerisce completamente e allo stesso tempo si fa via via più cupo.
Speravo davvero di distogliere il pensiero, ma in realtà parlarne mi è servito, e farlo con Cameron è stato liberatorio.
Non ne avevo mai parlato così approfonditamente con nessuno eccetto Alexis, e mi accorgo solo adesso che sto cominciando a sentire per Cameron quello che non ho mai provato per nessuno.
<<Piccola..>> dice e mi fissa intensamente facendo accrescere in me la voglia di saltargli addosso.
Mi meraviglio di quanto il mio linguaggio si stia adattando a quello di Cameron, con Jack non avevo mai avuto questo desiderio.
Gli butto le braccia al collo e mi siedo a cavalcioni su di lui, quasi scongiurandolo attraverso lo sguardo di baciarmi.
Esita un po', probabilmente perché crede che io mi stia comportando così perché presa dalla rabbia e dal dolore e non vuole approfittarne, ma poi mi bacia con foga e passione e sento le scariche impossessarsi di ogni fibra del mio corpo.
Il bacio è un mix di emozioni intense e il rumore del mare completa questo momento assolutamente perfetto che vorrei si protraesse ancora a lungo.
Non riesco a spiegare cosa sento, e non credo qualcuno sarebbe in grado di capirlo, ma il Cameron che ho conosciuto in questi mesi sembra essere completamente diverso da come viene descritto.
Non ho idea di come mi comporterò con Luke, sarà difficile cercare di dirglielo, ma prima o poi dovrò farlo.
<<Piccola..è tardi, devo riportarti a casa>> interrompe il nostro bacio Cameron, e credo che se non lo avesse fatto probabilmente saremmo andati oltre.
<<E poi sarei io la guastafeste>>
<<Oh credimi, ti scoperei qui, in questo momento, ma non voglio che tu te ne penta e preferirei aspettare che tu sia sicura>>
<<Wow>> ribatto, meravigliandomi della maturità con cui Cameron mi sta parlando.
Continuiamo il tragitto verso casa quasi in assoluto silenzio, forse perché impulsivamente siamo ancora vogliosi di qualcosa che non si è compiuto, e dalle facce che fa Cameron si capisce chiaramente che si è pentito della sua razionalità, mentre io sono contenta che lo abbia fatto.
Pensandoci sopra penso che sia giusto aspettare che io sia sicura, ho sempre pensato che sia necessario che accada con la persona che si ama.
...
Questa mattina il sole è alto in cielo anche se le temperature non sono delle migliori, e mi sento particolarmente felice. Non so se sia per l'andamento della mia pseudo-relazione con Cameron o per il fatto che settimana prossima ci saranno le prime gare, ma spero che questo periodo duri il più a lungo possibile per evitare di pensare a mio padre.
Dopo aver svolto la mia routine mattutina afferro il cellulare per assicurarmi che anche oggi Cameron non si faccia vedere qui davanti, ultimamente sta diventando sempre più difficile parlare con Luke senza rivelargli tutto. Sono piuttosto trasparente, e quando ho qualcosa da nascondere me lo si legge in faccia, quindi devo promettermi di parlarne al più presto malgrado la sua futura reazione.
Ho un messaggio, che però è da parte di John
Festa slittata a sabato prossimo, giusto per assicurarsi che venga tanta gente. Nel caso voi vinceste festeggeremmo la vittoria, al contrario potreste consolarvi con del buon alcool. ;)
Penso che sia ancora meglio, così potrò esercitarmi di più. Di solito le feste non sono il mio forte e se succedesse qualcosa di spiacevole non farebbe bene alla mia preparazione.
Prendo la borsa e mi dirigo di sotto per sgranocchiare qualcosa prima di andare via.
<<Che profumo delizioso, Luke, sono pancake?>> dico a mio cugino che è intento a cucinare.
<<Esattamente, oggi sono di buon umore>>
Dovrei parlarne ora?
<<A cosa si deve?>>
<<Ho conosciuto una nuova ragazza>>
<<Ogni sera conosci nuove ragazze>>
<<Ma no, intendo una ragazza particolare. Credo che mi piaccia parecchio, non mi succedeva da..>> dice ma poi si ferma, come se stesse per rivelare qualcosa che non dovrebbe.
<<Da?>>
<<Da tempo, tanto tempo>>
A quanto pare non sono io qui l'unica ad avere segreti.
<<E con Cameron? Ancora ti importuna?>>
Bevo un sorso d'acqua prima di rispondere per evitare di strozzarmi con il pezzo di pancake.
<<No, continua a starmi alla larga. Si è fatto tardi, devo andare, grazie per la colazione>> dico e gli stampo un bacio sulla guancia, lasciandolo insospettito.
<<Non vuoi che ti accompagni? Ultimamente non me lo chiedi più>>
<<Cat insiste con la sua nuova teoria secondo cui camminare più spesso farà bene al mio corpo in vista della gara della prossima settimana, e inoltre ha parecchio da dire sulla sua relazione>>
Esco velocemente fuori dal portone e mi assicuro che nessuno mi guardi mentre raggiungo il posto prestabilito con Cameron per incontrarci ogni mattina.
Salgo furtivamente sull'auto e Cameron mi rivolge un sorriso compiaciuto.<<Se non fossi Cameron Dallas penserei che ti vergogni a farti vedere in giro con me>> mi canzona
<<Oh, sì. Un'altra delle sue tante conquiste>> dico con un certo nervosismo pensando a quante ragazze prima di me ci siano state e a come si sia comportato con loro
<<Lo sai che tu non sei una tante>> risponde e mi attira a sé.
Mi bacia dolcemente e poi sorride vicino al mio viso.
<<Potrei avere un buongiorno del genere tutte le mattine?>>
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Holding on to you
Ficțiune adolescențiNicole è una 16enne di origini americane, con una passiona smisurata per la danza. La sua vita è sistematicamente perfetta: ottimi voti a scuola, discreta popolarità, amiche sempre presenti e uno dei ragazzi più gettonati di tutta quanta San Francis...